La rivoluzione nel settore delle tastiere pc: la Flux Keyboard

È arrivata la nuovissima Flux Keyboard, e promette scintille per l’intero settore delle tastiere per pc. Nello specifico, si tratta di una tastiera dotata del 100% di versatilità e adattabilità, fino al punto da divenire una ridefinizione del concetto stesso di tastiera. Materialmente, si compone di un display IPS LCD, con risoluzione full HD, che presenta al di sopra una serie di switch MagLev a levitazione magnetica, al posto dei tradizionali tasti.

Fonte immagine: sito Kickstarter

Il display posto al di sotto di questi tasti di nuova generazione, può essere personalizzato come meglio si desidera, in base al software utilizzato, ma anche ricorrere ad un layout che si basi su una lingua o su un’altra, e quindi definirne al meglio lo stile funzionale. Così come lo stile grafico, dato che si può scegliere la grafica che si vuole da applicare come sfondo per i tasti, sfondo che appare sul display, con la tastiera che si presenta di base come totalmente trasparente. Si possono scegliere tasti tattili o lineari, E, al di sopra dei tasti funzione, troviamo uno spazio aggiuntivo che consente di aggiungere fino a 4 moduli.

Con i moduli aggiuntivi si lasciano presagire scenari sempre più personalizzabili, con una tastiera che l’utente può cambiare a proprio piacimento in qualunque istante, anche in corso d’utilizzo.

Il progetto Flux Keyboard

Il progetto della tastiera Flux Keyboard nasce dalla Flux, startup australiana, la quale ha sviluppato il prodotto grazie ad un’operazione di crowdfunding su Kickstarter. Su questa nota piattaforma, il progetto ha raccolto subito l’entusiasmo degli utenti, e sono stati davvero in molti ad appassionarsi, visto che la raccolta fondi ha portato alla copertura totale del finanziamento, in un breve arco di tempo.

Fonte immagine: sito Kickstarter

Gli sviluppatori della Flux volevano una tastiera che esprimesse, per la prima volta, il pieno potenziale della periferica. Per raggiungere la predetta finalità, la cosa opportuna da fare, era quella d’incorporare il tocco e la velocità di una tastiera meccanica nell’adattabilità di uno schermo. Questo per quanto dichiarato dagli sviluppatori medesimi.

La dotazione tecnica della Flux Keyboard

Il display costituisce la base di questa futuristica tastiera, ed è il suo punto di forza. È un pannello IPS LDC da 14 pollici, full HD, 60 Hz di frequenza, 1000 Hz di campionamento di tocco, 300 nit di luminosità. Un’altra caratteristica degna di nota della Flux Keyboard risiede nella compatibilità rispetto all’N-Key Rollover, NKRO.

Fonte immagine: sito Kickstarter

È la capacità di gestire simultaneamente, oltre che correttamente, diverse sequenze di tasti. La funzione ritorna molto utile nel gioco, in particolare negli sparatutto dinamici, nei quali bisogna effettuare diverse azioni in contemporanea, come correre, saltare, sparare, ecc. La N presente nella denominazione N-Key Roller, indica il numero possibile di tasti, i cui comandi vengono recepiti in contemporanea. È di conseguenza da sostituire con un numero preciso, di norma, ma in questo caso indica che non vi sono dei limiti al riguardo. Ecco perché non indichiamo 4-Key Roller, ad esempio, ma la dicitura rimane N-Key Roller.

L’assenza di limiti è comunque relativa, poiché, a salvaguardia del lavoro dell’utente, in sovrapposizione allo schermo c’è la serie di cornici sottili, le quali contengono la componentistica volta al fissaggio magnetico. La tastiera virtuale è estremamente personalizzabile, per come anticipato, graficamente e funzionalmente. Può arrivare a ricomprendere tutta una serie di simboli particolari, anche icone, affatto usati nei modelli di tastiere, per come siamo stati abituati a conoscerle fino ad ora. Vi è anche l’adattabilità rispetto al software in uso in quel momento, con riferimento alla simbologia adoperata. Tutti i tasti possono essere mappati per come l’utenza preferisce.

La presenza di processore e modulo Ram dedicati nella Flux Keyboard

Sempre in merito alla dotazione, per esprimere al meglio il concetto secondo cui la tastiera Flux Keyboard è ad uno stadio nettamente avanzato, riportiamo come, al di sotto dello schermo, vi sia un processore quad-core dedicato. La componente indicata serve alla totale autonomia della Flux Keyboard, pertanto il complesso delle operazioni eseguite per mezzo della tastiera non influirà sulle prestazioni del processore centrale, e dunque sulle operazioni principali del pc.

Fonte immagine: sito Kickstarter

Anche sul piano della Ram, la Flux Keyboard non attinge, analogamente, dalla Ram centrale, visto che contempla altresì una memoria integrata da 8 GB. La Ram dedicata serve, per la tastiera futuristica, a salvare determinate impostazioni. Non a caso, con la stessa si possono impostare delle configurazioni layout preferite, composte ad hoc, così come delle importanti scorciatoie in relazione al software usato o alle operazioni abitualmente da compiere.

