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In molti ne sentivamo la mancanza, tanto è vero che alla fine Clippy, lo storico assistente di Microsoft Office, è tornato davvero. Clippy è stato una vera e propria mascotte per il marchio di Office, per diverse versioni del medesimo programma, consistente nella suite da ufficio più famosa al mondo. Per l’esattezza, è stato presente dal 1997 (anno di lancio della suite Office ’97), fino al 2007 (anno in cui è andato in disuso, proprio a partire da Office 2007).
Vediamo quindi in quali modalità Clippy ha fatto ritorno, e come potremo visualizzarlo ed usufruire di una sua (preziosa) assistenza. C’è da dire innanzitutto che il ritorno dell’amato personaggio non è avvenuto per mano della Microsoft, ma ad opera di un collettivo, il quale ha dato luogo comunque ad un’interessante app per Windows.
Sebbene Clippy non fosse più presente da diversi anni, era comunque rimasto nell’immaginario dell’utenza. Al punto che, al momento dell’avvenuto lancio dell’app Bing Chat da parte di Microsoft, il paragone si è rivolto appunto a Clippy, che insieme agli altri assistenti di Office mirava a svolgere una funzione analoga.
Il tutto si traduceva infatti in una facilitazione per gli utenti, anche per i meno esperti, all’utilizzo della suite di Office, in relazione agli obiettivi dichiarati. Su questo punto, l’assistente di turno dava la possibilità di operare una ricerca all’interno del proprio fumetto, lo stesso con il quale dava il proprio benvenuto.
A seguire, sulla base dell’oggetto della ricerca, veniva presentato un elenco di opzioni. Ora, in tanti diranno che la soluzione riportata nei tempi attuali è basata sull’IA, ma il dato interessante è che anche la nuova app per Windows fa uso d’intelligenza artificiale. Il modo più diretto, per usufruirne, è chiaramente tramite l’assistente, il nostro Clippy.
La casa di produzione che ha reintrodotto Clippy
L’applicazione alla quale abbiamo fatto riferimento si chiama per l’appunto Clippy, ed è stata introdotta sul mercato da Firecube Studios. L’app impiega l’assistente virtuale Clippy in qualità di front-end per interloquire col sistema di ChatGPT 3.5, il noto chatbot sviluppato da OpenAI.
Non vi è confusione in merito al produttore dell’app. Proprio perché il nome può rimandare a Microsoft, nella descrizione che segue immediatamente il medesimo, si legge la precisazione al riguardo. Si potrà leggere, letteralmente “app non di Microsoft. L’app si trova ad ogni modo nel Microsoft Store.
Oltre ad evitare confusione per gli utenti, c’è da dire che Firecube in questo modo, ha allontanato lo spettro di lunghe e dispendiose cause legali, dato che il prodotto risulta così ben distinguibile in merito alla provenienza. Ciò sebbene il progetto originario ripreso sia proprio quello di Microsoft.
Firecube, in particolare, ha una certa notorietà nell’ambiente per il fatto di analizzare i codici di determinati prodotti di Windows, per lanciare app che sono poi indicate come non ufficiali, appunto, e con i dovuti elementi di distinzione.
Il ruolo di Clippy
Clippy, che è stato noto anche come Clippit o Paperclip, è rimasto quello pià noto tra tutti gli assistenti di Office, che pure erano presenti. Si pensi a The Genius, l’assistente con le fattezze chiaramente inspirate ad Albert Einstein, o a Scribble the Cat, il simpatico gatto multicolore, o a Power Pup The Dog, l’altrettanto simpatico assistente a forma di cagnolino scodinzolante.
Attualmente, nel ruolo di front-end di ChatGPT 3.5, Clippy ha fornito un volto alla funzione di IA usufruibile dall’utente, rendendo anche più piacevole il suo utilizzo. Qualcosa che, si potrebbe considerare, va oltre la semplice nostalgia, anche se la scintilla che ha acceso l’idea parte indubbiamente da lì.
