Creative Labs e Sound Blaster sono il binomio che, alla fine degli anni ’90, regalò la voce ai computer, anzi agli Home Computer. In oltre 30 anni, le schede audio hanno fatto grandi passi da giganti.
Il corretto funzionamento delle schede audio ha sempre obbligato a collegare uno o più altoparlanti oppure delle cuffie tramite cavo audio analogico o digitale. Si potevano collegare anche dispositivi wireless, a patto che il loro ricevitore fosse collegato alle uscite audio della scheda sonora.
Spostiamoci dal mondo degli Home Computer a quello dei telefoni portatili, ovvero dei cellulari. Sin dai primi modelli, per garantire la privacy e la mobilità, sono state messe a disposizione cuffie con microfono incorporato.
Negli ultimi 15 anni, leggi internazionali hanno obbligato i produttori di cellulari a provvedere dei collegamenti standard per le cuffie. In questo modo, si è reso possibile collegare i cellulari ad altoparlanti e cuffie ad alta qualità.
Fra i collegamenti standard, ce n’è uno che ha interconnesso il mondo delle connessioni telefoniche, informatiche e audio: il Bluetooth.
Bluetooth e Creative
Il Bluetooth permette di connettere fra loro i più disparati dispositivi elettronici senza essere necessariamente esperti di connessioni LAN, WiFi, ecc.
Basta attivare il Bluetooth nei dispositivi da collegare, iniziare la ricerca e accettare l’eventuale codice richiesto. Ecco fatto. In meno di 30 secondi è possibile fare il collegamento completo.
Ora torniamo al “binomio” iniziale, quello di Creative Labs e Sound Blaster. Creative è la proprietaria dei laboratori (Labs) che hanno sviluppato le schede audio più diffuse e probabilmente migliori al mondo, che si chiamano Sound Blaster (aggiungono la lettera x al nome).
Comunque, negli ultimi anni l’azienda ha prodotto altri tipi di dispositivi audio, per esempio i Super X-Fi (quelli con l’audio olografico di cui abbiamo già parlato).
Un altro esempio è il BT-W3. Si tratta di una scheda audio Bluetooth di quinta generazione. Non appartiene né alla famiglia Sound Blaster né alla Super X-Fi. Ciò non toglie, però, che sia erede dell’esperienza delle due tecnologie audio.
Si tratta di una scheda audio multipiattaforma, compatibile non solo con il computer e con i cellulari, ma anche con altri dispositivi.
La piccola scatola contiene poche cose, ma più che essenziali: il piccolissimo trasmettitore audio Bluetooth 5.0, un adattatore USB, un microfono e la documentazione.
Iniziamo da quest’ultima: si tratta di pochi fogli dedicati alla garanzia e di una guida multilingua. Visto che la guida non include l’italiano, acquistando il BT-W3 direttamente dal sito Creative Labs (ma dovrebbe valere anche se si fa l’acquisto tramite Amazon scegliendo come venditore lo Store di Creative) si riceverà un’e-mail contenente una guida nella nostra lingua per la configurazione.
Questo è un bene, visto che, cercando di tradurre la guida da altre lingue, si scopre che la guida inclusa nella confezione contiene un errore non riportato, invece, nell’e-mail. Qual è questo errore? Una frase che farebbe pensare che il BT-W3 sarebbe un adattatore Bluetooth compatibile con qualsiasi dispositivo.
Remote Control
La frase è la seguente: “Bluetooth remote control” (inglese). “Contrôle Bluetooth à distance” (francese). Si tratta quindi anche di un telecomando? Collegando il BT-W3 a un PC con Windows 10 e cercando i dispositivi Bluetooth nelle vicinanze abbiamo ricevuto la richiesta di collegare un adattatore Bluetooth. Il BT-W3 è riconosciuto dal PC come scheda audio. Per gestire altri tipi di dispositivi vi servirà un adattatore a parte (occupando, quindi, due porte USB, sempre che il BT non sia incorporato sulla scheda madre).
Abbiamo interpellato Creative riguardo alla parola “telecomando”. Nello scambio di e-mail che abbiamo avuto, i tecnici non hanno assolutamente voluto affrontare l’argomento.
Il BT-W3 si può collegare ai seguenti dispositivi: PC, MAC, Nitnendo Switch e PS4. Dovrebbe funzionare anche con la nuova PS5.
Vi servirà una porta USB-C. Per venire incontro a chi avesse un dispositivo privo di questo tipo di porte, Creative include nella confezione un adattatore USB-A.
In questo modo si raddoppierà la lunghezza, ma il dispositivo resterà ancora piccolo.
Forse vi starete domandando cosa significhi di preciso l’espressione “trasmettitore audio” più volte scritto sopra. Infatti, non abbiamo scritto che si tratta di un “ricevitore” ma di un “trasmettitore” audio.
Essendo una scheda audio, il BT-W3 ha come obiettivo principale quello di trasmettere l’audio utilizzando come fonte il dispositivo a cui è collegato e, come ricevitore, il dispositivo senza fili (probabilmente una coppia di cuffie).
