Il mondo dello streaming: Disney+

“C’era una volta una regina che nel cuore dell’inverno, mentre la neve fioccava, stava seduta vicino alla finestra e cuciva […] aveva una figlioletta bianca come la neve […] e perciò si chiamava Biancaneve”.

Fratelli Grimm

I fratelli tedeschi Grimm scrissero questo racconto oltre 200 anno fa. Nel 1934 Walt Disney aveva idee chiare e precise sulla realizzazione di un film basato su questa favola.

Erano passati sei anni da quel 1928 in cui, mentre la medicina faceva la scoperta della penicillina, Walt Disney produsse il primo disegno animato di Topolino. Si trattava di un cortometraggio, in cui il protagonista non era il grande amico di adulti e piccini dei fumetti.

Ora, nel 1934, Walt voleva qualcosa di più: produrre un lungometraggio a disegno animato che avesse per protagonisti delle persone, non più degli animali “umanoidi”. Solo tre anni dopo arrivò il film Biancaneve e i sette nani.

Topolino — Mickey Mouse è il suo nome originale in inglese — e Biancaneve hanno dato il via a una delle più grandi aziende al mondo, quella di Walt Disney o, più semplicemente, ‘la Disney’. Proviamo a fare una lista di cosa significhi Disney oggi: film (sia di animazione che con attori reali), fumetti, libri, giocattoli, vestiti, musica, videogiochi, parchi dei divertimenti, cibi, canali televisivi. Manca qualcosa all’appello? Sicuramente anche quel “qualcosa” in qualche modo è collegato al mondo Disney, anzi alla “magia Disney”.

Nella lista manca la parte online. Tutto quello che abbiamo elencato è disponibile in un formato virtuale sotto forma di siti e applicazioni.

L’anno scorso ha debuttato un mondo virtuale che, un po’ la volta, aggregherà tutto il mondo Disney: si chiama Disney+.

Dopo aver gestito alcuni canali televisivi ufficiali e dopo aver affidato agli altri canali le sue produzioni cinematografiche e televisive, Disney qualche anno fa aveva già lanciato alcuni canali YouTube ufficiali. Ora, però, le produzioni disneyane hanno trovato una nuova isola, il servizio in abbonamento streaming Disney+.

Negli ultimi anni la Disney ha iniziato a ingrandirsi come non mai, acquistando altre aziende. Si pensi, per esempio, alla Marvel, ala LucasFilm e alla 21st Century Fox. Grazie a queste acquisizioni, oggi Disney è una delle quattro più importanti case cinematografice hollywoodiani. Le altre tre sono la Warner Bros, la Paramount Pictures e la giapponese Sony. In realtà, esiste una quarta casa cinematografica importante, la RKO Pictures.

L’acquisizione della Marvel: quale segreto si cela?

Ricordate il nostro articolo dedicato al mondo MCU (Marvel Cinematic Universe)? L’ordine in cui consigliammo di guardare i film e i telefilm Marvel era soggettivo e incompleto. Mancavano alcuni titoli nella lista — magari in futuro prepareremo un articolo che l’aggiornerà — e alcuni, forse, non erano posizionati in modo perfetto dal punto di vista cronologico.

Nella lista non includemmo un film, Le avventure di Rocketeer. Di cosa si tratta? Di un film prodotto dalla Disney basato sul fumetto The Rocketeer di Dave Stevens.

La storia era basata sulla storia dell’imprenditore Howard Hughes. Negli anni ’30 fondò una casa di produzione di aerei, la Hughes Aircraft. Negli anni del dopo secondo guerra, lui fu a capo della RKO Pictures.

Quando Stan Lee inventò Iron Man / Tony Stark, basò la storia sulla vita di Howard Hughes. Infatti, il padre di Tony si chiama Howard.

Dopo questo preambolo, sveleremo il più grande segreto del mondo cinematografico-fumettistico, anzi del mondo in generale. Se ne dicono di tutti i colori sul fatto che il mondo del genere umano sia gestito da forze nascoste. C’è chi parla di società segrete — qualcuno ha detto “Illuministi”? — che deciderebbero le sorti dell’intero Pianeta Terra.

