Se possedete una scheda audio prodotta dalla Creative Labs, probabilmente avrete installato il programma WaveStudio. Si tratta di un semplice registratore che lavora con i file Wave.
Dal momento che un file Wave di qualità CD occupa molto spazio (circa 10 MB ogni minuto), i programmatori della Creative Labs svilupparono un sistema per comprimere un file di modo che fosse memorizzabile in un floppy disk da 1,44 MB. Il file era salvato con l’estensione .WAV, ma la qualità diminuiva notevolmente.
Questo algoritmo di compressione, esclusiva del programma Creative WaveStudio, fu poi rielaborato dalla DAB e dalla Fraunhofer IIS-A. La rielaborazione permise di migliorare la qualità sonora e di far nascere un nuovo formato audio, lo MP3. A sua volta, la sigla derivava dal formato di compressione video MPEG. Comunque, i lavori sul formato MP3 erano iniziati già una decina di anni prima.
Di lì a breve tempo, alcuni produttori hardware — compresa la Creative Labs — costruirono i primi lettori MP3. A cavallo fra gli anni ’90 e gli anni 2000, infatti, arrivarono diversi prodotti. Uno di questi apparteneva alla famiglia Creative Zen. Si trattava di lettori portatili e di un software per il PC, che permettevano di ascoltare i file audio compressi. Fra l’altro, era possibile sfruttare anche la funzione Lava, che permetteva di creare delle animazioni in tempo reale mentre si ascoltava (e quindi si guardava) la musica.
Intanto che il progetto di Creative Labs non fu portato avanti, altri due colossi entrarono in scena: Microsoft con il suo Zune (nome simile a quello di Creative) e Apple con l’iPod. Microsoft cercò di portare avanti il suo formato audio proprietario, lo WMA (Windows Media Audio).
Per gestire l’iPod Apple sviluppò un programma: iTunes.
Questo programma è sempre stato distribuito gratuitamente, ma con una caratteristica che ha frenato molti. Per utilizzarlo, richiedeva la creazione di un account Apple, in cui registrare una carta di credito. Per fortuna questo passaggio si poteva saltare.
Il programma è stato creato, quindi, con almeno due obiettivi principali: gestire i file multimediali dell’iPod e aggiungere un lettore multimediale al computer. Il programma conteneva uno Store musicale digitale.
Un’altra funzione, che forse poco conoscono, è la possibilità di visualizzare gli spartiti realizzati con il programma MuseScore. Ve lo ricordate? Ne abbiamo parlato in un recente articolo.
Con l’arrivo di altri dispositivi portatili, cioè dell’iPhone e dell’iPad, iTunes è stato arricchito di nuove funzioni. Per esempio, i dispositivi mobili adesso erano dotato di fotocamera, capace di fare sia fotografie che filmati. I file creati potevano essere copiati e salvati in un computer solo attraverso iTunes.
Adesso che il programma gestiva filmati, perché non aggiungere anche uno Store digitale dedicato ai film e alle serie televisive?
Dal 2005 fino all’inizio degli anni ’10, si sono visti film in DVD e Blu-ray che includevano un codice per riscattare una copia digitale del film su iTunes. Questo ha permesso di far nascere l’Apple TV, cioè il lettore multimediale che trasforma una TV una Smart TV.
Il catalogo
Il catalogo di iTunes è uno dei più ampi a disposizione, grazie alla presenza non solo di film ma anche di musica. Quanto alla musica, ci troviamo tutto quello che è possibile. Qualsiasi produttore e distributore musicale al mondo è presente su iTunes. Comunque, sono presenti anche delle regole che potrebbero rendere più difficile trovare la Musica Classica e la Musica Jazz. ITunes predilige la Musica Contemporanea Pop dell’ultimo secolo a quella storica.
Una funzione utile di iTunes è la possibilità di scoprire il titolo di un brano musicale semplicemente canticchiandone la melodia. Stiamo parlando di Shazam. Come da tradizione Apple, inoltre, anche questa funzione si contrappone a quella sviluppata da altri sviluppatori. In modo più semplice, Apple non fa niente se non è possibile avere almeno un concorrente. In questo caso, il concorrente principale di Shazam è SoundHound.
Indistintamente da come utilizziate iTunes — tramite un computer Apple o Microsoft, tramite un dispositivo mobile Apple o Google, tramite l’Apple TV — avrete a disposizione anche il catalogo tele-cinematografico. Potrete cioè avere accesso a migliaia di film e a centinaia di telefilm.
Costi
I video si possono sia acquistare e che noleggiare. I film noleggiati restano a disposizione per 30 giorni. Pertanto, è importante non dimenticarsi di guardarli!
