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Ne parlammo già a marzo. Sul Web è facile imbattersi in offerte di lavoro che richiedono di svolgere un’azione molto semplice: mettere un Like o un Mi piace a qualcosa. E promettono di pagare molto bene. Ma possiamo fidarci? Oppure si tratta di qualche truffa?
Nell’articolo precedente, notammo come la truffa si poteva riconoscere facilmente dal fatto che era richiesto investire notevoli somme di denaro. La nuova truffa che abbiamo scoperto nei giorni scorsi è più subdola, visto che, apparentemente, non si deve investire granché mentre i guadagni appaiono elevati.
Come farsi scegliere
Dopo aver risposto a un annuncio, si scopre che non esiste un colloquio di lavoro ma che si parte immediatamente essendo inseriti in un primo gruppo WhatsApp, per esempio Gruppo Promozione YouTube. Sin dall’inizio si nota che qualcosa non torna.
Nell’immagine, si vedono due messaggi in sequenza che riportano due differenti guadagni giornalieri. In uno si parla di 200-1000 euro al giorno, nel secondo di 50-800 euro. Qual è il dato corretto?
Il primo messaggio contiene anche una strana frase: “Mi scuso se questa informazione ti disturba in qualche modo, in caso contrario, spero che potremo lavorare insieme, grazie”. Perché dovrebbe disturbare l’offerta di un lavoro così promettente? Immaginate di guadagnare almeno 200 euro al giorno per 5 giorni la settimana. Alla fine del mese sono 4.000 euro! Niente male. E se poi fossero davvero 800 o addirittura 1.000 euro al giorno? Fate voi i conti.
Il messaggio successivo dice che si riceveranno 3-5 € in base al compito. Ma il compito è semplicissimo: cliccare su Mi piace.
Come funziona?
Ogni 60 minuti si riceve un nuovo compito: cliccare su Mi piace su 3 video linkati. Ogni Like vale 1 €. Se si facesse per 24 ore, riceveremmo 3 € * 24, ovvero 72 euro in un giorno.
Il primo mi piace, però, sarà pagato 5 € come benvenuto. Dopodiché si dovrà abbandonare WhatsApp e passare su Telegram, dove si riceveranno i 3 link ogni ora.
La truffa
Chi c’è dietro questo lavoro, afferma che non si deve investire del denaro personale, perché gli influencer che vogliono far crescere i propri canali pensano a pagare. Domande che ci siamo posti: ma davvero un Like vale 1 €? Davvero un influencer è disposto a pagare 1 € per ogni Like? I bot non costano di meno? (Ricordiamo che i bot utilizzati su YouTube, Spotify e altri servizi di streaming sono illegali).
Già dopo poche ore si scopre che si deve investire il proprio denaro. Infatti, sarà chiesto di anticipare almeno 20€ per ricevere 6€. Invece dei 3 € come nelle ore precedenti, si guadagneranno 6 €. Ma nel frattempo avremo anticipato il denaro che avrebbe dovuto pagare, invece, l’influencer. Qualcosa non torna.
È possibile investire una cifra maggiore. Comunque, ipotizziamo di investire 20 € ogni ora per 24 ore: dal nostro conto saranno usciti 480 €, che ci saranno restituiti insieme a 144 €. Se avremo investito una cifra maggiore, arriveremo a quei fatidici 1.000 euro al giorno.
In verità, non ci saremo riposati e avremo guadagnato solo 144 €. È vero che, alla fine del mese, saranno quasi 6.000 euro, ma noi avremo fatto uscire almeno 9.600 nostri!
Attenzione, perché non vi abbiamo ancora detto una cosa. Le cifre menzionate sopra sono state calcolate pensando a un lavoro di cinque giorni, dal lunedì al venerdì. Ma questa fantomatica azienda chiede di lavorare 7 giorni su 7 e 24 ore su 24! È vero che si potrebbe decidere di saltare parte dei compiti, ma è pur sempre richiesto un investimento maggiore di quello che si guadagna.
Usiamo un altro termine per definire questo “lavoro”: riciclaggio di denaro.
Si comprende che è una truffa anche dal modo sgrammaticato in cui il “lavoro” è presentato. Addirittura, hanno sbagliato a scrivere “Telegram” usando la parola “telegramma”!
