Cryx: Intervista al disegnatore di Tom’s Hardware

I fumetti sono uno strumento molto potente, possono trasmettere pensieri e idee facendo ridere le persone ed allo stesso tempo facendole riflettere.

I fumetti di Cryx rientrano fra questi: fumetti intelligenti, basati sulla vita reale di tutti i giorni, nel caso specifico vita reale di un informatico.

Qualche domanda per Cryx

Si perchè i fumetti di Cristian si basano sulla sua vita lavorativa e fa l’informatico, come molti di noi che leggono queste righe. Abbiamo voluto fargli qualche domanda in merito al suo percorso di crescita.

  1. Quando hai iniziato ad avere successo e cosa ti ha motivato ad andare avanti?

Successo? E’ una parola un po’ grossa! Ho iniziato a essere conosciuto soprattutto durante i 5 anni di collaborazione con il sito internet Tom’s Hardware dove facevo discreti numeri di accesso alle mie vignette. La motivazione che mi permette di andare avanti con questa attività è sempre e solo la passione per il fumetto, il disegno e l’arte. Ed è anche la motivazione che mi ha permesso di iniziare, collaborando con l’editore di Windnews, dove disegnavo il “paginone centrale” della rivista, ogni mese. 

  1. Come hai iniziato? Hai iniziato con qualcuno o da solo?

Non ho memoria di quando ho iniziato a disegnare fumetti. Da sempre, direi. Ho imparato a leggere e scrivere da solo, con l’aiuto dei miei genitori in età prescolare, perché volevo disegnarmi i “miei” fumetti di paperino! E l’ho fatto da solo, senza l’aiuto di nessuno. Sono un totale autodidatta. 

  1. Oggi se dovessi tornare indietro cambieresti qualcosa nella tua carriera di fumettista?

Se potessi tornare indietro farei studi artistici, sicuramente. È sempre stato qualcosa che ho avuto dentro e che non sono mai stato capace di tirare fuori, se non vicino ai 40 anni, troppo tardi per impostare la mia vita lavorativa, ormai indirizzata da tempo nell’ambito dell’informatica. Ovviamente, tornassi indietro, proverei la carriera artistica nell’ambito dell’animazione, più che del fumetto, se devo essere sincero, in un momento in cui, complice la giovane età puoi permetterti di rischiare di più. 

Raccontaci la tua esperienza con Tom’s Hardware, è stata costruttiva?

L’esperienza con Tom’s Hardware è stata inaspettata, estremamente formativa e costruttiva. È avvenuto tutto per caso: il loro capo redattore aveva visto alcune mie vignette prodotte per Apogeo Libri, editore molto attivo nell’ambito dell’informatica, fatte per il progetto “bit comics” (cercate in rete e mi troverete subito). 

Dopo alcuni anni questo capo redattore, il buon Dario D’Elia, che adesso scrive per il gruppo l’Espresso, finito nella redazione di Tom’s Hardware, si era ricordato di me e, complici alcuni rifiuti “importanti” – primo fra tutti quelli di Zerocalcare – finì per ritrorvarmi e propormi una striscia settimanale sul tema, appunto, della tecnologia e informatica.

Per me è stata la prima esperienza “importante”, con scadenza precise e serrate. Ho iniziato con delle vignette autoconclusive di cui, devo essere sincero, non sono mai stato pienamente soddisfatto e che non hanno incontrato grosso riscontro di pubblico. Poi sono passato a scrivere e disegnare storie lunghe, che pubblicavo a puntate, che invece sono andate molto meglio e mi hanno permesso anche di raggiungere dei bei numeri di pubblico e che, raccolte tutte assieme, hanno prodotto la maggior parte delle mie pubblicazioni cartacee.

Ho imparato a rispettare i tempi, ad affinare la mia tecnica, sono passato a una lavorazione totalmente digitale (per ottimizzare i tempi) … insomma ho imparato ad essere quasi professionale. Dico quasi perché sono un gran cialtrone, esattamente come il mio alter ego dei fumetti! 

  1. Prima d’iniziare come vedevi questo lavoro? Era già la tua passione o lo è diventata con il tempo?

Il lavoro di fumettista lo vedevo come un sogno. Mai avrei pensato sarei riuscito a pubblicare qualcosa. È sempre stato il mio sogno ma, purtroppo, per molti motivi, non lo vedevo come un possibile lavoro. E sbagliavo. Oggi è solo una bellissima passione che però si è concretizzata con pubblicazioni e piccole soddisfazioni, purtroppo non economiche. 

  1. Ai giovani che vogliono intraprendere questa tipo di carriera quale messaggio vorresti dare?

Non credo di essere la persona adatta a consigliare giovani fumettisti ma, dato che i giorni che ho alle spalle cominciano a essere molti di più di quelli che ho davanti, posso consigliare ai giovani di seguire le loro passioni senza pensare né al guadagno né alla carriera.

Perché questo è stato il mio gravissimo errore: in età adolescenziale e post adolescenziale ho pensato più a “trovarmi un lavoro” che mi consentisse di avere un introito economico fin da subito, piuttosto che inseguire la mia vera passione: insicura, senza garanzie, pazza, folle e quindi assolutamente da provare! Ovvero i cartoni animati.

Quindi il messaggio che mi sento di dare è:  inseguite i vostri sogni, provateci prima che la vita vi tiri sotto come un vortice, almeno non avrete rimpianti. 

Ecco i libri di Cryx:

L’evoluzione della specie: Generazione X : Corsani cryx, Cristiano: Amazon.it: Libri

Un giorno da sistemista: Tutto quello che avreste voluto sapere sulla giornata tipo di un professionista dell’informatica e che non avete mai osato chiedere. : cryx: Amazon.it: Libri

Mobile suit 500: L’esperimento : cryx: Amazon.it: Libri

Amazon.it: Trilogia della scimmia: Tentare di resistere è inutile! – cryx – Libri

e poi il mio ultimo libro fuori tema informatico/tecnologico

Amazon.it: La teoria del divano – Corsani, Cristiano – Libri

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