Windows 11 e i suoi requisiti sono sempre stati controversi e criticati da molte parti, vista l’esclusione di processori recenti e ancora performanti. Ci sono molti metodi per bypassare questi requisiti ma il problema è che Microsoft, quando identifica l’installazione “non autorizzata”, blocca il rilascio degli aggiornamenti sia di funzionalità sia di sicurezza.
CPU come la serie ZEN+ di AMD, la serie precedente la ottava di INTEL non rientrano nella lista dei processori compatibili con Windows 11 fornita da Microsoft.
Compatibile vuol dire stabile?
Secondo una ricerca di mercato eseguita negli Stati Uniti in oltre 30 milioni di dispositivi, solo il 44,4% dei sistema è eleggibile all’aggiornamento a Windows 11, il restante 55% risulta NON compatibile e quindi non aggiornabile.
La telemetria di Microsoft, inoltre, ha rilevato che i sistemi non compatibili riscontrano crash del kernel con una percentuale del 52% in più, mentre quelli che soddisfano i requisiti hardware hanno un esperienza del 99,8% senza crash o problemi di stabilità.
Queste percentuali confermano che i sistemi compatibili sono maggiormente stabili rispetto a quelli che non soddisfano i requisiti hardware.
Questo è confermato da alcuni webcast ufficiali di Microsoft, nei quali si nota l’utilizzo da parte degli stessi dipendenti Microsoft di sistemi con processori non compatibili con Windows 11.
Il Program Manager di Microsoft, Claton Hendricks, quando ha mostrato alcune funzionalità del nuovo task manager in Windows 11, ha mostrato anche la scheda Prestazioni, ove si nota chiaramente che il sistema ha una cpu INTEL i7-7660U, che non rientra nella lista delle CPU compatibili.
Microsoft sta cambiando idea?
Da quando ha pubblicato la lista delle cpu e i requisiti hardware del sistema ci sono stati diversi cambiamenti, Microsoft stessa in alcuni casi si è esposta fornendo istruzioni per installare Windows 11 in sistemi non compatibili, indicando allo stesso tempo che quei sistemi non riceveranno aggiornamenti di funzionalità e sicurezza dalla casa madre.
Un controsenso, sicuramente. Il fatto che i dipendenti stessi della casa di Redmond utilizzino hardware non compatibile conferma che probabilmente ci potrà esser qualche cambiamento in merito, ma allo stato attuale non è dato sapere se e cosa accadrà.
Via: Borncity