Chrome bloccato da un antimalware: le 2 soluzioni proposte

Google Chrome bloccato da un antimalware. Ma ciò accade in seguito all’aggiornamento di Windows 11 da ultimo subentrato. Per l’esattezza sono stati riscontrati problemi di avvio del browser da parte dell’utenza, e in altri casi in cui pur il programma si avvia, non si visualizza correttamente (con tutto quel che ne consegue sul piano della fruizione).

Cosa sta accadendo a Google Chrome su Windows 11?

Il tutto deriva da un problema di compatibilità fra l’aggiornamento suddetto da un lato, e l’antimalware al quale si opera riferimento. Stiamo parlando del famoso Malwarebytes, antivirus e antispyware gratuito, installato su molte macchine.

L’aggiornamento di Windows 11 è quello subentrato in questo mese di giugno 2023, ed è la versione KB5027231. Chrome dunque non viene visualizzato, sebbene risulti regolarmente compreso nel task manager. È anche quanto segnalato da un utente sul forum di Malwarebytes.

In seguito alla segnalazione intervenuta in quella sede, si sono elevate all’unisono diverse altre segnalazioni di utenti a farne eco. Tutti utenti che, così come il primo, hanno fra la dotazione software del proprio pc proprio Malwarebytes. Allo stesso modo, si tratta sempre di utenti che fanno uso di Windows 11.

Verrebbe quindi da chiedersi se fosse stato riscontrato o meno, analogamente, la problematica medesima su Windows 10. Per questi utenti ci sono buone notizie, poiché a quanto sembra solamente Windows 11 ne risulta influenzato. Lo si può affermare senza problemi, anche visto e considerato che non sono subentrati interventi in tal senso nel forum ufficiale del software antimalware, così come vi è da considerare l’azione che la società di Malwarebytes intende avanzare.

Dato che di incompatibilità si tratta, e che essa riguarda esclusivamente il prodotto a marchio Malwarebytes, l’intera compagnia ha riconosciuto la sussistenza di un problema che il loro software creerebbe in relazione al sistema di Windows 11, almeno per come quest’ultimo si è appena evoluto.

Il logo Malwarebites (fonte: Google Play)

L’impegno annunciato è stato di mettersi concretamente al lavoro per cercare una soluzione che, stando alle più fattibili previsioni, non dovrebbe tardare ad arrivare. Vista la situazione da questa prospettiva, può subentrare a breve un aggiornamento del programma Malwarebytes, che renda compatibile l’esecuzione dello stesso con Windows 11.

Frattanto, sempre in seno al forum di supporto ufficiale Malwarebytes, il team stesso ha presentato ai propri utenti delle soluzioni alternative, da poter attuare in autonomia e molto facilmente. Certo, si tratta pur sempre di soluzioni provvisorie, ma che non mancano di risolvere quella che è un’incombenza immediata.

Malwarebytes ha proposto, come primo metodo risolutivo, quello dell’impostazione di Google Chrome in qualità di browser predefinito. Sembra infatti che, identificato Chrome come predefinito dal sistema, non si abbiano noie d’incompatibilità riscontrate.

Vi è poi l’altro metodo, che consiste nell’aprire le impostazioni di Malwarebytes e disabilitare la protezione antivirus e antispyware concernente Chrome. Come già segnalato sono soluzioni strettamente provvisorie, in quanto la prima impone di selezionare Il browser come predefinito, mentre con l’altra si potrà usare Chrome ma privo della protezione aggiuntiva dell’antimalware installato.

Al centro della problematica rientra la protezione anti-exploit di Malwarebytes. Si tratta di una funzione del software che provvede al monitoraggio delle applicazioni protette, bloccando anche (chiaramente) i tentativi da parte del malware di penetrare attraverso le loro vulnerabilità.

