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Ragazzi commettono reati per mantenere le loro abitudini di gioco

da Giovanni Correddu
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Alcuni bambini giapponesi dipendenti dai videogiochi si sono rivolti al crimine per sostenere le loro abitudini di gioco. The Daily Yomiuri riferisce:

“A Tokyo, 36 ragazzi dagli 8 ai 13 anni sono stati arrestati per aver fatto irruzione in case e negozi e aver rubato denaro contante, oggetti di valore o merci da ‘spendere generosamente nelle sale giochi’, secondo un funzionario di polizia”.

In un altro caso, nella città settentrionale di Sendai la polizia “ha scoperto una banda di 5 ragazzi di 10-11 anni i cui schemi criminali, si dice, somigliavano alla criminalità organizzata degli adulti”. Con 30 furti in 4 mesi alle spalle, i piccoli “professionisti” sono riusciti a rubare 9,57 milioni di yen (quasi 65.000 €), che hanno sperperato interamente nei giochi arcade, che richiedono una piccolissima manciata di yen per partita.

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