Microsoft ha annunciato che il supporto ufficiale per Windows 10 terminerà il 14 ottobre 2025. Dopo questa data, Microsoft non fornirà più aggiornamenti di sicurezza gratuiti, correzioni di bug o assistenza tecnica tramite Windows Update.
Tuttavia, come già accaduto per Windows 7 nel lontano 2020, Microsoft ha annunciato un programma chiamato Extended Security Updates (ESU), che consente agli utenti consumer (non aziende) di continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza per un anno aggiuntivo (fino al 14 ottobre 2026), pagando una tantum di 30 dollari. Questa opzione non introdurrà nuove funzioni o bug-fix, ma implementerà solo aggiornamenti di sicurezza.
Per le aziende ancora nulla di definito, ma probabilmente saranno garantiti ancora 3 anni come successe con le precedenti versioni. Infatti Windows 7, che ha raggiunto la fine del supporto ufficiale il 14 gennaio 2020, ha avuto un programma di aggiornamenti aggiuntivi (Extended Security Updates (ESU)) per la bellezza di 3 anni (non per gli utenti consumer, solo le aziende), terminando effettivamente il 14 gennaio 2023. Dopo questa data, Microsoft ha cessato di rilasciare aggiornamenti di sicurezza, correzioni di bug e assistenza tecnica per Windows 7 e gli utenti che hanno continuato a utilizzare Windows 7 dopo la fine del supporto hanno dovuto fare affidamento su soluzioni alternative, come antivirus aggiornati o sistemi operativi più recenti. In merito abbiamo scritto qualche tempo fa una guida su come sopravvivere su Windows 7 anche nel 2024.
D’altro lato questa scelta darà una spinta al mercato dei PC, che è in crisi da anni. Questo rinnovato interesse e aumento delle vendite saranno una boccata d’ossigeno per i produttori di hardware e software.
Tuttavia, questo fenomeno sarà una disfatta per gli obiettivi climatici imposti da Microsoft. L’incremento dei rifiuti elettronici e il consumo di risorse per la produzione di nuovi dispositivi contribuiranno negativamente all’impatto ambientale, contrastando gli sforzi di Microsoft per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere la sostenibilità. Con l’obsolescenza di Windows 10, e la mancata compatibilità con 11, molti utenti potrebbero scegliere di aggiornare i loro dispositivi hardware anziché passare a un nuovo sistema operativo alternativo o pagare un anno di aggiornamenti. Questo si tradurrà in milioni di dispositivi smaltiti prematuramente, contribuendo a un incremento dei rifiuti elettronici. Secondo le stime, l’obsolescenza tecnologica globale genera dal fine supporto di Windows 10 coinvolgerà oltre 250 milioni di unità.
La decisione di Microsoft di offrire un’estensione del supporto a pagamento per Windows 10 per gli utenti consumer rappresenta un cambiamento rispetto alla strategie di mercato adottata per Windows 7, ma non sufficiente per i piani climatici di Microsoft.