La protezione anti-exploit di Malwarebytes, parte dal monitoraggio delle app protette

Anche i browser, compreso Google Chrome, hanno delle vulnerabilità, seppur provvisti di una dotazione per la sicurezza. In questo la relativa funzionalità di Google Chrome è tra le più avanzate, ma nonostante tutto si presentano sempre delle falle che necessitano dell’azione integrativa di un software dedicato alla sicurezza.

Ora, in seguito al subentrato aggiornamento, la protezione anti-exploit non riconosce Chrome tra il software protetto, come avveniva in precedenza. Dunque si ha Chrome bloccato proprio per mezzo dell’azione che Malwarebytes compie di conseguenza. Di fatto è l’avvio che non riesce, o altre volte riesce ma in modo tale che il programma per navigare non sia utilizzabile, come affermato già in apertura.

Qualora non scegliate di abilitare Google Chrome in qualità di browser predefinito, per risolvere la problematica avente ad oggetto Chrome bloccato potete procedere alla disabilitazione della protezione menzionata. I passaggi sono i seguenti: apriamo Malwarebytes e clicchiamo sulle Impostazioni, in alto sulla destra.

A seguire, clicchiamo sulla scheda “Sicurezza“, nella quale troveremo, tra i riquadri in essa presenti, anche “Protezione anti-exploit. È proprio in questo riquadro che dobbiamo individuare la riga “Gestisci applicazioni protette“. Adesso non ci resta che disattivare Google Chrome.

Attenzione però, perché l’azione di per sé non è sufficiente per non vedere più Chrome bloccato. Anche gli eventuali plug-in eseguiti su Chrome dovranno essere disabilitati, altrimenti il mancato riconoscimento e l’incompatibilità che ne segue persisteranno.

Al termine della procedura, non chiudiamo la finestra, ma clicchiamo su “Fatto” così da salvare le modifiche effettuate. Visto il calo di sicurezza che ne consegue, si consiglia anche di apportare dei cambiamenti aggiuntivi. Dovremo avere in particolare l’accortezza di verificare puntualmente se vi siano dei nuovi aggiornamenti di Chrome disponibili.

Un nuovo aggiornamento, anche sul piano della sicurezza, compensa in questo settore parte della protezione persa da parte di Malwarebytes, e tiene conto in particolare delle più comuni e recenti minacce. Un altro passo è quello di togliere da Chrome le estensioni non utilizzate, e in generale di fare affidamento soltanto su quelle ben conosciute e che sono state sempre utili.

Non a caso, determinate estensioni potrebbero non essere sicure. Almeno fino a che non subentri il nuovo aggiornamento antimalware, ricorrete nel corso della vostra navigazione, solamente a siti web conosciuti, con download da effettuare da questi ultimi, e non da siti che potrebbero rivelarsi inaffidabili (specie in carenza di una protezione adeguata).

Inoltre c’è da considerare che, proprio da un browser Chrome meno protetto potrebbero insinuarsi dal web delle minacce di ultima diffusione e meno note. Eseguite spesso e volentieri una scansione interna del sistema con Malwarebytes stesso, dato che lo tenete in dotazione, e sempre con il database aggiornato.

In merito alle altre soluzioni, disinstallare Malwarebytes per puntare ad un altro software con le stesse funzioni è sicuramente fattibile. Resta da valutare se conveniente o meno. Ricordiamo infatti che non è facile trovare un software, tra quelli gratuiti, con la stessa efficienza, e inoltre l’aggiornamento non dovrebbe tardare ad arrivare.

Altra soluzione per non avere più Chrome bloccato, sarebbe quella di disinstallare l’aggiornamento cumulativo KB5027231. È un’altra soluzione alternativa da passare in rassegna a titolo conoscitivo, ma anche qui non brilla per convenienza. Il sistema sarebbe, sul piano della sicurezza, vulnerabile rispetto ai potenziali attacchi per i quali è stato realizzato, e si fa sempre presente che la soluzione definitiva Malwarebytes non si farà aspettare più di tanto.

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