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Enotria: The Last Song è un’avventura action-RPG che immerge i giocatori in un mondo oscuro e affascinante, ispirato al ricco folklore italiano. In questo reame, dove la luce più intensa genera le ombre più profonde, i giocatori dovranno affrontare sfide impegnative in puro stile Souls. Vesti i panni di un eroe destinato a svelare i misteri di Enotria, un mondo corrotto da una forza maligna.
Attraverso l’uso di potenti maschere, in grado di alterare la realtà e manipolare l’Ardore, un’energia primordiale, i giocatori potranno sbloccare nuove abilità e rivelare i segreti nascosti del regno. Preparati a un’esperienza epica, dove mitologia e azione si fondono in un’avventura indimenticabile.
Enotria: The Last Song recensione
Enotria: The Last Song è un titolo che ha saputo farsi strada in un panorama videoludico particolarmente affollato, soprattutto nel genere action RPG. La scelta di un’ambientazione ispirata al folklore italiano, unita a un gameplay che strizza l’occhio ai soulslike, ha catturato l’attenzione di molti appassionati. L’uscita del gioco è coincisa con lanci di titoli di grande impatto mediatico come l’espansione di Elden Ring, Shadow of the Erdtree, e l’attesissimo Black Myth: Wukong. Nonostante queste sfide, Enotria: The Last Song ha saputo ritagliarsi un proprio spazio grazie a una demo estesa, che ha permesso ai giocatori di immergersi a fondo nelle prime fasi dell’avventura.
Le otto ore messe a disposizione sono state sufficienti per apprezzare la cura posta nella costruzione del mondo di gioco, con riferimenti alla mitologia italiana sapientemente integrati nel level design e nella narrazione. Il combattimento, cuore pulsante di ogni soulslike che si rispetti, si è rivelato solido e gratificante, offrendo ai giocatori una varietà di armi e abilità da padroneggiare. È proprio nel confronto con i grandi esponenti del genere che Enotria: The Last Song mostra qualche limite.
Se da un lato il sistema di combattimento è ben realizzato, dall’altro il level design, pur ispirato, non raggiunge ancora le vette di complessità e varietà di titoli come Elden Ring. Anche la narrazione, seppur affascinante, risulta a tratti frammentaria, lasciando al giocatore il compito di ricostruire la storia attraverso dialoghi e descrizioni ambientali. Nonostante queste piccole pecche, Enotria: The Last Song si conferma un titolo solido e godibile, in grado di offrire un’esperienza di gioco appagante agli appassionati del genere.
Jyamma Games ha dimostrato di avere le carte in regola per competere in un mercato sempre più competitivo, e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro di questo promettente studio di sviluppo.
Enotria: The Last Song gameplay
In Enotria: The Last Song, i giocatori assumono il ruolo del Maskless One, l’unico libero da un copione predefinito in un mondo dove tutti gli altri sono attori costretti a recitare una parte eterna. Il gameplay, fortemente ispirato ai soulslike, offre un’esperienza impegnativa e gratificante, con un’attenzione particolare alla progressione del personaggio e all’esplorazione di un mondo oscuro e affascinante.
La struttura di gioco è familiare ai fan del genere: i giocatori dovranno affrontare nemici letali, risolvere enigmi e progredire attraverso un mondo interconnesso. La Corda Risonante, analoga ai falò di Dark Souls, funge da punto di salvataggio e permette di viaggiare rapidamente tra le diverse aree. Il sistema di progressione è basato sull’esperienza guadagnata sconfiggendo nemici e superando sfide, che può essere utilizzata per potenziare le abilità del personaggio e sbloccare nuovi equipaggiamenti.
Una delle caratteristiche più interessanti di Enotria: The Last Song è il sistema dei loadout. I giocatori possono creare fino a tre diverse build del personaggio, ognuna con un equipaggiamento e abilità specifici, e passare da una all’altra in tempo reale. Questa meccanica offre una grande flessibilità e permette di adattare il proprio stile di gioco alle diverse situazioni. Il sistema di cambio dei loadout presenta alcune limitazioni: per passare da una build all’altra, è necessario equipaggiare tutte le build intermedie, un processo che può risultare macchinoso in combattimento.
