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Con in nuovi risvolti in materia di intelligenza artificiale, Windows Copilot, il nuovo assistente virtuale di Microsoft, rientra fra i temi all’ordine del giorno. Cosa si sa della novità targata Microsoft? Innanzitutto dovrebbe essere disponibile già da questa settimana nella sezione Update, come nuovo aggiornamento.
A parte ciò, definirlo non è poi così facile, tenendo conto che esso è parte integrante di Windows 11, ma anche di Bing. In particolare, è una migrazione del sistema Bing Chat, che si basa già su intelligenza artificiale, in Windows, nella sua ultima versione.
Viene da chiedersi cosa aspettarsi da Copilot. La sua natura di assistente, con l’integrazione che lo riguarda di un sistema IA lasciano gli utenti sognanti di una nuova frontiera dell’informatica. In realtà è ancora molto presto per sbilanciarsi fino a tal punto col giudizio, e per adesso, anche se la versione definitiva è imminente, resta disponibile una versione di prova.
Copilot e la versione di prova
Per avere accesso alla versione di test, bisogna iscriversi a Windows Insider Dev Channel, dopodiché servirà solamente aggiornare Edge all’ultima versione disponibile. La versione di prova poi è particolare per la limitatezza delle interazioni con Copilot. In altri termini, si può interagire col programma fino a 30 volte, per poi iniziare una nuova conversazione.
Se non fosse per la sua integrazione rispetto ai requisiti di Microsoft Edge (per essere quindi compatibile col browser nativo), Copilot ha quasi tutte le caratteristiche di Bing Chat, salvo un piccolo aggiornamento. Come del resto fatto notare da esperti del settore come nel caso Zac Bowden, autore presso l’autorevole sito Winsows Central.
L’accesso a Windows Copilot, che per ora è possibile dalla sua versione di prova, avviene da un’icona posta a fianco della riga per la ricerca sulla barra delle applicazioni in Windows (alla sua sinistra). Si può anche attivare la scorciatoia alternativa, premendo la combinazione di tasti Win + C. In questo caso apparirà a schermo, nel momento in cui sia attivo il programma di navigazione, come una colonna verticale per conversare.
Le funzioni di Copilot
In merito alle funzioni di Copilot, possiamo iniziare a sperimentare il programma partendo da un’operazione molto elementare per un assistente di conversazione: porre una domanda. Possiamo attendere che il software suggerisca una serie di domande correlate all’argomento, valevoli per il follow-up. Oppure possiamo volgere la nostra attenzione direttamente alle risposte ai quesiti che poniamo.
Fra queste possiamo anche trovare annunci di attività commerciali a livello locale, qualora l’IA insita ritenga opportuno indirizzare in quelle sedi per determinate soluzioni. Molto dipenderà dall’interrogativo, il quale riceverà un’elaborazione personalizzata, quindi su misura da Copilot.
Il programma mostra anche, come supporto alle risposte, delle mappe per raggiungere un dato luogo a cui si può trovare una soluzione, per fare un esempio. Quel che è certo è che si tratta di funzionalità in ogni caso molto avanzate, molto al di là di quel che si era disposti a vedere per i motori di ricerca standard (il cui principale standard è Google) o per assistenti sempre del tipo “standard” se vogliamo, qual è il caso di Cortana.
Copilot aggiunge, analogamente a quanto fa Bing Chat, le query di follow up a piè di pagina.
I punti di perplessità su Windows Copilot
La perplessità riscontrata su Copilot riguarda una sua possibile definizione. È lo stesso Copilot ad identificarsi come Bing Chat, e di conseguenza si propone spesso chiedendo di fatto cosa possa fare per l’utente e a quali domande rispondere.
Diciamo che allo stato attuale viene riscontrata una certa ambiguità in merito, ponendosi Copilot a volte come un Chatbot, a volte un motore di ricerca, altre volte ancora un assistente di Windows. Non è distinguibile unilateralmente come uno di questi prodotti, anche se, ad onor di cronaca, proprio il suo profilo di assistente di Windows è la novità di rilievo.
È una funzione che si è aggiunta alle altre due già esplicate sotto forma di Bing Chat. Windows Copilot richiede l’autorizzazione ad acquisire dati dalla finestra di Edge attiva, ed è in grado fra le altre cose di tracciare un riepilogo vero e proprio della pagina web.