Or bene, è tutto vero! C’è una società che gestisce le sorti del Pianeta, ma non è segreta. Si tratta della Disney! Pensate: Walt Disney e Howard Hughes hanno gestito influito a 360° nel mondo cinematografico, televisivo, fumettistico e videoludico degli ultimi 100 anni!

Dopo aver inventato l’universo di Topolino, Disney ha pubblicato centinaia di cortometraggi, lungometraggi, fumetti, ecc. Disney per primo ha trasformato i suoi fumetti in un universo visivo che raggiunse sia il grande che il piccolo schermo.

Poi, nel 1991, trasformò un fumetto in un film con attori reali, Le avventure di Rocketeer. In contemporanea, la Marvel aveva appena lanciato un progetto per realizzare il suo più importante film, quello dedicato all’Uomo Ragno. Ci vollero 10 anni per realizzarlo.

Nel frattempo, forse in via sperimentale, produsse Nick Fury (1998), il film sul capo dello S.H.I.E.L.D. interpretato da David Hasselhoff (famoso per i telefilm Supercar e Baywatch. Prima di scoprire di chi fosse figlio, Peter Quill / Star Lord (dei Guardiani della Galassia) diceva in giro che Hasselhoff era suo padre.

Con l’acquisizione della Marvel, Disney non ha fatto niente di nuovo: ha continuato a trasformare i fumetti in film. O forse ha qualcosa, cambiando le sorti dell’universo cinematografico?

E la Lucas?

Un giorno George Lucas ha detto che era stanco della sua vita di produttore e regista cinematografico. Aver realizzato una quindicina di film nella sua vita (con guadagni da capogiro) era troppo. Aveva deciso di ritirarsi, andando in pensione. Così ha messo in vendita baracca e burattini.

Che ha fatto la Disney? Ha comprato la Lucasfilm, la Industrial Light & Magic (ILM), la LucasArts e la Skywalker Sound.

La prima ha prodotto film e telefilm di grandissimo successo, quali le saghe di Guerre Stellari e Indiana Jones. Nella lista dei film troviamo un piccolo capolavoro di George Lucas di metà anni ’90: Howard e il destino del mondo. Si tratta di un film in cui compare ancora una volta un personaggio principale di nome “Howard”, tratto dai fumetti della Marvel! Del film è stato detto: “È in assoluto il primo lungometraggio cinematografico basato su un personaggio dell’universo fumettistico della Marvel”. Howard il Papero compare in alcune scene dei film dello MCU.

Che dire della furbata della Fox?

Con l’iniziare di un nuovo secolo, la storica 20th Century Fox decise di cambiare nome in 21th Century Fox. Ma poi è arrivata l’acquisizione della Disney. Il nuovo nome? 20th Century Studios. L’acquisto ha incluso studi cinematografici e televisivi importantissimi. Grazie a questo acquisto, ora Disney può gestire canali televisivi terrestri e satellitari di tutto il mondo!

Nell’acquisizione Lucasfilm mancavano alcuni film importanti: i prequel di Star Wars!

La Fox, inoltre aveva prodotto anche una grossa fetta dell’universo fumettistico della Marvel: tutti i film della serie X-Men, l’universo newyorchese di Daredevil e dei Fantastici 4.

Acquisendo la Marvel, la Disney si è ritrovata i diritti su migliaia di nuovi personaggi

Adesso Disney ha il diritto su tutte migliaia di personaggi della Marvel, fuorché del più importante di tutti: l’Uomo Ragno (o Spider-Man), i cui diritti sono rimasti — anche se se condivisi— alla Sony. La Sony ha i diritti anche sugli altri personaggi legati all’universo del Ragno.

I diritti mancanti

In realtà, la Marvel aveva concesso l’universo di Daredevil a Netflix per produrre una serie di telefilm (che oggi RAI4 sta trasmettendo in chiaro tramite il DVB-T). I telefilm prodotti da Netflix hanno avuto reazioni contrastanti, forse per il grande spargimento di sangue e la conseguente violenza contrapposti alla maggioranza dei film Disney / Marvel più adatti alle famiglie.

