Se ne parla da diversi mesi. Sarebbe dovuto diventare operativo dal 20 settembre. Invece, mancava un requisito fondamentale: l’approvazione da parte della legislatura italiana. Da oggi, finalmente, il bonus da 500 € per tutte le famiglie italiane è diventato una legge ufficiale, e quindi il sito Infratel ha attivato una pagina apposita.
Di cosa stiamo parlando più di preciso? Stiamo parlando di un progetto nato ufficialmente pochi giorni prima del lockdown. Durante l’ultimo mezzo anno, in particolare dopo luglio, è stato ufficializzato che la società Infratel Italia si sarebbe occupata della gestione di questo bonus.
L’obiettivo è di garantire a tutte le famiglie italiane una connessione Internet da almeno 30 Mbit/s in download, provvedendo un bonus equivalente a circa 6 mesi di bollette (dipende dal piano tariffario) più un bonus per acquistare un Tablet o un PC in “comodato d’uso”.
Nelle ultime settimane si sono sprecate righe su righe, pagine su pagine, per ipotizzare e criticare questo bonus. Per esempio, si era ipotizzato che ci sarebbero stati più livelli di bonus, da 500 a 3.000, secondo le entrate annuali delle famiglie (ISEE).
Molti si sono detti preoccupati di cosa significasse l’espressione “comodato d’uso”. Era stato ipotizzato che, dopo due anni, il Tablet o il PC si dovesse restituire allo Stato, perché non riscattabile.
Sfatiamo questi miti. Basta andare nel sito Infratel Italia.it, scorre la Home Page e selezionare Piano Voucher Fase I – FAQ per scaricare la documentazione ufficiale. Si tratta di parecchi PDF da consultare.
Leggendoli, si scopre che è richiesto un ISEE inferiore ai 20.000 € per usufruire del Bonus. Inoltre, dopo 12 mesi, il dispositivo acquistato sarà di proprietà dell’utente. Durante il primo anno sarà in “comodato d’uso” proprio come avviene con il modem fornito dalle compagnie telefoniche. Dopo 2, 3 o 4 anni, di solito si smette di pagarlo in bolletta perché diventa di proprietà dell’utente.
Ogni famiglia con ISEE inferiore ai 20.000 €, pertanto, saranno forniti 500 € di sconto per un periodo di almeno 12 mesi sulla banda ultra larga, garantendo un minimo di 30 Mbit/s in download.
Secondo la situazione economica delle singole Regioni italiane, comunque, il bonus potrà variare (aumentare).
È vietato utilizzare i 500 € esclusivamente per l’acquisto di dispositivi elettronici. Una frazione dovrà obbligatoriamente essere utilizzata come sconto sulle bollette. Questo potrebbe creare una limitazione in certe località. Perché?
Ogni operatore telefonico ha la facoltà di decidere se aderire o no a quest’iniziativa dello Stato italiano. Se, pertanto, un certo operatore non aderisse, i propri clienti non potrebbero usufruire del bonus da 500 € per acquistare, in alternativa, un dispositivo elettronico. Ripetiamo: una frazione del bonus dovrebbe andare all’operatore telefonico.
Come si suddivide il bonus? Da 200 a 400 € possono essere utilizzati come sconto sulla bolletta. Potrebbe tornare utile a quelle famiglie che volessero attivare anche servizi aggiuntivi, per esempio quelli legati al mondo dello streaming, che possono far salire la bolletta intorno ai 50 € mensili. Altrimenti, per gli attuali contratti leggermente inferiori ai 30 €, sarebbero troppi.
Pertanto, è concesso l’utilizzo della quota che avanza per l’acquisto di un Tablet o di un PC. Comunque, il dispositivo deve avere un costo minimo di 100 €. Partendo da questa cifra, si potrà scegliere un dispositivo di qualsiasi prezzo, usufruendo fino a 300 € quale sconto.
Questo spiega perché si parlava spesso di 200 € per Internet e 300 € per i dispositivi elettronici.
Domande
Nei prossimi giorni, il sito Infratel Italia aprirà una pagina detta Weak tramite cui sarà possibile compilare la data inserendo pochi dati: nome, cognome, e-mail (non inserite la vostra PEC, questa sarà richiesta eventualmente in una fase successiva). Dopo aver dato uno sguardo all’informativa sulla Privacy, si dovrà risolvere un CAPTCHA.
A questo punto si riceverà una password temporanea, da utilizzare esclusivamente per il primo accesso, durante il quale si creerà la password definita. Se, entro 48 ore, non si riceverà la password, si dovrà ripetere da zero l’iscrizione.
Dopo la registrazione Weak, entro 48 ore si dovrà procedere alla registrazione Strong. È quella che permetterà di richiedere il voucher, ovvero il Bonus. Questa seconda registrazione richiederà le seguenti informazioni: comune e data di nascita, sesso e codice fiscale.
A questo punto, si potrà accedere al Portale ufficiale https://voucherbul.infratelitalia.it.
Un solo membro per famiglia farà l’iscrizione. In alcuni casi, comunque, sarà possibile fare più domande: una per ogni abitazione. Inoltre, questa procedura sarà seguita anche da un rappresentante, un solo rappresentante, per ciascuna compagnia telefonica.