Anche la funzione qui considerata è qualcosa di completamente inedito. A destare particolare interesse, è la sua utilità associata, in base alla quale Copilot mette ordine nel lavoro svolto a schermo, fra le varie applicazioni aperte. Ed in questo esegue gli ordini dell’utente.
A quanto sembra c’è però ancora molta strada da percorrere su questo versante. Le azioni in questo senso sono ancora molto limitate, e per un’espansione delle medesime si attendono ulteriori versioni dell’applicativo. Per ora Copilot si limita, su quest’ambito, a poche azioni, come illuminare oppure oscurare il monitor, l’acquisizione di screenshot, e poco altro.
C’è anche da considerare di come, alle volte, si renda necessario ripetere la frase, l’azione richiesta per farsi obbedire dal software. Il quale, probabilmente, ha la necessità di udire la frase scandita alla perfezione, ma ci sarà anche una capacità di adattamento successiva, trattandosi di una IA.
I punti di forza di Copilot
Ci sono ovviamente anche dei punti di forza a vantaggio di copilot. Come si è detto, le funzioni assistenziali in senso stretto non sono molte, per il momento. Ma, se è vero che esse saranno addirittura ritenute superflue dagli utenti esperti, si preannuncia comunque una svolta per l’assistenza usufruibile da un utente medio.
Parliamo infatti di un’assistenza per le funzionalità di Windows che, seppur allo stadio iniziale, si presenta come una novità assoluta. Si prevede, sul punto, che sarà un folto pubblico a trarne beneficio. È una funzionalità d’aiuto attraverso la quale gli utenti possono realizzare ciò che vogliono, in caso di difficoltà, semplicemente chiedendolo a parole alla macchina.
E naturalmente, andando ancora avanti con successivi aggiornamenti, si può creare una superiore efficienza.
I punti deboli di Copilot
Oltre a quanto già considerato su delle attuali mancanze, vi sono un paio di problemi che questa versione iniziale di Copilot presenta. Molte volte, l’applicazione non fa distinzione tra quella che è una domanda e quella che è in realtà un’azione richiesta.
Ad esempio, se chiediamo a Copilot di utilizzare il registro di Windows a scopo di modificare la barra delle applicazioni, Copilot potrebbe rispondere elencando i passaggi del procedimento, ma senza farlo direttamente. Molto dipende chiaramente, dalla formulazione letterale della richiesta.
Anche nella ricerca vocale si registra una falla. Se si domanda a Copilot la temperatura attuale, quel che farà è di individuare la posizione dell’utente e rispondere con precisione. Ma, qualora si chieda un elenco di attività commerciali di un certo tipo presenti in zona, con l’aggiunta di un suggerimento attinente ad una città (anche una città lontana), Windows Copilot risponderà di conseguenza, senza tenere conto della posizione dell’utente, pur essendo la stessa un dato accessibile.
La build associata a Copilot
Per l’utilizzo di Copilot, è bene sapere che sono previsti annunci pubblicitari, qualora si usufruisca della buid relativa, provenienti da Bing. Certo, vi è da considerare allo stesso modo di come se ne possa fare a meno. Basta cliccare sui puntini di sospensione, ed aggiornare le proprie preferenze.
Con l’impiego della build rilasciata da Microsoft nella quale è incluso Windows Copilot, si possono visualizzare le schede per accedere alle varie funzionalità del sistema operativo. Si possono aprire 7 schede, tra cui quelle per modificare rapidamente lo sfondo, per visualizzare i riepiloghi dello spazio di OneDrive. C’è poi la scheda di Impostazioni consigliate, la quale si fonda sull’uso abituale che l’utente fa del sistema, proprio per consigliare soluzioni specifiche, che possano agevolare l’utilizzo medesimo.
Vi troviamo, fra le stesse, anche la scheda per il recupero dell’account. In essa l’utente può registrare delle info aggiuntive per il recupero dell’account, riducendo veramente al minimo (o azzerando) il rischio di risultare estromessi.
La scheda Microsoft 365 fornisce info dettagliate sullo stato dell’abbonamento personale, con i vantaggi dei quali poter usufruire, oltre a delle azioni rapide attivabili. Le Impostazioni di Windows 11 troveranno anche qui, ossia in un’apposita scheda, il proprio spazio. Chiudono la rassegna la scheda Xbox per controllare lo stato del proprio abbonamento, ove presente, e la scheda concernente i Dispositivi Bluetooth, per la gestione rapida e agevolata degli stessi.