Microsoft ha raccolto molti feedback (perlopiù negativi) che sono riusciti a smuovere “un po'” la situazione, infatti sembra che Windows 11 supporterà (forse) la 7th generazione Intel e la 1th generazione Zen di AMD.
Com’è noto, infatti, i requisiti pubblicati da Microsoft e la relativa lista delle CPU compatibili, hanno evidenziato la compatibilità solo con le CPU Intel dalla ottava generazione in poi e dalle seconda generazione ZEN della seria Ryzen di AMD.
Questo anche se, tecnicamente, le CPU precedenti come quelle della settima genezione, integrano il chip TPM e come prestazioni sono assolutamente in grado di supportare Windows 11.
I principi base su cui Microsoft ha basato i requisiti
E Microsoft rammenta quali sono i principi di base su cui ha basato il discorso requisiti di sistema, indicandoli così:
- Sicurezza. Windows 11 alza l’asticella della sicurezza richiedendo hardware in grado di abilitare protezioni come Windows Hello, Device Encryption, sicurezza basata sulla virtualizzazione (VBS), integrità del codice protetto da hypervisor (HVCI) e Secure Boot. La combinazione di queste funzionalità ha dimostrato di ridurre il malware del 60% sui dispositivi testati. Per soddisfare il principio, tutte le CPU supportate da Windows 11 hanno un TPM incorporato, supportano l’avvio sicuro e supportano VBS e funzionalità VBS specifiche.
- Affidabilità. I dispositivi aggiornati a Windows 11 saranno in uno stato supportato e affidabile. Scegliendo le CPU che hanno adottato il nuovo modello di driver Windows e sono supportate dai nostri partner OEM e produttori di CPU che stanno ottenendo un’esperienza senza crash del 99,8%.
- Compatibilità. Windows 11 è progettato per essere compatibile con le app che usi. Ha i fondamenti di > 1 GHz, processori a 2 core, 4 GB di memoria e 64 GB di spazio di archiviazione, in linea con i nostri requisiti minimi di sistema per Office e Microsoft Teams.
Quando verrà rilasciato Windows 11 nel programma Windows Insider (oggi il primo rilascio), Microsoft valuterà le prestazioni e l’impatto del sistema con le configurazioni hardware aventi la settima generazione delle CPU Intel e la prima generazione ZEN dei Ryzen di AMD.
Successivamente se i principi esposti sopra saranno soddisfatti, le CPU potranno rientrare fra i requisiti minimi di Windows 11.
Ma, come riporta BleepingComputer, sembra che per alcune configurazioni OEM Microsoft possa chiudere un occhio, consentendo che non ci sia la presenza del chip TPM, consentendo comunque l’installazione di Windows 11.
Non resta che attendere ulteriori notizie in merito.