Per quelle famiglie che si trovassero in zone in cui la copertura telefonica scarseggi, in cui la connessione “garantisce”, se tutto va bene, circa mezzo Megabit, è possibile scaricare (o farsi scaricare) la domanda in formato PDF da stampare e spedire a Infratel. .
Requisiti della connettività
Questo bonus non vuole soltanto venire incontro alle famiglie più bisognose o, comunque, permettere di risparmiare per un anno sulle bollette telefoniche. Vuole anche garantire una qualità minima alla connettività nel territorio italiano. Questo significa, quindi, che d’ora in poi gli operatori telefonici dovranno garantire dovunque in Italia:
Download: contratti da almeno 30 Mbit/s, garantendo una banda minima stabile da almeno 15 Mbit/s
Upload: contratti da almeno 15 Mbit/s, garantendo una banda minima da almeno 7,5 Mbit/s.
Questi requisiti sono rispettati normalmente coni contratti con connessioni in fibra o in misto-fibra, ma non con i contratti ADSL.
Requisiti dei Tablet
Dicevamo che una frazione del bonus (un minimo di 100 €) potrà essere utilizzata per l’acquisto o di un Tablet o di un PC. Non tutti i dispositivi potranno beneficiare dello sconto. Riportiamo di seguito quali sono le richieste (ce n’è almeno una che potrebbe non essere rispettata dai Tablet più economici):
CPU: 4 core con frequenza minima da 2 GHz.
RAM: almeno 4 GB.
Dimensioni schermo: almeno 10 pollici. Questo esclude non solo i modelli da 7-8 pollici, ma anche quelli da 9,7.
Risoluzione: Full-HD o superiore. Per Full-HD si intende una risoluzione minima da 1920 * 1080 pixel.
Memoria interna: almeno 64 GB. Nota personale: non consiglio né un Tablet né uno smartphone con meno di 32 GB. Consiglio un minimo di 64 GB. Consiglio anche un dispositivo con memoria di tipo SSD non eMMC. Allo scadere dei 12 mesi sarà probabilmente ancora performante come all’acquisto.
Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB. È interessante che non è richiesta la presenza della SIM. Questo permette di capire, in modo chiaro, che non rientrano offerte da parte di operatori mobili, ma solo di rete fissa (tranne quegli operatori che gestiscono entrambi i servizi).
Fotocamera: 8 Mpx f/1.9. Non è specificato se valga per un’eventuale seconda fotocamera. Comunque, un discreto numero di Tablet sotto i 500 € continua ad avere fotocamere da 2 Mpx. Questo requisito potrebbe obbligare la scelta di un Tablet di fascia alta.
Batteria: almeno 6000 mAh. Per fortuna i produttori tendono a offrire batterie più potenti.
Requisiti del Personal Computer
Mi occupo di computer da lungo tempo, e ho sempre saputo che per PC (Personal Computer) si intende un computer da tenere in casa, sulla scrivania, con case e monitor separati (si definisce anche PC Desktop); è un computer di potenza inferiore rispetto un PS (Personal System) pensato per utilizzo da ufficio. Almeno questo era il modo di definire i computer da IBM e altri produttori negli anni ’90. Al contrario, un computer portatile era chiamato Notebook. Andiamo a scoprire i requisiti minimi per il “Personal Computer”:
CPU: 4 Core da almeno 2 GHz.
RAM: almeno 8 GB.
Dimensione schermo: almeno 14 pollici.
Risoluzione schermo: HD da almeno 1366 x 768.
Memoria interna: almeno 256 GB. Va bene sia un Hard Disk che uno SSD.
Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB
Fotocamera: 8 Mpx f/1.9.
Autonomia: qualsiasi batteria va bene, l’importante che garantisca un minima di 8 ore. Ma, allora, non posso acquistare o assemblare un PC Desktop! Deve trattarsi per forza di un portatile, con requisiti bassissimi e inadeguati a molti utilizzi professionali e scolastici!
Audio integrato. Per il Tablet non è richiesto, mentre per un Notebook sì. E se uno studente di una scuola di musica preferisse una scheda audio esterna dotata, magari, di connessione MIDI?
Guardando le specifiche tecniche dei dispositivi elettronici si nota che qualcosa non torna. Una parta delle specifiche riguarda dispositivi super economici che rispettano i 100 € minimi, ma un’altra parte obbliga a scegliere un dispositivo costoso perché si tratterebbe di hardware non disponibile a prezzi bassi.
Sorge una domanda: fino a che punto, pertanto, le famiglie saranno aiutate? È vero che si tratta di uno sconto sul prezzo finale, ma non tutte possono permettersi di spendere di più di quanto offerto dallo Stato. Forse le specifiche tecniche andrebbero riviste per aiutare davvero tutte le famiglie bisognose. Ricordiamo, comunque, che nelle zone più povere del nostro Paese, il bonus erogato potrebbe essere maggiore.
Mancano ancora diversi chiarimenti. Esiste, per esempio, un fantomatico Elenco Comuni che, però, al momento in cui scriviamo, è ancora vuoto. Sarà compilato non appena le singole Regioni comunicheranno quali Comuni aderiranno all’iniziativa. E qui sorge un altro problema: e se una famiglia con ISEE inferiore a 20.000 € abitasse nel territorio di un Comune che non ha aderito?
Siti ufficiali: