Cos’è successo veramente nel disastro QNAP?

L’ultima settimana è stata critica per i possessori di NAS QNAP, ma cos’è successo veramente nel disastro QNAP? Vediamolo insieme.

Backdoor e attacco ransomware

Il 22 aprile QNAP pubblica un avviso in cui annuncia di aver risolto una vulnerabilità critica che permetteva ad un attaccante di accedere al NAS usando credenziali hard-coded (o a codifica fissa). La scoperta di questa criticità è stata rilevata da ZUSO ART di Taiwan ed il problema risiedeva proprio nella soluzione QNAP HBS 3 Hybrid Backup Sync dedicata al backup & ripristino in caso di Disaster Recovery.

Il giorno dopo, il 23, QNAP consiglia caldamente di aggiornare la soluzione HBS 3 proprio per questo motivo, purtroppo era troppo tardi.

La vulnerabilità era già stata usata nel famoso attacco ransomware di cui siamo a conoscenza. QNAP ha consigliato di non spegnere o riavviare il NAS e BleepingComputer ha riportato un metodo per ripristinare i propri dati criptati.

Nell’ultimo mese i NAS QNAP hanno subito diversi attacchi, vogliamo ricordate alcuni consigli da applicare in merito:

  • ove possibile, NON rendere accessibile via internet il NAS
  • cambiare le credenziali di accesso presenti di default ed utilizzare password complesse
  • abilitare l’autenticazione a 2 fattori per l’accesso al NAS
  • se possibile, cambiare le porte di default usate dal NAS

Ecco gli ultimi articoli sui ransomware:

Via: BornCity

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