È dei giorni scorsi la notizia secondo cui teatri, cinema, musei e altri luoghi in cui si entra con un biglietto che potrebbero non risarcire chi ha fatto delle prenotazioni. Per quale ragione? Due sono le proposte:
- Creare una sorta di stipendio per i dipendenti di questi centri. Il rimborso dei biglietti non permetterebbe né di pagare gli stipendi né le tasse e le bollette.
- Tutto ciò che dovesse avanzare potrebbe essere utilizzato dalla SIAE per pagare i suoi associati, che vivono principalmente grazie alla propria Arte.
Due iniziative nobili, vero? Che dire, però, di chi preferirebbe essere risarcito, perché il denaro speso per prenotare il biglietto per uno spettacolo che è stato annullato ora servono per l’acquisto di beni più importanti (cibo, medicine, ecc.)?
In alcuni casi, gli spettacoli sono stati spostati in date future (in alcuni casi si parla anche del prossimo anno). In questo modo, si dovrebbero accontentare un po’ tutti.
Ripetiamo, però, che il fatto di non rimborsare è, al momento, una proposta. Non è ancora detto che diventerà la prassi in tutti i casi.
Comunque, è lodevole l’iniziativa del PAB, il Punto Arte Benandante di Portogruaro (VE). Al momento ha annullato la sua programmazione, annunciando che riprenderà normalmente in autunno. L’associazione, però, ha proposto a tutti gli artisti, poeti e creativi in genere le mettere a disposizione la propria arte in modo virtuale.
In che modo? Scrivete al seguente indirizzo e-mail: [email protected] e suggerite “un’opera virtuale che proponga una lettura dell’attuale situazione di emergenza”. Tutti i lavori saranno poi raccolti in una mostra virtuale, che comparirà nelle pagine social della galleria portogruarese.
Per chi non è avvezzo all’arte, consigliamo di iscrivervi alle pagine sociali di PAB.