Non esiste un prezzo fisso né per la musica né per i film. Alcuni distributori che pubblicano su iTunes hanno stabilito dei prezzi fissi, che non dipendono da regolamenti di Apple.
La regola del X,99 $
Quella che segue, è la regola seguita dai distributori su tutti gli store digitali, non solo su iTunes. Alcuni distributori digitali sostituiscono il simbolo del dollaro ($) con quello dell’Euro, lasciando la cifra invariata. Altri distributori, invece, lasciano che lo store faccia la conversione in Euro.
Alcuni distributori vendono un album a 9,99 $, indistintamente da quanti brani musicali siano inclusi.
Inoltre, si possono acquistare i singoli brani. Molti distributori hanno fisso il prezzo di 0,99 $.
Alcuni distributori impostano moltiplicando 0,99 $ per il numero delle tracce. Se, per esempio, vogliamo acquistare un album con 10 tracce, il prezzo sarà 9,90 $.
Per altre informazioni sui distributori, potete leggere i nostri articoli dedicati a DistroKid e a LANDR.
È possibile sottoscrivere un abbonamento a Apple Music.
- Membership individuale: costa 9,99 € e permette a un singolo utente di ascoltare l’intero catalogo.
- Membership per la famiglia: costa 14,99 e permette di condividere l’abbonamento con altri utenti, arrivando fino a 6 persone. Tutti possono accedere anche ai libri digitali (iBooks), di cui non stiamo parlando in questo articolo sullo streaming
- Membership per studenti: costa 4,99 € ed è riservato agli studenti universitari e dei college (pertanto è un’offerta vantaggiosa per chi è negli USA).
- Carta regalo: si tratta del pacchetto membership individuale al costo di 99 € per un anno (risparmiando circa 20 €, o due mesi).
- Prova gratuita: prima di sottoscrivere un abbonamento, è possibile provare i servizi di Apple per 3 mesi in modo gratuito.
Tolti i 3 mesi di prova gratuita, con Apple Music non esiste altro modo per accedere all’intero catalogo. Con Spotify, invece, vi si può accedere anche con un account gratuito (semplicemente ogni tot tempo si deve ascoltare una pubblicità).
Cinema
I prezzi dei film, invece, variano secondo il titolo. Il noleggio costa di meno rispetto l’acquisto. È comunque possibile abbonarsi a Apple TV+.
Proprio come nel caso di Netflix, cui abbiamo dedicato un altro articolo di questa rubrica, esistono titoli originali prodotti da Apple. Al momento, questi restano in esclusiva solo nei dispositivi e nelle applicazioni di Apple. Ma quanto costa Apple TV+?
Se avete acquistato un qualsiasi dispositivo Apple, avrete a disposizione 1 anno gratis! Attenzione dall’acquisto del dispositivo alla richiesta dell’attivazione di Apple TV+ non devono passare più di 90 giorni. Il sito non specifica se siano inclusi anche i prodotti più “economici” (anche se nel mondo Apple questa parola sembra più un eufemismo), come le cuffie.
È anche possibile provare il servizio per 7 giorni a titolo gratuito. Dovrebbe essere il periodo più breve offerto dai servizi di streaming. Gli altri offrono un minimo di 14 giorni e, in alcuni casi, arrivano a 2-3 mesi! D’altronde, siamo abituati ai prezzi di Apple. Comunque, il dispositivo deve essere stato acquistato nel periodo fra il 1° novembre 2019 e il 31 agosto 2020 (sempre che Apple non proroghi). Pertanto, la richiesta dell’anno gratuito potrà essere fatta fino al 30 novembre circa.
Alla fine del periodo gratuito (7 giorni o 1 anno), l’abbonamento si rinnova automaticamente (salvo disdetta) al costo di 4,99 € mensili.
L’abbonamento Apple Music per studenti include anche Apple TV+.
Requisiti di Apple TV+
Oltre all’abbonamento al servizio, è richiesta l’installazione dell’App Apple TV nei dispositivi che utilizzeremo. Quali sono questi dispositivi?
In pratica si possono utilizzare i principali dispositivi tranne gli Android. Ricordiamo, però, che nel Fire TV è presente il sistema operativo Android. Pertanto, una certa compatibilità dovrebbe esserci. Nella lista manca anche la serie di dispositivi Google Home e Alexa. Ancora una volta, però, ci viene incontro Fire TV, che include i comandi vocali di Alexa.
L’abbonamento può essere condiviso con altre cinque persone (o altri cinque dispositivi).
Qualità
Quando sia le fonti che i dispositivi sono compatibili, si potrà usufruire di immagini in 4K HDR e di suono Dolby Atmos.