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In questa guida vedremo come scegliere una scheda audio, di quali parametri tenere conto al fine di rimanere soddisfatti dalla scelta e poter compiere, per mezzo della stessa, varie operazioni. La scheda audio è quell’accessorio in grado di consentire una registrazione, anche di un certo livello, volendo, su un pc (sia esso modello desktop o un laptop).
Parliamo dell’ambito di digitalizzazione del suono, e in quest’ambito possiamo ricorrere ad una scheda audio anche per registrare e per la creatività del suono. In pratica, a seconda delle esigenze, potremo avere un accessorio professionale, sia esso da selezionare al momento dell’acquisto del nuovo pc, sia laddove si voglia sostituire la scheda audio esistente con una più performante.
Nell’ultimo caso ci sono da prendere in considerazione delle schede audio che consentono di disporre di un vero e proprio Home studio. Naturalmente, se non si hanno, viceversa, grosse pretese, al momento dell’acquisto del nuovo computer da scrivania o laptop che sia, si terrà comunque conto di alcune indicazioni al fine di scegliere una buona scheda audio, con la quale svolgere il carico di lavoro ordinario a livello quotidiano.
Dunque una scheda audio che possa assolvere egregiamente al compito di una buona qualità dell’audio percepita al momento di seguire le nostre serie tv preferite tramite pc, oppure di ottenere un audio di ottimo livello per i videogiochi.
La natura di una scheda audio
Una scheda audio, come risaputo, è la componente di un computer. Essa può essere interna, ma anche esterna. Il suo compito è quello di elaborare elementi sonori su input ed output. Si è fatto riferimento, in apertura, alla digitalizzazione. La scheda audio trasforma appunto il segnale analogico in digitale.
Può essere anche il caso in cui si voglia digitalizzare una voce, una canzone cantata con tanto di accompagnamento strumentale. Chiaramente, una scheda audio che consenta di avere in casa un piccolo studio di registrazione sarà la più performante e costosa. La scheda audio può essere quindi una scheda interna, esterna, ma anche un chip integrato sulla scheda madre.
La scheda audio integrata è senz’altro la più economica. Mentre una scheda esterna, con una maggiore dotazione hardware dedicata, sarà la componente che costa di più.
I parametri da considerare per l’acquisto di una scheda audio
Più ci serve una scheda audio elaborata, maggiori saranno i parametri da tenere in considerazione. Una scheda volta all’Home studio, dovrà presentare un’ottima qualità del convertitore da analogico a digitale. Così come anche un’ottima risoluzione dell’interfaccia. Inoltre, un’analisi di qualità è dovuta anche per i connettori, e gli stessi dovranno rivelarsi compatibili con il sistema.
Altro fattore, teniamo conto dell’insieme di input e output disponibili (poiché la scheda dovrà avere una potenza correlata al numero di essi). Anche il materiale con cui la scheda sonora è fabbricata è un elemento importante. Ma anche la latenza e i driver in dotazione impattano sulle relative prestazioni.
Per quanto riguarda il convertitore, da analogico a digitale, esso è la componente essenziale, quella che decide sulla qualità del suono. Più il convertitore è di qualità e più la conversione in digitale del segnale sonoro analogico avverrà fedelmente rispetto all’originale. Per scegliere la risoluzione del suono migliore, dovremo tenere conto da un lato della frequenza di campionamento, e dall’altro del numero di bit.
La frequenza in questione corrisponde al numero di campioni al secondo. Una frequenza di 44,1 KHz è quella richiesta per cantare con una qualità del suono riprodotta soddisfacente. Poi, per esigenze che non hanno a che vedere con questa azione, si potrà optare anche per potenze inferiori (e con annesso risparmio economico). Per il numero di bit della scheda, analogamente, più quest’ultimo sarà alto e più alto sarà il valore numerico relativo all’ampiezza: significa che tale valore si avvicinerà a quello della voce registrata. Il numero di bit raccomandato, a seconda dei vari usi cui la scheda andrà incontro, è a partire da 16 bit. Mano a mano che le esigenze crescono sarò preferibile optare per i 24 o i 32 bit.
In merito alla latenza, essa è il tempo che la scheda audio impiega, insieme al pc, per la riproduzione di un suono. Più è basso il valore della latenza, di conseguenza, e più ci sarà comodità nell’uso della scheda sonora. Sempre sul versante della latenza, anche i driver ed i software forniti con la scheda audio potranno fare la differenza. Attraverso gli stessi infatti, potremo regolare ulteriormente la latenza, per quel che è possibile.
Per avere un parametro di raffronto, la latenza al di sotto dei 10 ms di valore rientra in un ambito di quasi impercettibilità. Va bene anche per le prestazioni più elevate, come il canto da trasporre in digitale.
