Con questo articolo e il relativo video, giungiamo al termine del nostro viaggio alla (ri)scoperta dei film storici e biblici spesso trasmessi nel periodo natalizio. Ma continueremo ad analizzare sia film che appartengono a questo filone sia film di generi completamente diversi.
Sansone e Dalila, un film epico religioso americano del 1949, afferma di essere basato sulla storia biblica di Sansone e Dalila riportato nel libro dei Giudici. Il film è interpretato da Victor Mature nei panni di Sansone, Hedy Lamarr nei panni di Dalila e George Sanders nei panni del re di Eglon, nel territorio dei Filistei. Non possiamo non citare Angela Lansbury nel ruolo di Semadar.
Il regista fu Cecil B. DeMille, il regista hollywoodiano dei film biblici che abbiamo già incontrato quando abbiamo parlato de I dieci comandamenti.
Il film racconta la storia di Sansone, un potente guerriero che viene tradito da Dalila, una spia filistea. Dalila, con l’aiuto del re di Eglon, usa la sua bellezza per sedurre Sansone e scoprire il segreto della sua forza. Una volta appreso il segreto, Dalila fa tagliare i capelli a Sansone, così che si indebolisce e può essere catturato dai filistei. Sansone viene infine accecato e costretto a macinare il grano in una prigione filistea.
Nonostante la sua prigionia, Sansone non viene sconfitto. Prega Dio per avere forza e riceve il potere di abbattere le colonne del tempio filisteo, uccidendo sé stesso e molti filistei nel processo.
Sansone e Dalila è stato un successo di critica e commerciale, che vinse quattro premi Oscar, tra cui Miglior fotografia e Miglior scenografia. Il film è stato elogiato per la sua portata epica e le sue interpretazioni, in particolare quelle di Mature e Lamarr.
La ripetizione di DeMille
Parlando del film I dieci comandamenti, la rivista Time riportava:
“Vi sono momenti in cui sembra che il Settimo Comandamento [“Non commettere adulterio”.] sia l’unico di cui DeMille veramente s’interessi; al punto che l’Esodo sembra quasi una specie di Sessodo, risultato dell’infelice vita amorosa (e semplicemente immaginaria) di Mosè”.
Sembra che a DeMille piacesse modificare i racconti storici, in particolare quelli biblici, inventando momenti di “infelice vita amorosa” dei protagonisti. Si nota anche in Sansone e Dalila. Per esempio, le Scritture presentano Sansone come condottiero e liberatore del popolo di Israele. Ma sin dal titolo del film si capisce che per DeMille è solo una storia romantica. Inoltre, inventa un personaggio, Semadar!
Le Scritture menzionano il fatto che più volte Sansone si innamorò, ma di questa Semadar non esiste alcun accenno. Semplicemente DeMille utilizzò non la Bibbia ma il romanzo Samson the Nazarite di Vladimir Žabotinskij, pubblicato a puntate sulla rivista russa Razsvet nel 1926. Semadar è presentata come sorella di Dalila. È un giallo di come sia stato creato questo personaggio. Ci vorrebbe un’esperta. Chi si potrebbe interpellare? Ah, già! La Signora in Giallo, ovvero Angela Lansbury!
Oggi Sansone e Dalila è considerato uno dei migliori poemi epici biblici mai realizzati.