Finalmente, è stata presentata la nuova ammiraglia di Yamaha. Si chiama Yamaha Genos. Ve ne abbiamo parlato già ieri. Come avvenne per la creazione della prima Yamaha Tyros, è stata compiuta un’attenta ricerca chiedendo a musicisti di tutto il mondo come sarebbe dovuto essere lo strumento ideale per creare nuova musica ed esibirsi in pubblico.
È nato questo strumento. Come si nota, non è più appoggiato su un piedistallo a X, bensì su un bastone minimale, che permette a quanto pare di inserire i cavi al suo interno, permettendo maggiore ordine sul palco. Peccato, però, che non compaia nella pagina ufficiale degli accessori opzionali.
Lo strumento, proprio com’era successo con la Tyros5, è più “stretto”, più minimale. Perché? Dice il suo progettista (di cui non c’è stato ancora rivelato il nome):
Stando dalla parte del pubblico, ho notato che per lo più vedevo il retro ingombrante e squadrato delle tastiere, il quale creava una barriera tra il pubblico e il musicista. Ho immaginato un design con una forma statica per il musicista e dinamica per il pubblico. Volevo far risaltare il performer, far sì che si distinguesse sul palco, per permettere una connessione tra lui e il pubblico. Per fare questo, ho scelto una forma ad arco che fosse il riflesso delle braccia del musicista, introducendo dinamica e movimento nel design, sincronizzando musicista, Genos e pubblico.
Quali sono le novità? Ieri parlavamo della nuova disposizione delle levette e delle manopole (9 slide e 6 knob). Non sono più sotto il display, ma alla sua sinistra. Ora possono essere programmati in anticipo, senza obbligare il tastierista a intervenire anche sul display. Finora, infatti, era obbligatorio far apparire una determinata funzione sul display per utilizzare le levette. Il display compiva delle azioni automatiche, a volte portandosi in una funzione che in quel momento non serviva, creando errori nella performance non voluti. Sfruttando le 8 Registration Memory, abbiamo a disposizione un totale di centinaia di tastiere da suonare in contemporanea!
Ora è più facile modificare gli arrangiamenti degli Style in un midifile. Il prossimo video permette di capire.
Elevata la qualità sonora: ben 32 bit! Ieri ci domandavamo, nel titolo, se Genos sia erede sia di Motif (synth) sia di Tyros (arranger). Sembra proprio di sì! Ci sono le funzioni di entrambe le ammiraglie, a un costo leggermente inferiore se si sommano i singoli prezzi.
Nel sito troviamo l’intervista ad alcuni musicisti che hanno collaborato alla realizzazione di quest’ammiraglia:
- Alex Christensen, musicista tedesco appartenente al genere dance music, mentre e fondatore degli U96.
- Sadi, ventenne youtuber di Dortmund, Germania. Nella video intervista possiamo ascoltare la sua canzone “In My Mind”.
- Queen Alaska, altra musicista tedesca, berlinese.
Altre novità saranno sicuramente pubblicate a breve. Continuando ad analizzare il sito di presentazione ufficiale, scopriamo che da novembre 2017 arriveranno aggiornamenti ufficiali per espandere l’uso di Yamaha Genos. In questa pagina, infatti, sono elencati 38 styles che arriveranno entro aprile 2018. Lo strumento sarà in commercio in teoria da metà dicembre, ma durante il mese di novembre è possibile che si potranno già scaricare (forse dietro acquisto) le prime espansioni (Premium Packs). Non sappiamo, al momento, se si dovrà aprire lo strumento e aggiungere la memoria RAM oppure se questa è già incorporata.
Una cosa è certa: a novembre il programma per gestire le espansioni, Yamaha Expansion manager (YEM) sarà aggiornato alla versione 2.5, per gestire, quindi, anche la Genos. Oltre alle voci originali prodotte da Yamaha, lo strumento potrà essere espanso con file Wave, AIFF, SoundFont e REX. Inoltre, si possono creare nuovi suoni, per esempio Drum Kit originali.
Finalmente anche MegaEnhancer sarà aggiornato, alla versione 1.5. Questo programma permette di convertire singole tracce midi in tracce Mega Voices.
