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Microsoft ha recentemente introdotto una nuova funzionalità chiamata “Quick Machine Recovery” nelle versioni Insider di Windows 11, progettata per rilevare, diagnosticare e risolvere automaticamente problemi critici che impediscono l’avvio del sistema operativo. Questa innovazione mira a ridurre significativamente il tempo di inattività e l’intervento manuale necessario per ripristinare dispositivi affetti da tali problematiche.
Come Funziona Quick Machine Recovery
Quando un dispositivo Windows 11 riscontra un errore critico che ne impedisce l’avvio, il sistema entra automaticamente nell’ambiente di ripristino di Windows (Windows RE). In questa modalità, il dispositivo tenta di stabilire una connessione di rete tramite Ethernet o Wi-Fi protetto (WPA/WPA2) per comunicare con i servizi di ripristino di Microsoft. Una volta connesso, Windows RE può analizzare i dati diagnostici e cercare soluzioni appropriate tramite Windows Update.
Se viene trovata una soluzione, questa viene scaricata e applicata automaticamente, con l’obiettivo di ripristinare il normale funzionamento del dispositivo senza richiedere interventi manuali da parte dell’utente o dell’amministratore IT.

Configurazione e Personalizzazione
Per i dispositivi con Windows 11 Home, la funzione di “cloud remediation” è abilitata di default, mentre l'”auto remediation” è disabilitata. Nei dispositivi con Windows 11 Pro ed Enterprise, entrambe le opzioni sono disabilitate per impostazione predefinita, permettendo agli amministratori IT di configurare la funzionalità in base alle esigenze specifiche dell’organizzazione. Le opzioni di configurazione includono:
- Abilitare o disabilitare la remediation tramite cloud: determina se il dispositivo deve connettersi a Windows Update per cercare soluzioni durante le situazioni di ripristino.
- Abilitare o disabilitare la remediation automatica: stabilisce se il dispositivo deve tentare automaticamente di applicare le soluzioni trovate senza intervento manuale.
- Configurare gli intervalli di scansione e i timeout: per ottimizzare il processo di ricerca e applicazione delle soluzioni, è possibile impostare la frequenza delle scansioni (ad esempio, ogni 30 minuti) e il tempo massimo prima che il dispositivo si riavvii (ad esempio, 72 ore).
- Configurare le connessioni di rete: attualmente, sono supportate solo connessioni cablate e Wi-Fi con autenticazione WPA/WPA2.
Gli amministratori possono implementare queste configurazioni utilizzando il provider di servizi di configurazione (CSP) RemoteRemediation o tramite il comando reagentc.exe
in un prompt dei comandi con privilegi amministrativi.

E’ possibile verificare o interrogare la situazione presente nel sistema con il comando
reagentc.exe /getrecoverysettings
Interazione con la Funzionalità
Gli utenti finali interagiranno con Quick Machine Recovery principalmente quando il sistema rileva un problema critico all’avvio. In tali casi, il dispositivo entrerà automaticamente in Windows RE e tenterà di applicare le soluzioni disponibili.
Se la remediation automatica è abilitata, il processo sarà completamente automatizzato. Altrimenti, potrebbe essere richiesto all’utente di confermare determinate azioni o fornire credenziali di rete per stabilire la connessione necessaria al fine di scaricare e applicare le soluzioni.
Monitoraggio e Feedback
Attualmente, Quick Machine Recovery è disponibile in anteprima per gli utenti Windows Insider nel canale Beta (non ancora per tutti). Microsoft incoraggia gli utenti a testare la funzionalità e fornire feedback tramite l’Hub di Feedback, selezionando la categoria “Ripristino > Quick Machine Recovery”. Questo aiuterà a perfezionare e ottimizzare ulteriormente la funzionalità prima del suo rilascio ufficiale.
Conclusione
Quick Machine Recovery rappresenta un passo significativo verso l’automazione e la semplificazione dei processi di ripristino in Windows 11. Offrendo una soluzione proattiva per affrontare problemi critici di avvio, questa funzionalità promette di migliorare l’affidabilità del sistema e ridurre il carico di lavoro degli amministratori IT, garantendo al contempo una migliore esperienza per gli utenti finali.
Approfondimento: MS Learn