Come creare un backup pianificato dei nostri dati?

I nostri dati sono la parte più importante: anche se il sistema si corrompe, l’unica cosa che conta sono i nostri progetti, le nostre foto e tutto quello che fa parte della nostra vita. Vediamo quindi che strumenti usare per mettere al sicuro i nostri dati e, soprattutto, come pianificare un backup in modo da stare al sicuro in caso di problemi al sistema.

Gli strumenti a disposizione, per fortuna, sono aumentati con il corso degli anni, nello specifico sono:

  • Backup tramite un’immagine completa di sistema
  • Backup tramite servizi di archiviazione cloud
  • Backup tramite software di salvataggio automatici

Vediamo uno per uno questi metodi.

Backup tramite un’immagine completa di sistema

Il metodo più veloce e semplice è quello di creare un’immagine completa di sistema, la quale però non può essere strettamente pianificata.

O meglio, si può pianificare ma è un’operazione che solitamente andrebbe eseguita solo una volta, ovvero alla prima installazione del sistema con tutti i programmi installati e regolarmente attivati.

Questo anche perché un’immagine di sistema tende ad occupare molto spazio rispetto ad un semplice salvataggio dei dati.

Per farlo suggeriamo di seguire la nostra guida dedicata all’utilizzo di Macrium Reflect:

Come creare un immagine di sistema completa con Macrium Reflect

In alternativa è possibile usare altri software a pagamento come, ad esempio, Acronis Cyber Protect Home Office, il quale parte da un piano base di € 49,99 l’anno e, una volta configurato, non abbisogna più di alcune modifica.

Non consigliamo di usare la funzionalità di creazione immagine integrata in Windows, questo perché la funzionalità non è più attivamente sviluppata da Microsoft e per questo motivo non la riteniamo adeguata.

Backup tramite servizi di archiviazione cloud

Un altro tipo di salvataggio molto utilizzato e, per fortuna, integrato in ogni sistema è quello tramite servizi di archiviazione cloud come Gdrive, OneDrive, DropBox e molti altri.

Google Drive per Desktop

Il servizio di Google, installabile nei sistemi desktop, smartphone e tablet (Android e iOs) permette di impostare il salvataggio di tutti i file che desideriamo che siano documenti, immagini o altro.

Per utilizzarlo basterà scaricare da qui il client Drive per Desktop e, quando richiesto, inserire le proprie credenziali Google.

Dopo l’installazione ed aver acceduto con l’account Google vedremo questa schermata, dove possiamo scegliere di far un tour panoramico delle funzioni offerte per il backup.

Una volta avviata l’interfaccia, dopo il tour, possiamo aggiungere le cartelle che vogliamo sincronizzare con il nostro Google Drive.

Google Drive offre anche la possibilità di acquistare spazio di archiviazione, il servizio dedicato si chiama Google One e parte da un minimo di 100 GB acquistabili a € 1,99/mese fino ad un massimo 30 TB a € 149,99/mese.

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OneDrive per Windows

Il servizio di archiviazione cloud Microsoft parte già avvantaggiato rispetto alla concorrenza, in quanto è presente di default nei sistemi Windows. La vera differenza con Google Drive è lo spazio disponibile; infatti, OneDrive offre 5 GB mentre GDrive offre 15 GB.

Esistono due declinazioni di OneDrive, quello Personal associato ad abbonamenti di tipo Consumer o versioni dedicate all’uso domestico, oppure quella Business pensata più per l’utilizzo in ambito aziendale.

La versione Personal, come detto, parte da 5 GB e permette l’acquisto di spazio OneDrive soltanto per il pacchetto da 100 GB che costa € 2/mese, se si desidera maggior spazio bisogna per forza acquistare un pacchetto Office 365 con 1 TB di spazio per utente.

La versione Business invece parte da 1 TB (solo con pacchetti a pagamento) e possono essere portati ad un massimo di 5 TB, in caso di maggior bisogno bisognerà rivolgersi al supporto tecnico per portarli ad un massimo di 25 TB/utente.

Di seguito due video, il primo che spiega come impostare le cartelle protette con OneDrive (ovvero sincronizzare i contenuti di determinate directory come Desktop, Documenti e Immagini), il secondo mostra come abilitare i file su richiesta in OneDrive.

L’unica differenza dal video è che sono cambiati i nomi dei percorsi, dalle impostazioni di OneDrive la voce da Salvataggio Automatico diventa Backup e da Aggiorna Cartelle diventa Gestisci il Backup.

