Una caratteristica delle più grandi aziende giapponesi riguarda il nome: deriva dal cognome del fondatore. Questo, però, non è il caso di Sony.
Infatti, il suo nome deriva dalla fusione di due parole il cui senso sarebbe: ‘Sempre giovani’. In Giappone i ragazzi più brillanti, di cui si prevedeva che avrebbero fatto una rapida carriera, erano chiamati con un’espressione inglese: Sonny boys.
I fondatori della Sony furono l’ingegnere Masaru Ibuka e il fisico Akio Morita. Fondarono quella che oggi è una delle più grandi società al mondo il 7 maggio 1946.
La loro filosofia è: ‘Realizzeremo qualunque idea di chiunque di qualunque parte del mondo’. Questo spiega perché la loro società è una delle più innovatrici in quasi tutti i campi della tecnologia.
Inoltre, non hanno mai disdegnato la collaborazione con altre società. Si pensi, per esempio, alla collaborazione con la multinazionale olandese Philips e alla sigla S/PDIF: Sony/Philips Digital Interface Format. Si tratta di due sistemi di cablaggio per la trasmissione del segnale audio in digitale: l’ottico (TOSLINK) e il coassiale (RCA).
Quest’interfaccia cablata è stata lo standard per la migliore trasmissione dell’audio di un’altra invenzione partita da Philips e completata da Sony: il compact-disk (CD). Anche se, tecnicamente, è possibile collegare un lettore CD con cavi analogici, alcuni flussi del disco possono essere elaborati esclusivamente da cavi digitali (si tratta di tracce audio multicanale in Dolby Digital e DTS).
I lettori CD per PC I primi lettori CD interni per computer richiedevano diversi cavi per il corretto funzionamento: 1) Cavo ATA (dal lettore alla scheda madre) 2) Cavo di alimentazione (dal lettore all’alimentatore) 3) Cavo S/PDIF (dal lettore alla scheda audio; era facoltativo) 4) Cavo stereo (o mono) da 3,5 mm. Serviva a collegare il lettore CD a un qualsiasi dispositivo esterno analogico (cuffie, amplificatore, altoparlanti, ecc.). Era possibile ascoltare un CD-Audio tramite un software compatibile, senza possedere necessariamente una scheda audio. Alcuni lettori, però, erano dotati di pulsanti appositi che ne permettevano l’uso senza avviare nessun programma. In questo modo, un CD-Audio non intaccava la memoria di sistema. Curiosità: molti videogiochi su CD contenevano delle tracce musicali. Chi non possedeva una scheda audio poteva ascoltare la colonna sonora a qualità CD con i suoni del videogioco assenti oppure suonati dal PC Speaker. |
Una collaborazione a cavallo fra gli anni ’90 e i 2000 ha permesso di pubblicizzare la Playstation, le TV da gaming e altri hardware prodotto da Sony e, in contemporanea, a Bose i suoi impianti audio muniti di altoparlanti potenti e miniaturizzati.
Negli anni 2000 Sony e Samsung hanno collaborato nella realizzazione di TV e monitor LCD di qualità.
Questa visione della tecnologia ha permesso a Sony di primeggiare senza, però, ostacolare le concorrenti (anche se non si può dire lo stesso, forse, in àmbito videoludico).
A mano a mano che la tecnologia audiovisiva è avanzata, spingendo il mondo sempre più verso il digitale, Sony si è sempre tenuta al passo (restando sempre giovane). Ecco alcuni esempi:
Playstation
Sony ha commercializzato, finora, 4 generazioni di console da gaming. Presto arriverà il modello di quinta generazione. Sony è continua battaglia con Microsoft e la sua XBOX. A quanto pare, la battaglia contro il mondo Nintendo si è assopita, dal momento che questo secondo colosso nipponico ha una nicchia di utenti differente.
Esiste, però, una battaglia che unisce Sony e Microsoft (e anche Nintendo): quella fra i “consolari” e i PC. Non approfondiamo in questa sede.
Comunque, una delle principali novità degli ultimi anni in àmbito videoludico è stata la distribuzione dei videogiochi non più solo tramite dischi, ma anche tramite il Web.
E così il nostro viaggio nel mondo dello streaming ci porta a una fase cruciale, forse quella che ha portato molti ad avvicinarsi alle trasmissioni televisive in streaming. Per molti videogiocatori è diventato normale acquistare un videogioco tramite uno store (oltre a quello di Sony, non dimentichiamo Steam).
Lo store dei videogiochi di Sony si chiama Playstation Store (PSS).
Se possedete una Playstation con connessione a Internet (dalla seconda generazione), sicuramente avrete già creato un account per il PSS. Sapevate, però, che lo stesso Store è disponibile anche in altri dispositivi Sony?
Le Smart TV e i lettori Blu-ray prodotti da Sony permettono di creare un account per il PSS. Inoltre, al posto del telecomando, è possibile gestire questi dispositivi televisivi con il gamepad della PS4!
Essendo dei piccoli computer, questi dispositivi potrebbero essere compatibili con alcuni videogiochi (la potenza di calcolo e la memoria interna, però, sono solitamente ridotti all’osso).
