0 commenti 526 Guarda 2 minutes Leggi

Sembra incredibile ma, secondo la lista ufficiale rilasciata, Microsoft supporterà le CPU AMD dalla seconda generazione in su e per Intel dalla ottava generazione in su.

Tanti dispositivi tagliati fuori

Non è solo il requisito legato al chip TPM a preoccupare, anche la lista delle CPU supportate sta creando malumori fra gli utenti.

Come ha indicato anche Tom Warren nel tweet sopra, il supporto partirà infatti dalla seconda generazione Ryzen di AMD quindi di una CPU abbastanza recente visto che il suo lancio è avvenuto nel 2018.

Anche per le CPU Intel la situazione non cambia: il supporto per la serie dalla ottava in poi esclude molte CPU utilizzate anche in dispositivi come il Surface Pro 4, Surface Studio 2 (che ha un valore in euro di partenza a € 4.199,00).

La lista sarà sicuramente aggiornata ed è forse prematuro tirare delle conclusioni, allo stato attuale comunque fa riflettere la scelta di pubblicare dei requisiti ed una lista che, in effetti, ledono l’immagine di Windows 11 e dell’azienda stessa, visto che gli stessi suoi prodotti sono influenzati negativamente da questa scelta.

Non resta che attendere e vedere cosa succederà, va considerato, in aggiunta, che Apple con il nuovo OS Monterey supporterà i propri prodotti Macbook dal 2013 e Mac mini dal 2014 in poi, mentre Microsoft sembra voglia escludere prodotti che hanno circa 4 anni.

Ci sarà sicuramente la possibilità di installare lo stesso il sistema con i soliti “workaround”, cosa che però non è un granchè, visto che spesso si va ad agire sul registro di sistema o simili.

Ad ogni modo, qui trovate la lista completa delle CPU AMD supportate, qui quella per le CPU INTEL e qui per le CPU QUALCOOM.

Angolo di Windows Logo

Punto di riferimento per il mondo Windows con articoli e guide letti ogni giorno, ci trovi anche nella MS Community con gli articoli WIKI del Microsoft MVP (dal 2011 al 2020) Alvise C.

 

Contact us: [email protected]

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email a [email protected] e saranno immediatamente rimossi.