E non è l’unico problema. Nel gruppo iniziale di WhatsApp, rivolto agli italiani e con testi scritti in italiano (anche se sgrammaticati), si nota che un gran numero di utenti ha i numeri telefonici con prefissi stranieri. Il prefisso internazionale più utilizzato è +44, ovvero quello del Regno Unito. Ma quanti italiani all’estero (nel Regno Unito in particolare) sono stati invitati a svolgere questo lavoro!?
WhatsApp ha una funzione utile nei gruppi: la possibilità di leggere la lista dei membri. Se non sono registrati nella rubrica del telefono, si vedranno i loro numeri e l’eventuale nome utente. Per motivi di privacy, abbiamo evitato di fare screenshot di questa sezione. Comunque, notiamo che molti nomi utente non coincidono con la fotografia scelta: nomi maschili e foto femminili; nomi femminili e foto maschili.
Naturalmente, un marito o un fidanzato potrebbe scegliere di mettere la foto della sua amata. Non sarebbe strano e neanche illegale. Ma alcune foto sono così strane che ci hanno fatto pensare che si tratti di falsi account o di bot. Anche i messaggi che abbiamo letto sono simili a quelli della truffa di cui parlammo a marzo. Potrebbe esserci dietro lo stesso gruppo?
Altre indicazioni truffaldine
Per proseguire il lavoro di ora in ora è obbligatorio inviare uno screenshot dell’estratto conto che dimostri l’avvenuto pagamento. Utilizzando uno smartphone recente e dotato delle giuste protezioni, non sarà possibile fare lo screenshot. Servirà dunque un PC.
Tramite PC l’operazione è più pratica, visto che è possibile eliminare elementi sensibili dall’immagine. Le prime operazioni saranno svolte con l’operatrice assegnata. Ma poi si sarà inseriti in un gruppo Telegram e gli screenshot si dovranno condividere con tutti! Immaginate se vi scappasse un dato sensibile. Quante persone potrebbero entrarne in possesso! Il vostro conto potrebbe essere svuotato in un lampo.
La truffa degli hotel e degli alberghi
Ci siamo imbattuti in un’altra truffa. È simile alla precedente (da notare la parola “Inoltrato”). Riguarda gli hotel. Non abbiamo approfondito, ma anche qui i dati non tornano. C’è chiesto di ‘valutare le prenotazioni alberghiere’. Il pagamento è sempre il fantomatico 200-1.000 euro tramite Mi piace.
Ma attenzione alle parole “valutare o mettere”. È possibile che il servizio richieda di prenotare e annullare un soggiorno. Potrebbe essere qualcosa di simile al Mistery Client, un lavoro legale. In sostanza, si dovrebbe prenotare e pagare. Poi si richiederà l’annullamento. L’hotel rimborserà, mentre il datore di lavoro manderà un piccolo pagamento (una manciata di euro).
Dove sta il problema? Alcuni hotel potrebbero trattenere una piccola percentuale della prenotazione. Altro che guadagno! Il rischio è di rimetterci! Ancora una volta, si tratta di riciclaggio di denaro, e probabilmente all’insaputa dell’hotel di turno!
Ma dove vivono costoro?
Abbiamo indagato per individuare dove abitano i truffatori. È vero che un gran numero di prefissi telefonici faceva riferimento al Regno Unito. Ma la truffa di marzo ci aveva portato fino in Lituania, seguendo il percorso online del denaro. Come ci diceva il poliziotto menzionato nell’articolo, forse però il denaro non si fermava lì e arrivava in chissà quale altro luogo.
Un altro paese che abbiamo individuato analizzando i messaggi su WhatsApp è l’Indonesia. Ancora una volta, però, non possiamo sapere dove vivano i truffatori. Di sicuro, stanno utilizzando diversi strumenti online per celare la loro provenienza. Intanto, però, pubblicano annunci di lavoro che affermano di essere legali e presenti in oltre 180 Paesi e di essere tutti quanti approvati.
Perché, allora, la Polizia di Stato (la nostra) sta indagando? Perché, in seguito forse anche alle nostre segnalazioni, la Comunità Europea ha confermato la presenza di truffe online che utilizzano gli stessi strumenti che abbiamo indicato in questo e nel precedente articolo? C’è da riflettere!
Consigli finali
Evitate questo tipo di lavori. Anche se vi assicurano che sarete ben pagati, fate un po’ di calcoli. Magari fate il test iniziale. Fatevi pagare. Ma evitate di anticipare anche solo un centesimo!
Se avete dubii sulla legalità del lavoro, cercate online maggiori informazioni. Noi di Angolo di Windows continueremo a essere desti e a segnalare le truffe online.