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Ad annunciarlo è il sottosegretario alla difesa Angelo Tofalo alla conferenza nazionale sulla sicurezza informatica chiamata Itasec. L’idea prende forma per la necessità di creare un team che risponda solo allo stato italiano, come riporta Wired in questo articolo.

Per il progetto è stato emesso un emendamento che rende disponibile 1 milione di euro per il progetto, la formazione verrebbe pagata attraverso delle borse di studio.

Questo team ed i suoi componenti sarebbero quindi dislocati in vari punti nevralgici del paese come negli uffici della presidenza del consiglio, nelle università, nei ministeri e via discorrendo.

Obiettivo del progetto e lo stato di fatto

La priorità, come afferma il sottosegretario, è quella di “investire nella formazione e rendere sicure le reti, in pratica far si che ‘l’attaccante’ debba spendere elevate somme per condurre le proprie azioni offensive”.

Ma questo non è la sola iniziativa intrapresa dal governo italiano, infatti è già operativo il “Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche” che risponde allo Stato Maggiore della difesa con lo scopo di proteggere le reti militari da attacchi cibernetici o simili.

Via: Sicurezza informatica, la Difesa vuole formare hacker di stato

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