Come abilitare i file su richiesta in OneDrive:

Dropbox

Un altro servizio di archiviazione cloud famoso e molto diffuso è Dropbox, il quale offre però uno spazio minimo per il piano gratuito; infatti, si avranno solo 2 GB per cominciare, per ottenere spazio supplementare bisognerà acquistare dei piani aggiuntivi che partono dai € 9,99/mese per 2 TB ad un massimo di € 16,58/mese per 3 TB.

Dopo l’installazione vedremo questa schermata dove dovremo accedere con il nostro account:

Successivamente bisognerà scegliere come sincronizzare i file ovvero se accedere localmente ai file oppure se vogliamo tenerne una copia direttamente online, risparmiando spazio su disco (quest’ultimo richiede un abbonamento a pagamento).

Dopo vedremo la richiesta per impostare una copia delle cartelle principali di sistema (un po’ come OneDrive) che sono il Desktop, Documenti e Download.

In base alla quantità di contenuti da salvare dovremmo valutare se è necessario acquistare spazio supplementare oppure no.

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Backup tramite software di salvataggio automatici

Questo tipo di software lavorano esclusivamente in locale e di solito si appoggiano a NAS, hard disk esterni o spazi di archiviazione off-line.

Alcuni tra i più famosi sono Veeam Endpoint Free, Iperius Backup oppure Karen Backup Replicator, quest’ultimo poco conosciuto in realtà.

Veeam Endpoint Free

Questo tool, gratuito per uso casalingo previa registrazione, permette di pianificare backup completi, immagini di sistema o salvataggio di singoli percorsi come cartelle o file.

Ne abbiamo parlato in questo articolo dedicato:

Veeam Endpoint Free: il backup alla portata di tutti

Iperius Backup

Il software di base Iperius Backup offre diversi piani/abbonamenti che sbloccano funzionalità aggiuntive per il programma, la versione base permette comunque di utilizzare le caratteristiche più utili, escluso quella di creare immagini di sistema.

Per ottenere altre caratteristiche, alcune utili in ambienti aziendali o maggiormente complessi, bisognerà scegliere tra uno dei quattro pacchetti disponibili che partono da un minimo di € 59 ad un massimo di € 299.

Dopo aver scaricato il pacchetto d’installazione vedremo la seguente schermata:

Da questa schermata cliccare su Create New Backup, quindi dalla nuova schermata potremmo soltanto interagire con le prime due icone relative l’aggiunta di file o cartelle, per le altre verrà richiesto di attivare un pacchetto supplementare a pagamento.

Come Destinazione potremmo scegliere un percorso locale/di rete, nella versione gratuita non si possono selezionare percorsi cloud, tape o FTP. Possiamo anche impostare la voce “Activate Zip Compression” in modo da risparmiare spazio su disco.

Successivamente da Scheduling scegliere i giorni in cui vogliamo far eseguire il backup automatico, ricordando che in quei frangenti il pc dovrà esser acceso e l’eventuale hard disk esterno o percorso di rete dovrà esser raggiungibile.

Dalla penultima voce possiamo invece impostare le ultime opzioni di backup che includono la notifica via e-mail (utile per avere un rapporto operativo sullo stato di backup), eseguire un preciso applicativo PRIMA o DOPO l’avvio del backup pianificato oppure altre voci avanzate come da immagine:

Al termine basterà assegnare un nome all’operazione pianificata e dare OK.

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Karen Backup Replicator

Ultimo programma, ma non meno importante, è Karen Backup Replicator il quale è completamente gratuito per uso personale. Non è pensato per creare immagini di sistema o simili ma solo per salvare/sincronizzare cartelle e file importanti in un disco secondario o percorsi di rete come NAS o simili.

Dopo averlo scaricato vedremo questa schermata:

Da qui clicchiamo sulla voce Edit Settings da dove potremmo aprire la voce New Job:

Oltre a scegliere il percorso di origine e di destinazione possiamo impostare che tipo di file includere nel backup, se includere le sottocartelle (sub-folder) e verificare le copie di partenza o di destinazione in modo che file NON modificati non vengano copiati.

Dalla voce Other Settings invece possiamo modificare queste impostazioni:

Ovvero cosa includere nei LOG, quando avviare in automatico il programma e abilitare funzioni di accessibilità in caso di bisogno.

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