Com’è noto lo strumento Gpedit ovvero Group Policy Editor è disponibili nelle versioni Professional ed Enterprise di Windows, escludendo quindi le versioni consumer come la Windows 10 Home.
In questo articolo quindi vedremo come abilitare il Group Policy Editor anche in quei sistemi ove, come predefinito, non risulta disponibile.
Questo grazie ad uno sviluppatore indipendente che ha sviluppato sia uno script dedicato che uno strumento chiamato Policy Plus che vedremo nel secondo sottotitolo.
Vuoi identificare la chiave di registro corrispondente ad una policy? Segui qui: Group Policy Search: come identificare chiave di registro e policy corrispondente
Abilitare GPE tramite script Powershell
Il primo metodo è tramite l’esecuzione di uno script Powershell che abiliterà il GPE nel sistema, questo perché nei sistemi Windows 10 Home e Starter la funzionalità è disabilitata ma presente nel sistema.
Scaricare lo script da questo indirizzo quindi eseguire lo script con privilegi amministrativi.
Al termine delle operazioni eseguite dallo script riavviare il sistema, dopo di che sarà possibile avviare il Group Policy Editor premendo i tasti WIN + R e digitando “gpedit.msc”
Ora invece vedremo la procedura usando lo strumento Policy Plus
Policy Plus: strumento molto simile al GPE
Questo strumento permette di interagire nel sistema ed offre le medesime funzioni del GPE. Dopo averlo scaricato, avviamolo con credenziali amministrative quindi dal menù Help > scegliamo la voce Acquire ADMX Files quindi scarichiamo le policy nel percorso predefinito suggerito dal software.
Ovviamente lo strumento non essendo integrato nel sistema ha delle limitazioni, ad esempio per le versioni Home e Starter perché le modifiche abbiano effetto sarà necessario riavviare il sistema, inoltre, non sarà possibile applicare delle modifiche che andranno ad influenzare anche altri utenti attivi nel sistema.
Noi ovviamente consigliamo di usare il primo metodo con Powershell questo per il fatto che usiamo gli strumenti messi a disposizione dal sistema operativo stesso, senza usare tool di terze parti.
Il primo metodo, inoltre, risulta efficace anche nei sistemi Windows 7, Windows 8 e 8.1