È possibile affiancare un dispositivo Apple portatile, installando SongBook+, Scale Tuner e Chord Tracker.
Anche Cubase (della Steinberg, acquisita qualche anno fa da Yamaha) sarà aggiornato per funzionare in modo perfetto con Genos (ma già ora è compatibile).
Scopriamo se le specifiche riportate ieri sono confermate:
Innanzi tutto, ci siamo indicati d’indicare la polifonia ipotetica. Personalmente speravo in un minimo di 256 voci ma speravo in almeno 512 (2048 come le schede audio Sound Blaster degli ultimi 20 anni sembra ancora un’utopia per uno strumento musicale che costa 50 volte di più). Orbene, abbiamo la conferma nella polifonia di 256 voci, ma con un limite: 128 voci per quelle originali, memorizzate nello strumento e 128 per le voci salvate nell’espansione della memoria (nella RAM). In sostanza, non cambia nulla.
Abbiamo indovinato il numero delle Revo! Drums (cioè batterie di qualità e stereofoniche): 10, ma ce ne sono altre 58 (in teoria monofoniche). Sono confermati tutti gli altri numeri, cui aggiungiamo un totale di 1.652 voci suddivise fra XG, GS, GM e GM2. In totale la tavolozza delle voci occupa ben 1.8 GB. Della Tyros5 non fu rivelato quanto fosse grande questa tavolozza, ma fu ipotizzato da 1 GB a 1,5 GB.
Sono confermati anche gli stili di accompagnamento (Styles): 550 in totale.
Confermate anche le 16 tracce in registrazione (solo MIDI? Sono anche inclusi i Wave?).
Nonostante la qualità sonora dei 32 bit, le registrazioni Wave sono stereofoniche e di qualità CD (44.1 kHz e 16 bit). I file MP3 sono leggibili, ma non registrabili.
Nota dolente legata alla memoria interna: un Hard Disk di soli 58 GB. Per la Tyros5 fu scelto un Hard Disk di qualità (super-silenzioso, seppur meccanico) da 500 GB.
È confermato: si potranno collegare tre pedali analogici oltre a quelli aggiuntivi sulle porte 4 porte MIDI (2 IN e 2 OUT).
È presente un’uscita audio digitale di tipo coassiale, oltre a quelle standard di tipo Jack (6.3 mm). Lo strumento ha a disposizione una porta USB in più (tre in totale). Ricordiamo che il nuovo adattatore LAN mette a disposizione una porta USB. Inoltre, è presente una porta USB per il collegamento al PC (dal 2013 per la Tyros5 non sono mai stati rilasciati driver funzionanti con nessuno dei sei PC Windows 10 che ho in casa).
Fra gli accessori, troviamo un adattatore MIDI wireless Bluetooth per il collegamento senza filo a un dispositivo iOS. Si può scegliere fra il modello USB e quello MIDI. Gli altoparlanti, i GNS-MS01, non includono quel quarto pezzo che abbiamo visto ieri. Non troviamo nessuna RAM. È, quindi, possibile che sia già integrata sulla scheda madre dello strumento.
Sicuramente, molti musicisti saranno contenti di accostarsi a questa nuova visione musicale. Il fatto di utilizzare maggiormente il display, essendo diminuiti i tasti gestionali, potrebbe causare un piccolo smarrimento iniziale. Ma, una volta preso il ritmo, sarà facile suonare.
Purtroppo, però, chi ha problemi di vista o chi è cieco, difficilmente potrà accostarsi a questa nuova visione musicale, sempre che non sarà coadiuvato da qualcuno. Quando si vociferava che la Tyros5 sarebbe potuta essere proposta con schermo touche, molti restarono delusi. Altri erano contenti di sapere che, tuttavia, i tasti funzione sarebbero rimasti presenti, così da scegliere se intervenire direttamente sullo schermo oppure muoversi fra i vari tasti. Forse in questo gli ingegneri Yamaha non hanno saputo mostrare la giusta empatia verso una grossa fetta di suoi clienti.
Qui troviamo un riassunto di tutte le caratteristiche principali di Yamaha Genos.