Abbiamo prima fatto riferimento anche al numero di input ed output. La scheda dovrà rivelarsi all’altezza di tale numero, ed inoltre dovrà presentare un numero di ingressi congruo per il collegamento. Se l’obiettivo è solamente di registrazioni vocali, parlate o cantate che siano, e senza strumenti, anche due ingressi andranno bene. Poniamo in essere quindi una rassegna di quelle che possono essere papabili come migliori schede audio, rispettivamente per la fascia bassa, media, alta.
Quale la migliore scheda audio di fascia economica
In tema di fascia economica per le schede audio, troviamo il prodotto Donkey PC – PCI Express 5.1. Sebbene appartenga alla fascia bassa di prezzo (in vendita sul sito della casa madre, al momento in cui si scrive, a soli 13,59 euro), questa scheda non lascia molto a desiderare sul piano delle prestazioni. Le stesse si registrano infatti su di un buon livello.
Per essere più precisi, la scheda audio Donkey PC ha delle prestazioni d’alto rendimento per quel che concerne l’Home Cinema e molti giochi. Ottimo il rendimento in tecnologia surround 3D. Chiaramente non stiamo ancora facendo riferimento ad un esempio di scheda audio in grado di assolvere alla funzione di studio di registrazione. Ma con il sistema audio 3D 5.1 e i suoi 6 canali DAC 5.1, è molto soddisfacente per l’audio delle applicazioni ordinarie per pc.
Supporta diversi ingressi analogici, di queste tipologie: Line-in, Mic-in, CD, Aux. Supporta audio EAX, DirectSound 3D, A3D, DS3D. Così come gli audio posizionali tridimensionali basati su C-media C3DX HRTF. Possiede un Chipset C-Media CM8738 PCI-6CH-LX. Parliamo di un chipset capace d’assicurare una qualità del suono elevata e un rapporto segnale/rumore pari a 120 dB, che in termini concreti esprime un’audio senza distorsioni del suono.
La scheda audio Donkey 5.1 risulta poi compatibile con diverse piattaforme, sia intese come sistemi operativi che piattaforme hardware. Per i sistemi operativi, la compatibilità va da Windows XP a Windows 10. In merito alle piattaforme hardware, tutti i pc dotati di slot PCI-Express a 32/64 bit. Laddove la si acquisti non in dotazione al nuovo pc, ma da installare per potenziare il sistema già in uso, la scheda è dotata di un’interfaccia hardware di tipo Express Card. Essa si contraddistingue appunto per la facilità e la rapidità d’installazione.
L’alternativa per la scheda audio di fascia economica
Un’ottima alternativa, sempre nella fascia più economica di mercato, è la scheda audio Aukson PCI B34C. Il riferimento è ad un prodotto che possiede comunque 4 canali in uscita, con un sonoro d’alta qualità in grado di supportare anche il surround 5.1 Dolby Digital. Il modello Aukson in questione, si inserisce anch’esso con estrema facilità. La sua interfaccia hardware PCI è altrettanto semplice che nel caso precedente, e l’installazione avviene tramite Plug and Play.
Se presenta due canali d’uscita in meno che nel primo esempio, c’è da considerare che ha in dotazione il supporto per il Dolby Surround, ed inoltre ha anche una buona frequenza di campionamento. La medesima consente, entro certi limiti, anche di effettuare delle registrazioni di qualità. Ci riferiamo qui a registrazioni audio stereo analogico. La presenza di 3 connettori Jack da 3,5 mm, attraverso si può collegare la scheda anche a dispositivi quali cuffie e altoparlanti, oltre che al pc.
Altra peculiarità che è bene precisare, sta nella modalità di uscita audio, la quale non è solamente modalità surround ma comprende quella stereo. L’esperienza è completamente coinvolgente per streaming e giochi.
La migliore scheda audio di fascia media
Tra le migliori schede audio di fascia media, non possiamo non notare la scheda Creative Sound Blaster Z SE. Si tratta sempre di una scheda interna, ma con un’esperienza sul piano della sonorità ancora più curata, in molti dettagli. La risoluzione offerta è di 24-bit/192 kHz, quindi molto dettagliata.
In quanto al rapporto segnale/rumore, è qui di 116 dB, che impedisce le distorsioni del suono anche a volumi piuttosto alti. Altra caratteristica al di fuori dell’ordinario, l’integrazione dell’amplificatore per cuffie da 600 ohm (valore che esprime l’impedenza, la reattanza e la resistenza elettrica. Più il valore in questione è alto, maggiore è la qualità professionale delle cuffie che si possono utilizzare, compatibili con il prodotto.
Se si pensa che un paio di cuffie standard presenta un’impedenza pari a 32 ohm, il caso qui presente è da prestazioni professionali. Queste contemplano l’ascolto ammortizzando quello che è il suono, che dovrà essere innalzato maggiormente per un volume ragionevole d’ascolto, e si potranno cogliere diversi dettagli che nel caso del dispositivo standard non si colgono. Qualcosa d’assimilabile allo studio di registrazione, tanto per intenderci.