Da ciò si evince come la Flux Keyboard sia molto al di là di una tastiera virtuale che appaia su schermo piatto, come quella che appare sullo schermo del tablet o dello smartphone.

L’ergonomia e tempi di rimbalzo della Flux Keyboard

La sovrapposizione della griglia MagLev, fondata sulla levitazione magnetica, dà il top per quanto riguarda l’ergonomia della Flux Keyboard. I copritasti che comprende, hanno una percentuale di trasparenza pari al 97%, per scongiurare che venga sovrapposta la parte grafica scelta per la tastiera.

Fonte immagine: sito Kickstarter

La configurazione della Flux Keyboard si spinge fino al punto di poter regolare il tempo di rimbalzo. Per i giochi, specie per quelli d’azione, sarà sicuramente necessario impostare un tempo di rimbalzo del tutto azzerato. Per altri tasti, e specialmente qualora si voglia ricorrere anche all’uso simultaneo, molto meglio impostare un certo tempo di rimbalzo, così che l’input comprenda solamente i comandi che l’utente voglia effettivamente includere, e non quelli selezionati accidentalmente.

La Flux Keyboard come prima tastiera con moduli personalizzabili

Superiormente all’area destinata ai tasti in serie, c’è un’area ulteriore e del tutto libera della Flux Keyboard, quella per i moduli personalizzabili (ai quali si effettuava riferimento in apertura). I moduli in questione possono essere attivi o passivi, e si possono dedicare ad accogliere ulteriori impostazioni, settabili tramite software specifico correlato. Serve distinguere i moduli fra di loro, nelle tipologie.

Fonte immagine: sito Kickstarter

I moduli attivi sono quelli attraverso i quali agire per applicare nuove impostazioni, mentre quelli passivi servono esclusivamente per visualizzare delle info aggiuntive, info che possono fare particolarmente comodo nell’utilizzo in corso. Ci riferiamo qui alle impostazioni di sistema, ma si possono includere anche info sul meteo, le temperature o la viabilità.

Tra i moduli attivi, da notare le funzioni di quadrante laterale, modulo a triplo posizionamento, e modulo con tre tasti. Il quadrante laterale è un quadrante costituito da un grosso potenziometro in alluminio e da un bilanciere. Possiamo utilizzare questo quadrante come scroll di regolazione del volume, o possiamo fondare su di esso la regolazione di altre varianti, laddove le stesse siano supportate.

Il modulo a triplo potenziamento, presenta tre potenziamenti volti alla regolazione di variabili per applicazioni supportate. Sotto ad ogni potenziometro, troviamo un’area in cui visualizzare la funzione della variabile considerata, oltre che il suo stato. Un esempio di applicazione del modulo a triplo potenziamento, può essere quello in cui si voglia regolare il complesso dei parametri sonori, in un’app musicale.

Il modulo con tre tasti, infine, riporta tali tasti supplementari. Gli stessi possono essere mappati per l’esecuzione di macro o di scorciatoie.

La facilità di pulizia fra le altre caratteristiche della Flux Keyboard

Altra caratteristica, il passaggio dai tasti tattili a quelli lineari quasi istantaneamente. E il design peculiare della Flux Keyboard fa sì da ridurre polvere o altre scorie che potrebbero annidarsi. Infatti, una volta rimosso il telaio tasti (appunto sovrapponibile e removibile), si potrà rimuovere la sporcizia con delle passate lineari di un panno inumidito.

La possibile evoluzione inaugurata con la Flux Keyboard

A quali scenari potrebbe far accedere, la Flux Keyboard, in un futuro neanche lontano? Il progetto è stato creato nel 2021, e per la realizzazione del medesimo il team di competenza si è rivolto alla piattaforma Kickstarter a marzo 2023. Si prevede, nell’immediato, che le spedizioni vengano intraprese esattamente in questo principio del 2024. Questo solamente per ricapitolare la tempistica ordinaria prevista per il lancio della Flux Keyboard, e dunque l’imminente futuro del prodotto.

Fonte immagine: sito Kickstarter

Per il futuro più lontano (ma non di troppo), gli attuali ideatori della Flux Keyboard punterebbero all’incremento delle opzioni copritasti, che al momento si limitano a 2: MagLev ISO 85 e ANSI 84. Così come anche allo sviluppo di nuovi moduli supplementari, da aggiungere nella parte superiore del quadro tastiera. Si era già discusso di come il progetto abbia raccolto ampi consensi, prima ancora che la totalità dei fondi richiesti per il suo sviluppo e conseguente produzione di massa.

Ma, a parte l’interesse della comunità tecnologica, includendo in essa chiaramente anche i potenziali acquirenti del prodotto, restano da valutare i primi volumi di vendita. Il modello attuale ha un prezzo che non ha molto a che vedere con quello di tastiere standard, arrivando alla soglia dei 450 dollari. Se il lancio della versione creata sarà riuscito, con l’accettazione da parte del mercato, tutto farebbe pensare a prossimi sviluppi, a cominciare dal lancio delle versioni migliorate, per approdare a sempre nuovi miglioramenti ed evoluzioni.

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