La nostra esperienza al Montiferru Play

Sabato 25 e domenica 26 novembre, a Santo Lussurgiu, piccolo sobborgo della Provincia di Oristano, si è tenuta la nuova edizione del Montiferru Play. Io sono stato presente in rappresentanza di Angolo di Windows la domenica.

L’evento

Il Montiferru Play è nato nel 2018 come idea di Simone Riggio e dei suoi vicini di casa. Un anno prima, Simone si era messo in società con un paio di amici genovesi, dando vita alla Demoela, una casa editrice di Giochi da Tavolo. L’idea iniziale era di pubblicare un gioco dedicato a Genova e, in seguito, giochi dedicati alla Sardegna, che Simone conosce bene, visto che una delle sue attività è legata all’archeologia.

In breve tempo, la Demoela è cresciuta, trasformando alcuni giochi classici e creandone di nuovi, con ambientazioni a livello regionale o addirittura cittadino. Vi basterà visitare il sito dell’azienda e scegliere una qualsiasi regione italiana per scoprire dei giochi locali.

Visto che la Demoela ha due sedi principali, Genova e Santo Lussurgiu, ogni anno in Sardegna organizza un festival dedicato ai Giochi da Tavolo, il Montiferru Play, della durata di due giorni.

Dal momento che il festival si tiene in un piccolo comune di poco più di 2.000 abitanti, l’atmosfera è molto intima. Il locale utilizzato non è molto ampio, ma sufficiente per ospitare le famiglie, composte da bambini, genitori e nonni.

La mattinata del primo giorno dell’evento è stata dedicata alle scolaresche. 120 bambini, accompagnati dai loro insegnanti, hanno potuto assistere a lezioni diverse da quelle standard. Esperti del mondo ludico hanno insegnato a giocare a diversi giochi.

Una maestra, presente domenica, ha detto che utilizza giochi come Dixit per aiutare i suoi scolari. Altri insegnanti la criticano, affermando che lei darebbe troppo spazio al gioco e poco all’insegnamento. Ma questo sistema didattico aiuta di sicuro lo sviluppo cognitivo nonché la fantasia. Nei giochi in cui è obbligatorio scrivere parole, ad esempio, ai bambini restano in mente più facilmente nuovi termini, di cui imparano l’uso corretto. Intellettualmente, dunque, il Gioco da Tavolo può aiutare non poco a invogliare chi non ama lo studio.

Il pomeriggio del sabato, come anche l’intera giornata della domenica, ha aperto le porte a tutti, bambini e adulti. Tutti potevano provare i giochi messi a disposizione dall’associazione locale che si occupa di organizzare sia questo che altri eventi per la cittadinanza.

Sono stati inclusi anche momenti con sfide ludiche. Mi è dispiaciuto non essere presente il sabato. Infatti, era stata organizzata una sfida a Ticket to Ride Amsterdam. Mi sarebbe piaciuto provare il gioco cartaceo, visto che finora ho potuto giocare solo alla versione Steam.

Come si nota osservando le immagini, a Ticket to Ride sono un campione, anzi ero un campione, visto che non ci gioco da parecchio tempo.

Domenica

La domenica sono arrivato a Santo Lussurgiu intorno alle 11,15, ma ho impiegato una ventina di minuti prima di trovare parcheggio. Pertanto, ho perso il workshop tenuto da Gabriele Mari, l’autore di Whitechapel, gioco in cui si deve dare la caccia a Jack lo Squartatore. Comunque, lui è stato presente anche per il resto della giornata. E non è stato l’unico ideatore di giochi che ho conosciuto.

Mi ha colpito conoscere due ragazzi veneti che si sono trasferiti in Sardegna per studiare l’archeologia locale. Durante l’estate hanno scavato in lungo e in largo sull’isola dell’Asinara, alla ricerca di reperti storici collegati alla Prima Guerra mondiale e al carcere, che è stato utilizzato fino a pochi anni fa.