La storia di Clippy aveva subito una brusca battuta d’arresto, e si erano fatte ipotesi al riguardo. Una di queste riguardava un’assonanza presunta con un atteggiamento maschilista, per via dell’occhiolino che l’assistente faceva, e che avrebbe ricordato un uomo, un playboy in particolare. La teoria è comunque veramente molto dubbia, e inoltre non spiegherebbe neppure il non rinnovo degli altri assistenti nelle versioni di Office successive.
Successivamente, Clippy venne ripescato come icona, tant’è vero che è l’e-moji della graffetta nel sistema di scrittura di Windows.
Le prospettive alla luce del lancio di Copilot
C’è chi ipotizza nell’ambiente, che il debutto di Windows Copilot, ormai alle porte come versione definitiva e non più di prova, sia una specie di countdown anche per Clippy, nella sua nuova reintroduzione. Analogamente, c’è da considerare che Copilot, almeno a giudicare dalla versione di prova, non ha raggiunto tutte le funzionalità attese dai rumors di settore, ma soltanto una parte.
Si tratta comunque di uno sviluppo embrionale di un nuovo capitolo dell’IA, e fino a che punto Clippy resisterà non è dato sapere. Si possono ad ogni modo tirare in ballo delle ipotesi. Sulla base degli scenari attuali, Clippy potrebbe anche rimanere, visto che, per come anticipato, la sua reintroduzione parte dalla nostalgia, seppur non manchi di esplicare la sua utilità d’interfaccia intuitiva.
E la nostalgia potrebbe anche essere il fattore chiave che potrebbe spingere Firecube a farlo restare nel panorama delle app lanciate col sistema ChatGPT, magari anche nelle versioni successive a quella attualmente in uso. Il fatto che Copilot abbia dei profondi e diretti collegamenti per la gestione di Winsows 11, non vuol dire inoltre che Clippy non possa continuare ad avere una propria frazione di utenti, in particolar modo quelli che che adoravano il supporto.
Dovremo anche considerare che molte risposte, tra quelle di Clippy e quelle di Copilot, dovrebbero essere somiglianti tra loro, visto che entrambi gli elementi funzionano su ChatGPT. Copilot potrebbe svolgere direttamente determinate funzioni su richiesta dell’utenza, e non limitarsi a spiegare il procedimento. E dato il collegamento diretto col sistema operativo, cosa che non riguarda altre app, compresa quella di Clippy, il che si tradurrebbe in un vantaggio sul fronte di Copilot. Ma in ciò sussiste una certa strada da fare, con Copilot che necessita talvolta la ripetizione da parte dell’utente, delle richieste.
Sono poi fatte salve le considerazioni di cui in precedenza, e cioè che non di preclude la possibilità di una continuazione nell’uso del prodotto, e quindi del personaggio. Quel che è certo è che si sentiva l’esigenza da diverso tempo di un ritorno al passato, perché una vasta percentuale di utenti Microsoft ritenevano positivo l’apporto di una personalità assegnata al programma.
Anche se, ovviamente, la cosa non riguardava tutti, e l’avversione non era mancata neppure all’interno di Microsoft, con una linea che poi ha prevalso, di utilizzo più diretto della suite. Ad ogni modo la cosa è soggettiva, e Clippy costituisce al momento un’alternativa, o un’aggiunta, da considerare.
Il funzionamento di Clippy
In relazione al funzionamento, Clippy consiste in un’applicazione scaricabile e installabile dal Microsoft Store, del tutto gratuitamente. Oltre a questo aspetto, richiede però un token, una chiave d’attivazione per poter funzionare. Il token è a pagamento e ha la funzione d’identificarci per collegarci ad un account personale sull’app.
Si può comunque avere accesso ad una prova gratuita del token sul sito di OpenAI, Se si trova comunque comodo l’utilizzo di Clippy, si può proseguire con la versione a pagamento per un uso continuativo, trattandosi pur sempre di una somma minima.