Negli ultimi decenni, una nuova moda ha travolto il mondo: I videogiochi. Ogni anno, miliardi di dollari vengono versati nei cabinati e altri miliardi vengono spesi per i videogiochi domestici. I giochi sono dannosi? “No”, rispondono alcuni. “Piuttosto potrebbero essere utili”. Ma in alcuni Paesi sono vietati e alcune associazioni hanno cercato di escluderli. Sono reazioni eccessive?
Analizziamo cosa propongono i videogiochi. Ce ne sono alcuni basati sullo sport, anche se forse non sono la maggioranza.
La rivista Natural History dice:
“L’obiettivo finale di quasi tutti i videogiochi è sopravvivere. Nei giochi spaziali devi sparare prima che ti sparino. Nei giochi del genere ‘Pac-Man’, devi mangiare prima che ti mangino. E nei giochi tratti dai fumetti, con i personaggi assalti la creatura [nemica]… prima che essa ti assalti”.
Perché sembra che i giochi violenti attraggano maggiormente? Lo storico Jack Colhoun afferma:
“Questi giochi sono un prodotto del nostro tempo”.
In effetti, viviamo in un mondo violento, e gli adolescenti sono addestrati a considerare la violenza come fonte di eccitazione piuttosto che qualcosa di ripugnante.
La rivista Psychology Today indica l’effetto dannoso che questi giochi possono avere:
“I videogiochi … possono sia isolare socialmente che incoraggiare la violenza”.
Probabilmente gli adolescenti sono la categoria più a rischio da tale influenza. Ecco perché il giornalista John Rosemund ha avvertito:
“I videogiochi sono cibo spazzatura per la mente. Più giovane è la mente, più dannosi sono gli effetti”.
I videogiochi possono anche creare dipendenza. Un professore universitario ha spiegato che la dipendenza dai videogiochi è sia fisica che psicologica:
“I giocatori sperimentano scariche di adrenalina, euforia e, infine, disperazione, nonché intere gamme di aggressività e reazioni violente”.
In Inghilterra, una madre dice riguardo alla dipendenza videoludica del suo figlio quattordicenne:
“È come avere in casa un adolescente alcolizzato. Queste macchine lo hanno corrotto… Quando non può usarle è come un animale in gabbia”.
Un caso estremo? Forse. Ma all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso furono ufficializzate alcune patologie riconducibili ai videogiochi. Citiamo per esempio il “dito di Pacman”, che era molto diffuso, e la “tendinite da polso di Space Invader”. Le cause di questi problemi fisici? La dipendenza patologica dai videogiochi.
Gli adolescenti bramano l’eccitazione; è normale e naturale. Sono anche affascinati dalle novità. Ma com’è saggio stare attenti!
Questo tipo di attenzione va mostrato in modo equilibrato anche riguardo a esercizi fisici, musica e film. Ce ne sono di divertenti e rilassanti, proprio come ce ne sono di malsani. Ci influenzano, nel bene o nel male. Il miglior consiglio è essere vigile e stare in guardia.
Scegliere con cura.