Mentre preparavano una relazione sulle loro scoperte, hanno ideato un gioco da tavolo. Prossimamente ne realizzeranno di sicuro un prototipo, che spero di poter provare. Anzi, magari riesco a collaborare al suo sviluppo. Il gioco sarà ambientato proprio sull’Asinara.

Fra i tanti ospiti, c’erano anche i ragazzi di Sardinia Game Scene, un’associazione con base a Cagliari, che sta creando un collegamento fra addetti ai lavori ludici e videoludici che abitano in Sardegna o che hanno origini sarde. Sarà un piacere collaborare con loro per eventi futuri. Per esempio, avranno uno spazio al GiocoMix di Cagliari, che si terrà ad aprile 2014. Chiunque abbia ideato un gioco o un videogioco, potrà mettersi in contatto con l’associazione così da presentare il proprio lavoro, anche se ancora in fase Alpha o Pre-Alpha.

Fra i lavori che hanno recentemente pubblicizzato, citiamo Ynaros Fallin‘, di cui sono personalmente un sostenitore su Kickstarter. Il gioco probabilmente sarà in commercio dall’agosto 2024. Peccato che non ci fosse nessuno dei creatori del gioco al Montiferru Play.

Le sfide della domenica

Quando sono entrato nel locale utilizzato per il Montiferru Play, stava partendo un torneo a un gioco che non conoscevo: Super Goal. Il gioco si compone di un campetto da tavolo, della misura simile a un foglio A5 (ma c’è anche l’edizione con lo Stadio in cartone), e di 8 dadi da 6 facce. Su ciascun dado c’è un totale di tre figure gemelle, che richiamano ciascun’azione del calcio. In totale, quindi, sono presenti ben 24 azioni calcistiche!

I bambini hanno gareggiato lanciando i dadi e portando avanti il piccolo pallone (più simile a una biglia). Ogni partita durava 8 minuti (4 minuti per tempo).

Nel pomeriggio è stato organizzato anche un torneo sempre legato al calcio: l’E FOOTBALL ps5 e XBOX (prima edizione). Anche in questo caso, i bambini hanno giocato entrambi i tempi. A quanto pare, una delle prime squadre sconfitte è stata il Cagliari. Ho notato che Simone Riggio era molto triste al riguardo. Infatti, se provate il suo Gioco da Tavolo Tancas, noterete che dà molta enfasi alla “fede calcistica sarda”, ovvero al Cagliari!

L’ultimo torneo della domenica è stato organizzato il Secondo torneo Nazionale Spuntino COPPA CASIZOLU, a cui ho partecipato anch’io. Siamo stati suddivisi in 8 tavoli, con 4 sfidanti per ciascuno. Il gioco? Spuntino in Sardegna.

I giocatori devono ricreare alcuni piatti tipici della Sardegna pescando carte. Anche in questo caso erano previsti due tempi, ovvero due partite. Con 36 punti, non sono riuscito ad aggiudicarmi nessuno dei 6 premi messi in palio. La persona che ha ottenuto il sesto posto aveva 39 punti. Pertanto, c’ero vicino! D’altronde, però, era la prima volta che giocavo a questo gioco e, al mio tavolo, c’era un professionista, il piccolo Marco che, con le sue manine, non riusciva a tenere in mano le carte ma che si è dimostrato un fenomeno! Peccato che abbia totalizzato solo 34 punti (alla seconda partita avevo capito il meccanismo, e mi sono dato da fare!).

Tra i premi, c’erano due esemplari di formaggi sardi. Al vincitore, è andato il formaggio più grande; al 2° classificato, l’altro.

Prima di lasciare il Montiferru Play e Santo Lussurgiu, ho richiesto i 2 giochi che mancavano alla mia collezione, ovvero Spuntino in Sardegna e Sgrunt!

Durante l’evento ho realizzato alcuni filmati, che presto pubblicherò su Angolo del Game.

Il prossimo appuntamento? Se tutto va bene, il GiocoMix di Cagliari ad aprile!

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