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“Pensione”: è una delle parole più pronunciate in Italia. È una delle parole più amate in Italia. È anche una delle parole più temute in Italia.

Chissà se anche in Italia questa parola diventerà “virtuale” come in Venezuela. Infatti, secondo l’emittente televisiva ABC International, il Venezuela collegherà le pensioni e gli stipendi al petro, petromoneda, cripto-valuta lanciata e sviluppata all’inizio di quest’anno dal governo venezuelano. È basata sulle riserve petrolifere, e si mina sulla rete Ethereum.

Secondo il presidente Nicolas Maduro, il Venezuela intende utilizzare questa cripto-valuta proprietaria come moneta di scambio ufficiale.

Secondo l’annuncio, la compagnia petrolifera nazionale Petróleos de Venezuela (PDVSA) utilizzerà Petro come moneta obbligatoria. La prima volta in cui Maduro ha annunciato l’intenzione di emettere una cripto-valuta nazionale è stato nel dicembre dello scorso anno.

Dal suo debutto a febbraio di quest’anno, la cripto-valuta ha ripetutamente attirato l’ira dei politici locali e dei paesi stranieri.

Uno dei senatori statunitensi ha chiesto al Ministero delle Finanze di vietare la diffusione del Petro venezuelano.

E in Italia? Siamo vicini o lontani dall’utilizzare le monete virtuali nella vita di tutti i giorni, ovvero nella vita di un pensionato?

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