Il combattimento è solido e impegnativo, con un sistema di parata e schivata ben bilanciato. L’arsenale a disposizione è vario e permette di sperimentare diversi stili di gioco, dai combattimenti a distanza a quelli corpo a corpo. Le fiaschette, simili alle boccette di Estus di Dark Souls, vengono utilizzate per ripristinare la salute.
Path of innovation
Il sistema di progressione di Enotria introduce un elemento di personalizzazione notevole attraverso il Path of Innovation. I giocatori, accumulando punti Ispirazione ottenuti esplorando il mondo e sconfiggendo nuovi nemici, possono sbloccare un’ampia gamma di abilità suddivise in quattro rami distinti. Questa flessibilità permette di adattare il proprio stile di gioco alle diverse situazioni, creando combinazioni uniche e potenti. La possibilità di assegnare le stesse abilità a più maschere e di combinarle con le potenti Mask Line offre un livello di personalizzazione che va ben oltre i soliti schemi degli action-RPG.
Questa libertà creativa presenta anche alcuni potenziali svantaggi. Alcune combinazioni di abilità, anche nelle prime fasi di gioco, possono risultare eccessivamente potenti, sbilanciando l’esperienza e rendendo alcuni incontri con i nemici meno impegnativi del previsto. La capacità di recuperare salute con i parry, combinata con l’aumento della rigenerazione della stamina e la possibilità di infliggere danni sia in attacco che in difesa, crea un personaggio estremamente resiliente e offensivo, in grado di affrontare quasi ogni sfida senza particolari difficoltà.
È chiaro che gli sviluppatori hanno voluto offrire ai giocatori un’ampia libertà di scelta, ma è altrettanto evidente che alcune combinazioni di abilità necessitano di un bilanciamento più accurato. Le abilità finali, in particolare, sembrano essere state progettate per essere estremamente potenti, e la loro combinazione con altre abilità può rendere il gioco eccessivamente facile.
Nonostante queste riserve, il Path of Innovation rappresenta un’aggiunta interessante al gameplay di Enotria. La possibilità di sperimentare con diverse combinazioni di abilità e di creare un personaggio unico e personalizzato è un elemento che sicuramente piacerà ai giocatori più appassionati. Sarà interessante vedere come gli sviluppatori affronteranno il tema del bilanciamento in future patch o espansioni.
Enotria: The Last Song – Opinioni e conclusioni
Il Path of Innovation è un interessante tentativo di offrire ai giocatori un’esperienza di gioco personalizzabile e profonda. La possibilità di creare combinazioni uniche di abilità e di adattare il proprio stile di gioco alle diverse situazioni è un elemento che sicuramente apprezzeranno i fan del genere. Come spesso accade in questi casi, la ricerca della massima personalizzazione può portare a degli squilibri nel gameplay. Alcune combinazioni di abilità, come abbiamo visto, possono rendere il gioco troppo facile, compromettendo in parte il senso di sfida che caratterizza i titoli Soulslike.
Si tratta di un gioco ancora in sviluppo, e quindi è lecito aspettarsi dei bilanciamenti e delle modifiche al gameplay nelle prossime versioni. Gli sviluppatori hanno dimostrato di essere attenti al feedback della community, e quindi è probabile che verranno presi in considerazione i problemi segnalati dai giocatori.
Enotria: The Last Song ha un sistema di progressione innovativo e affascinante, ma che necessita di essere affinato. La possibilità di creare un personaggio unico e personalizzato è un punto di forza del gioco, ma è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra libertà di scelta e sfida.
Sarà interessante seguire l’evoluzione del progetto e vedere come gli sviluppatori risolveranno le problematiche attuali. Ricordiamo che Enotria: The Last Song sarà disponibile su Steam a partire dal 19 Settembre 2024.