C’è inoltre il supporto ai seguenti canali: il canale discreto 5.1 e quello virtuale 7.1 (esperienza immersiva, nel complesso, per giochi e film). Inoltre, vi troviamo anche le tecnologie DTS e Dolby Digital Live, volte entrambe ad assicurare l’ottimalità delle prestazioni sonore fruibili nei contenuti multimediali. Si era fatto accenno allo studio di registrazione domestico, sotto il versante delle cuffie. Ma non è il solo versante, a questo proposito, da considerare.
Parliamo anche di registrazione e produzione musicale, grazie ad un altro particolare supporto che permette l’uso di software professionali, oltre a ridotte latenze in fase di registrazione. Il supporto ASIO consente di fare tutto ciò. Sempre sul versante dell’Home studio domestico, presente il microfono integrato EQ con possibilità di personalizzazione del suono (un ottimo strumento per migliorare la qualità delle registrazioni da voce). Anche qui, ovviamente, si può usare la scheda anche con collegamento alle casse. Le interfacce per l’installazione sono molteplici e tutte di facile utilizzo: PCI Express x1, PCI Express x16, PCI Express x4, PCI Express x8.
L’alternativa per la scheda audio di fascia media
Un’altra ottima scheda audio di fascia media, ma dall’alto rapporto qualità/prezzo (come del resto tutti gli articoli qui proposti e considerati), corrisponde al modello ASUS Xonar AE 7.1 canali PCI-E, ancora una volta una scheda interna. Il prodotto è progettato per usufruire di un audio surround a 7.1 canali. Non è un caso che sia utilizzata dagli appassionati piuttosto esigenti, e in parte anche dai professionisti. Il rapporto segnale/rumore in uscita è di 110 dB, e anch’esso impedisce distorsioni e rumorosità di fondo, anche ad alto volume.
Andando avanti con le caratteristiche prestazionali, troviamo un’interfaccia di comunicazione host PCI-E. Quello che si garantisce è una comunicazione rapida tra la scheda sonora ed il pc, usufruendo al meglio di tutte le potenzialità di questo hardware. Nella scheda Asus non sono presenti le caratteristiche proprie di un piccolo studio di registrazione come nel caso precedente, ma c’è da dire che eccelle nell’esaltare l’esperienza con le applicazioni ordinarie, le quali divengono così ulteriormente godibili grazie all’elevato numero di canali in uscita.
In merito all’installazione, da un lato si dispone dell’interfaccia hardware PCI Express x4 e dall’altro il design interno, rendono particolarmente agevole l’installazione, la stabilità e la compatibilità della scheda con vari dispositivi hardware.
La migliore scheda audio di fascia alta
Le schede audio di fascia superiore sono quelle che consentono in tutto e per tutto di usufruire di uno studio di registrazione in casa, sotto tutti gli aspetti. Un esempio che ci sentiamo di fare è quello di un’altra scheda Creative Sound Blaster, il modello AE-7.
Il prodotto appartiene alla fascia delle schede audio in grado d’offrire il top per il suono ad alta risoluzione. Anche il prezzo riflette tale aspetto, con una quotazione che sale sopra 200 euro (un prezzo di gran lunga superiore a quello dei modelli precedentemente considerati). La scheda è dotata d’amplificatore PCI e d’alta risoluzione, con in aggiunta il biamplificatore per cuffie Xamp Discreet. Come non citare poi il modulo di controllo apposito.
Ci ritroviamo di di fronte ad una gamma dinamica da 127 dB DNR, ovvero in cancellazione attiva del rumore. E anche davanti ad una lettura DSD (Direct Stream Digital) che va da 32 bit a 384 KHz. Con questa tecnologia si dispone di una velocità di campionamento di gran lunga superiore (svariate decine di volte) rispetto a quella del CD. Anche qui è presente il supporto ASIO, nella versione 2.3, per registrare e riprodurre.
Presente l’uscita per le cuffie, anche professionali, ed un microfono integrato per le registrazioni vocali. Il modulo di controllo (Audio Control Module) contempla una manopola ad ampio raggio per controllare il volume (controllo professionale di questo parametro). L’ingresso del microfono si avvale di connettori da 6,3 e 3,5 mm. Infine, abbiamo il supporto di 5.1 canali discreti rivolti agli altoparlanti, e 7.1 canali virtuali rivolti alle cuffie. A completare la configurazione, anche di tipo professionale, subentra il processore quad-core dedicato per l’audio. Tutta la gestione dell’audio passa così alla scheda Sound Blaster sgravando il processore centrale di suddetto carico. Il vantaggio anche in termini di elaborazione generale sarà in evidenza.
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