Ecco che la master key pubblicata ha validità per il primo Petya, nello specifico per le seguenti versioni:
- prima versione del ransom (dove si vedeva un teschio bianco su sfondo rosso)
- seconda versione dal ransom chiamato Misha, dove si vede un teschio verde con sfondo nero
- terza versione del ransom chiamato Goldeneye dove si vede un teschio giallo con sfondo nero
Nello specifico la prima e la seconda versione erano già stati “bucati” ovvero era già stato trovato un modo per recuperare i file (ne avevamo parlato qui: CryptoHost e Petya Ransomware: strumenti per il ripristino ) ma non era stato trovato alcun metodo per la terza versione, cosa resa possibile ora dalla pubblicazione della master key.