Ora i diritti sono tornati totalmente alla Disney. Pertanto, nelle prossime Fasi, ci si può aspettare una continuazione dello MCU includendo i personaggi Fox e Netflix.

Streaming, ci siamo!

Il 12 novembre 2019 è stato lanciato ufficialmente Disney+. Si tratta della piattaforma ufficiale in cui, un po’ la volta, saranno pubblicate le migliaia di produzioni di Disney, Marvel, Lucasfilm e Fox.

Al momento, il catalogo non è completo. Ci vuole diverso tempo per trasformare una pellicola nei film da trasmettere in streaming. Non basta semplicemente fare un lavoro al PC. Devono essere studiati i diritti.

Walt Disney ha sempre puntato sui contratti con i suoi collaboratori. Alcuni film potevano essere a favore suo, altri a favore loro. Si pensi, per esempio, alla storia dell’autrice di Mary Poppins, ben raccontata nel film Saving Mr. Banks. Dopo avere studiato il contratto di ciascun film, questo potrà essere probabilmente pubblicato.

Purtroppo i master di alcuni film non si sono conservati. Pertanto, le aziende che, come la Disney, gestiscono un servizio di streaming, aspettano prima di pubblicare un film. Cercano di restaurare il master. In alternativa sono costretti a comprare i diritti dai canali televisivi per trasmettere una copia di cui questi ultimi avevano acquistato insieme ad altri diritti di trasmissione. È un po’ articolato, ma ben riassume la situazione.


Disney+ suddivide cinque principali categorie la sua programmazione streaming. Intuitivamente si potrà arrivare al tipo di contenuto ricercato.

Esiste, però, una suddivisione per generi: originali, film e serie.

I titoli originali sono film e telefilm prodotti da Disney. Potrebbero essere disponibili in esclusiva solo su Disney+.

Le altre due suddivisioni contengono film e serie che sono disponibili anche tramite altre piattaforme, sia gratuite che a pagamento.

Una serie che, al momento manca, è Agents of S.H.I.E.L.D. Chloe Bennet, attrice protagonista della serie, all’inizio del lockdown suggerì di anticipare la trasmissione da agosto 2020 alla primavera 2020. L’ultima stagione della serie è in fase di trasmissione nel canale satellitare FOX doppiata nella nostra lingua.

Disponibilità e prezzo

Disney+ è disponibile su tutti i dispositivi più recenti. Basterà controllare nello Store del proprio dispositivo per installare l’App ufficiale. Secondo il dispositivo, sarà possibile anche scaricare i video per una visione offline.

I costi di Disney+ sono simili a quelli visti negli altri servizi. Si può scegliere fra un abbonamento mensile o annuale.

L’abbonamento mensile costa 6,99 €. Quello annuale equivale a 10 mesi, cioè 69,99 € (60 giorni sono regalati!).

A differenza di altri servizi streaming, non ci sono costi aggiuntivi scegliendo determinati titoli.

Cusiorità sull’App
L’App di Disney+ si è dimostrata la più versatile di quelle provate. (Nota: anche se stiamo affrontando un viaggio nel mondo dello streaming, non significa che ci siamo abbonati a tutti i servizi)
Al primo avvio dell’App su qualsiasi dispositivo, ci sarà chiesto di inserire e-mail e password. Per necessità, si sono dovuti cambiare sia l’indirizzo e-mail che la password del nostro account. Fatto questo sul sito www.disneyplus.com, pensavo di dover reinserire i dati in tutti i dispositivi associati. Invece, l’App è stata automaticamente aggiornata. È probabile che sia stata riconosciuta la rete.
Anche se questo ci ha fatto risparmiare tempo, ha anche fatto sorgere un dubbio sull’effettiva affidabilità e sicurezza dell’App. Un account potrebbe essere facilmente compromesso?
Con altri servizi simili, cambiare la password e/o l’indirizzo e-mail significa intervenire su tutti i dispositivi associati. Addirittura, alcuni servizi — per esempio Infinity — obbligano regolarmente a reinserire i dati utente.

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