Configurazione del Creative BT-W3
Questi sono i tre passaggi da fare per collegare l’audio di qualsiasi dispositivo Bluetooth. Prima di iniziare la configurazione e prima di collegare per la prima volta il BT-W3, abbiamo fatto un giro nel sito di Creative Labs per controllare se fossero presenti degli aggiornamenti, visto che nella confezione non sono presenti driver. Infatti, abbiamo trovato due firmware con la stessa data. Non sapendo a cosa servissero, li abbiamo installati e, senza sapere, abbiamo disattivato una funzione utile.
Una volta ricevuta la guida ufficiale di Creative, abbiamo capito che cosa avevamo combinato.
Come avrete notato nella guida alla configurazione, è rappresentata una Nintendo Switch. Per il corretto funzionamento del BT-W3 si deve installare il firmware HFP. Serve ad abilitare o a disabilitare il microfono analogico incluso nella confezione.
Questo piccolo microfono, grande quanto il BT-W3, permette di comunicare con altri utenti.
Non è molto sensibile. Per parlare, si deve essere vicini (è un microfono a corto raggio).
Qui possiamo notare la piena compatibilità con tutti i dispositivi Bluetooth, essendo presenti in sostanza tutti i codec. Questi quattro codec, però, non supportano il ritorno voce, ovvero il voice-back. Questo significa, quindi, che non si può usare il BT-W3 per fare dello streaming o per fare delle telefonate?
Come indicato nella guida, premendo due volte l’unico pulsante disponibile, il LED diventerà rosso e si abiliterà la modalità HFP. Questa abilita il microfono delle cuffie senza fili. Comunque, la qualità diminuirà (se fate streaming in diretta, qualcuno ve lo dirà sicuramente).
In alternativa potete utilizzare un qualsiasi microfono. Se il dispositivo a cui avete collegato il BT-W3 non ha un microfono incorporato, potrete collegare quello incluso nella confezione. Il BT-W3 trasmetterà la voce con una qualità migliore.
Visto che la PS4 non ha un ingresso audio per il microfono sullo chassis ma sul gamepad, dovrete usare quest’ultimo. Fra l’altro, visto che si tiene in mano e poco distante dalla bocca, dovrebbe prendere in modo abbastanza pulito la propria voce.
Comunque, questo microfono a corto raggio non prevede filtri. Di conseguenza, catturerà qualsiasi suono a esso vicino, compresi i tasti digitati di una tastiera, di un mouse o di altri dispositivi vicini. Catturerà anche i suoni delle ventole del PC.
Conclusione
Utilizzando i quattro codec, la qualità audio sarà sempre eccezionale. Anche allontanandosi dal BT-W3, la qualità non diminuisce, ma si dovrà scendere a patti con il segnale: potrebbe diventare altalenante. Allontanandosi, conviene sempre diminuire il volume, per evitare improvvisi colpi alle orecchie, che potrebbero creare qualche spavento.
Anche se il segnale dovrebbe arrivare fino a 30 metri, spesso già dopo 2 metri diventa instabile. Prima di perderlo del tutto, siamo arrivati intorno ai 10 metri. Naturalmente si devono valutare diversi fattori. I test sono stati fatti in un’abitazione con muri portanti grossi. A causa di questo lungo lockdown, non è stato possibile testare il BT-W3 all’aperto.
Visto che non si tratta di un adattatore Bluetooth, abbiamo riscontrato un difetto. Collegando le Creative Outlier Gold al PC e ad altri dispositivi, siamo riusciti a leggere la percentuale di carica di ciascun auricolare. Collegandole al BT-W3, però, non è possibile conoscerla.
La percentuale di carica degli auricolari c’è stata fornita da un adattatore Bluetooth 4.2. Passando la connessione al BT-W3, dopo 2-3 ore di utilizzo continuo la percentuale non cambia. Questo è sicuramente scomodo.
Menzioniamo un altro problema, già indicato nella nostra recensione sulle Outlier Gold. Queste ultime appartengono alla famiglia Super X-Fi. Eppure, non esiste ancora un ricevitore Bluetooth SX-Fi! Di conseguenza, aprendo SXFI Control in Windows 10 e selezionando dall’elenco delle cuffie supportate le Outlier, non succederà niente.
Creative Labs ha chiarito che sia il BT-W3 che le cuffie Outlier (l’intera famiglia) non hanno un chipset Super X-Fi ma Qualcomm.
Pro | Contro |
Compatibilità quasi universale (mancano le XBOX nella lista, ma magari …) | Streaming di bassa qualità |
Codec (ci sono tutti) | Specifiche tecniche non corrette |
Qualità audio | Non è una Sound Blaster(X) |
Configurazione veloce | Non è una Super X-Fi |
Per maggiori informazioni, per scaricare i driver e la documentazione, fate riferimento al sito ufficiale.