PureVPN: la rete privata virtuale più sicura?

Ci sono tanti servizi VPN e destreggiarsi all’interno di tutte non è facile. PureVPN, sulla carta, sembra una tra le migliori come caratteristiche e servizi offerti. Vediamo insieme se è veramente così

La VPN vuol dire Virtual Private Network ovvero una Rete Privata Virtuale che si viene a creare tra due o più computer. Questa connessione viene eseguita in modo cifrato in modo che in caso di intercettazione non possa essere letta oltre a cambiare la posizione di connessione, per aumentare il livello di privacy.

PureVPN si presenta con tantissime implementazioni di sicurezza e funzionalità molto utili come ad esempio il fatto di poter bypassare i limiti geografici/regionali imposti per la visione di eventi live (ad esempio) oltre ad offrire la crittografia AES a 256 BIT a protezione delle connessioni stabilite.

Oltre ad esser uno dei servizi VPN che ha a disposizione tra le più grandi reti virtuali, si parla di 6500 server diffusi in oltre 78 paesi in tutto il mondo.

Un altro punto forte è la fruibilità del servizio in multi-dispositivo e multi-piattaforma, rendendo il servizio altamente scalabile e compatibile.

PureVPN permette la connessione attraverso 10 accessi simultanei, non imponendo quindi inutili paletti per le connessioni simultanee eseguite. Altro dettaglio importante è che non viene creato e salvato alcun LOG per quanto riguarda le operazioni eseguite on-line.

Questo vuol dire che non viene salvata in alcun modo alcuna traccia che possa mostrare i siti web visitati (ovviamente restando nella legalità).

PureVPN ha la sede ad Honk-Kong, cosa che la ripara da eventuali mandati internazionali sull’attività svolta dai clienti ma, bisogna dirlo, non è da sottovalutare la questione relativa la Cina che sta applicando controlli più serrati sulle comunicazioni del paese.

Con il tunneling diviso, in aggiunta, è possibile instradare il proprio traffico tra la VPN ed il proprio provider

Le connessioni VPN offerte da PureVPN hanno la protezione IPv6, DNS Leak, la protezione della navigazione web e la possibilità di non usare una rete NAT usando così un IP dedicato ed unico.

La funzionalità KillSwitch invece blocca tutto il traffico internet durante il cambio di connessione o di server, garantendo quindi la privacy.

Altra peculiarità importante è lo Split Tunneling che permette di scegliere quali server VPN usare per una determinata applicazione.

Ora vediamo la parte più pratica dell’applicazione, la procedura d’installazione in ambiente Windows è molto semplice (viene supportato anche Windows 7): una volta scaricato l’eseguibile bisognerà solo scegliere se installare il plug-in di Chrome ed il percorso d’installazione.

Come anticipato pocanzi, PureVPN è multi-dispositivo e multi-piattaforma, infatti dalla propria dashboard è possibile scaricare gli applicativi ed i plug-in per molti ambienti operativi e browser:

Il funzionamento in ambiente Android e iOS è altrettanto intuitivo e pratico: bisognerà solo prestare attenzione a concedere le autorizzazioni necessarie all’utilizzo dell’app, vediamo alcune schermate.

Alle richieste sopra basterà cliccare su Settings e Consent, in questo modo si impedirà al sistema di disconnettere la connessione per ottimizzare la batteria. Ovviamente si tratta di una scelta non obbligatoria, nel caso non si volesse disattivare bisognerà prestare attenzione che la VPN risulti correttamente connessa.

Su iOS invece la procedura non richiede alcuna modificare alle impostazioni, una volta installata funzionerà correttamente, dopo aver acceduto con l’account corretto di PureVPN.

PureVPN permette di connettersi da diverse parti del mondo, ovviamente in automatico il software sceglie la connessione relativamente più vicina a noi, proprio per garantirne la velocità ed il tempo di risposta.

Attualmente, ad esempio, siamo connessi con tre dispositivi simultaneamente, con tre indirizzi IP diversi tutti dalla zona della Lombardia.

E’ possibile usare anche server residenti in altre nazioni ma in quel caso il tempo di risposta e la velocità potranno non essere dei migliori.

Secondo alcuni test eseguiti, infatti, la connessione con un server dalla zona Lombardia permette di avere una velocità tra i 13 ed i 20 Mbps mentre con una connessione, ad esempio, ad un server USA la velocità cala drasticamente sotto i 5 Mbps.

L’unico problema che abbiamo riscontrato è che durante le ore di punta, quindi maggiormente la sera, c’è un discreto rallentamento della velocità internet, abbiamo risolto disconnettendo-riconnettendo il server, in altri casi basterà riavviare l’applicativo.

Possiamo tranquillamente dire che la velocità può arrivare ad un circa 60/70% della velocità abituale della nostra connessione internet domestica.

Se necessitiamo di abilitare il port-forwarding, ovvero l’apertura automatica delle porte necessarie a determinate connessioni, dovremmo acquistare un pacchetto supplementare dal costo di € 0,99/mese, in alternativa non possiamo usare quel tipo di applicativi.

Altro discorso per i servizi di streaming: PureVPN sceglie in automatico il server VPN migliore per lo streaming, il problema si pone con Netflix e Prime Video: qui infatti gli IP usati dai server sono arcinoti quindi vengono bloccati frequentemente.

Bisognerà provare più volte e con server diversi per poter ottenere l’accesso, con Prime Video non è nemmeno detto che si riesca.

Con Disney + e DAZN, invece, non abbiamo riscontrato grossi problemi di connessione, magari per la giovane età dei servizi.

Si tratta di uno dei servizi VPN più economici, infatti si parte da € 9,60/mese, oppure abbonamento di 2 anni a € 1,82/mese (totale di € 49,20) oppure abbonamento di 1 anno a € 2,95/mese.

PureVPN è sicuramente un ottimo servizio per proteggere la privacy della nostra navigazione, ovviamente ci sono alcune considerazioni da fare.

L’esigenza di utilizzo è fondamentale: se usiamo la connessione VPN per motivi lavorativi o di navigazione web PureVPN fa al caso nostro: è veloce, performante e sicura.

Come abbiamo reso noto pocanzi si può arrivare tranquillamente al 70% della velocità di connessione abituale. Se invece pensiamo di usare la VPN per usufruire di servizi di Streaming (vedi Netflix o Prime Video) non è la VPN ideale, anche se non è detto che il medesimo problema non si ponga anche con altre connessioni VPN.

Per questo suggeriamo di usufruire del mese di prova, in modo da poter valutare attentamente se è il servizio che fa al caso nostro.

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