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Il titolo di questo nuovo appuntamento dedicato ai film biblici spesso trasmessi nel periodo natalizio riassume ogni cosa. Il film Salomè del 1953 non era basato sul racconto biblico, ma su un’opera teatrale, di cui ho già parlato in un recente video. Nel video ero sceso nei dettagli sulle differenze fra il racconto dei Vangeli e le versioni di Oscar Wilde e di Richard Strauss. Il testo del video è disponibile qui e qui.
Prima di parlarvi del film, lasciate, però, che faccia una precisione. Quando ho dato i natali a questa rubrica, non conoscevo ancora la programmazione ufficiale delle emittenti televisive italiane. Alcuni dei film di cui vi ho parlato e di cui ho intenzione di parlarvi nei prossimi giorni non sono stati programmati quest’anno. Ho notato che alcuni film sono stati “trasferiti” nei servizi di streaming e indicati nelle rispettive Home Page.
Salomè è un film del 1953 diretto da William Dieterle, ed è basato sull’omonima opera teatrale del 1891 di Oscar Wilde. Il ruolo della protagonista fu interpretato da Rita Hayworth; gli altri attori principali furono Stewart Granger, Charles Laughton e Judith Anderson.
Il film racconta la storia di Salomè, figlia di Erodiade, che si sente ossessionata da Giovanni Battista e che chiede al patrigno, Erode, che sia fatto decapitare su un vassoio. Il film è ambientato nell’antica Giudea e presenta scenografie e costumi sontuosi.
Salomè fu un successo, soprattutto grazie alla performance di Hayworth. Il film fu candidato a tre premi Oscar, fra cui miglior attrice per la Hayworth e miglior fotografia.
- Diretto da William Dieterle
- Prodotto da Buddy Adler
- Sceneggiatura di Harry Kleiner e Jesse Lasky Jr.
- Basato sull’opera teatrale di Oscar Wilde
- Cast: Rita Hayworth, Stewart Granger, Charles Laughton, Judith Anderson
- Data di uscita: 4 novembre 1953
- Durata: 103 minuti
La storia si svolge a Gerusalemme, durante l’epoca del regno di Erode Antipa. Salomè, la giovane figliastra di Erode, è ossessionata da Giovanni Battista, un profeta che ha condannato il matrimonio di Erode con sua cognata Erodiade. Salomè viene promessa in sposa a Marco Antonio, un giovane ufficiale romano. Tuttavia, Salomè è irremovibile nella sua smania per Giovanni Battista, e quando Erode organizza un banchetto per festeggiare il suo compleanno, Salomè vede l’opportunità di ottenere ciò che desidera.
Durante il banchetto, Salomè balla per Erode e i suoi ospiti, e la sua danza è così sensuale e provocatoria che Erode, inebriato dal vino, promette qualsiasi cosa lei desideri, senza badare ai costi. Salomè, allora, chiede la testa di Giovanni Battista. Anche se è sconvolto dalla richiesta, Erode si sente costretto a ordinare l’arresto di Giovanni Battista e la sua decapitazione. La testa di Giovanni Battista viene poi servita a Salomè su un piatto d’argento. E lei la bacia con passione.
Salomè è un film complesso e controverso che esplora temi come la religione, la lussuria, il potere e la vendetta. Il film è stato criticato per la sua rappresentazione di Salomè come una donna manipolatrice e senza scrupoli, ma è anche stato elogiato per la sua atmosfera gotica e l’interpretazione magistrale di Rita Hayworth.
Come detto sopra, nel video dedicato alle versioni teatrale e operistica di Salomè, ho già evidenziato alcune differenze tra il film e il racconto riportato nei Vangeli. Comunque, ne voglio parlare anche qui, magari aggiungendo qualche sfumatura che avevo saltato la volta scorsa.
Il racconto dei Vangeli dice che Erodiade è ossessionata da Giovanni Battista, non sua figlia, perché aveva detto in pubblico che lei era l’amante del re Erode Antipa. Aveva così tradito suo marito, Filippo, fratellastro di Erode Antipa. Lei approfittò del fatto che Filippo viveva a Roma, per andarsene a vivere con il cognato. In seguito, i due si sposarono. Erode adottò Salomè.
Una curiosità sulla famiglia Erode. Filippo e Antipa erano figli di Erode il Grande, che aveva avuto diverse mogli. Erano figli della terza moglie, Mariamne II, figlia del sommo sacerdote Simone. Perciò erano di madre ebrea e di padre idumeo.
In famiglia era presente un altro fratello di nome Filippo, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide quando Giovanni Battista iniziò il suo ministero nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare, il 29 d.C. Filippo era figlio della quinta moglie di suo padre, Cleopatra di Gerusalemme. Un altro loro fratello era Archelao.
Il racconto dei Vangeli dice che, quando Giovanni Battista dichiarò pubblicamente che la relazione fra Antipa ed Erodiade era adulterina, lei chiese che lui fosse messo in carcere. Lei decise di approfittare del festeggiamento del compleanno di Erode per far tagliare la testa a Giovanni Battista.
Salomè è un film affascinante e inquietante che rimane rilevante ancora oggi. La storia di Salomè è una storia eterna di desiderio, ossessione e tragica fine. Il film di Dieterle è un’opera d’arte cinematografica che prova a catturare l’essenza della storia di Salomè in modo commovente e potente, ma deviando dalla verità, ovvero dal racconto originale.