Chi non possiede una Playstation, difficilmente vorrà acquistare un videogioco nello Store di Sony. Allora, cosa se ne fa dell’App? Sono disponibili altre due funzioni importantissime.
PlayStation Music (PSM)
Fino a poco tempo fa, era disponibile il database Gracenote. Grazie a questo era possibile ricevere informazioni aggiuntive su qualsiasi brano musicale si ascoltasse con un dispositivo d’ascolto di Sony. Purtroppo, circa un anno e mezzo fa la collaborazione tra le due aziende si è chiusa.
È rimasta, però, la collaborazione con Spotify. Ora i due account — quello di Spotify e quello di Playstation Store — possono essere collegati fra loro. In questo modo, una PS4 può ascoltare tutta la musica di Spotify.
Una funzione utile di PSM è la possibilità di modificare la colonna sonora di un videogioco. Se non puoi modificare la musica con il gamepad, puoi utilizzare l’App apposita per dispositivi mobili.
Su Spotify sono disponibili le playlist dedicate ai videogiochi. Non è obbligatorio un account PSS per ascoltarle. Pertanto, chiunque può ascoltarle. Chi acquista le edizioni speciali dei videogiochi, di solito riceve una copia della colonna sonora. Hai acquistato la versione base? Allora, va’ su Spotify se la colonna sonora ti piace.
Playstation Video (PSV)
Sony è uno dei principali colossi cinematografici al mondo. Come abbiamo visto nell’articolo dedicato a Disney+, gli altri sono la Warner Bros, la Paramount Pictures e la RKO Pictures.
Per un periodo, è stato commercializzato un adattatore che permetteva di collegare alcuni modelli di Playstation all’antenna per ricevere il Digitale Terrestre. Addirittura, era presente la funzione di videoregistrazione. Quel dispositivo non ebbe un grande successo.
Al contrario, il colosso Sony permette di noleggiare o acquistare film e programmi televisivi in streaming tramite la funzione PSV.
Gli acquisti si possono fare direttamente da un qualsiasi dispositivo Sony compatibile (PlayStation 4, lettore Blu-ray, Smart TV) oppure tramite un dispositivo mobile.
A differenza degli altri servizi streaming finora analizzati nella nostra rubrica, non è possibile fare acquisti tramite il sito ufficiale. Comunque, i contenuti acquistati in passato, quando era consentito l’accesso tramite PC e Mac, dovrebbero essere ancora disponibili.
La PS4 e l’App per dispositivi mobili permettono di scaricare i video acquistati. Considerando la richiesta di sempre più spazio da parte dei videogiochi, molti preferiscono sostituire o aggiungere un disco più capiente alla console.
Costi
Ai videogiocatori non serve spiegare che cos’è PlayStation Plus. Agli altri diciamo che è il piano per abbonarsi per 1, 3 o 12 mesi e ricevere tanti videogiochi ogni mese. Quanto costa?
1 mese: 8,99 €
3 mesi: 24,99 €
12 mesi: 59,99 € (5€ il mese).
Grazie alla nostra affiliazione con Instant-Gaming, però, possiamo offrirvi dei prezzi migliori, applicabili solo nel territorio italiano.
1 mese: 8,19 €
3 mesi (90 giorni): 20,99 €
12 mesi (365 giorni): 44,99 €.
Se volete la musica, fate riferimento al nostro articolo dedicato a Spotify. Dopo aver creato un account (free o a pagamento), aprite PlayStation Music e associate i due account.
Per il PlayStation Video l’iscrizione è gratuita. Dovete andare in questa pagina. Per visualizzare i contenuti dello Store, dovrete far riferimento all’App per dispositivi mobili (compatibile con tutte le marche),a un dispositivo audiovisivo prodotto da Sony o, naturalmente, alla PS4.
Sicuramente tutti i servizi streaming di Sony saranno compatibili con la nuova PlayStation 5.
Comunque, abbiamo capito che è presente una bella limitazione: se non si possiede un dispositivo prodotto da Sony, sarà difficile guardare un film o un telefilm sulla nostra TV. L’unica soluzione è installare l’App in uno smartphone o in un Tablet che possa essere collegato a una TV tramite cavo o segnale wireless.
Forse vi domandate perché Sony si è tenuta l’esclusiva, rendendo quasi impossibile l’uso dei suoi servizi su altre marche. Ripensate alle funzioni offerte dagli altri servizi streaming, specialmente da quelli di tipo Pay-per-View (per esempio, Google Play e Chili): un film si può acquistare o noleggiare. Non cambia niente. Eppure c’è una differenza: Sony è l’unica azienda che, al momento, offre titoli in 3D.
Cerchiamo di capire che cosa significa trasmettere un film in 3D. Si tratta di due video in Full HD 1080p trasmessi in contemporanea, che il dispositivo dovrà ricevere e trasmettere via HDMI alla TV (nel caso di una smart TV Sony si salta il passaggio dell’HDMI) e dalla TV agli occhialini (sempre che non si utilizzi una tecnologia differente che fa evitare gli occhiali 3D). A casa dell’utente serve una connessione Internet buona, ma a Sony serve un servizio di trasmissione migliore!
Forse possiamo concederle quest’esclusiva. Facciamo i bravi?