Sanremo Story: il 2015

Sapete contare? Siamo a quota 65. Questo è il 65° Festival di Sanremo. Significa che ce ne sono stati 64 precedenti. Tornano i conti? A dire il vero, ne basta solo uno, e si chiama Carlo Conti. Lui fu il conduttore di quell’edizione. Fu accompagnato da tre coconduttrici: Arisa, Emma Marrone e Rocío Muñoz Morales.

Quest’ultima è famosa per il ruolo di Eva Fernández, il principale personaggio femminile della serie Un passo dal cielo, dopo l’uscita di Gaia Bermani Amaral.

Quest’anno torna la Musica Classica nella sigla, con Fanfare for the Common Man di Aaron Copland, autore del genere cosiddetto “contemporaneo” (anche se morì nel 1990 a 90 anni).

Il Festival fu vinto da una canzone “contemporanea”, Grande amore, del gruppo Il Volo. Si tratta di un brano Pop cantato da un gruppo formato da due tenori e un baritono. Così si tornò ai fasti del 1995, quando fu lanciata la carriera di Andrea Bocelli. Il gruppo fu poi rappresentante designato dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2015. Non vinsero (arrivarono terzi), ma fu sicuramente il loro secondo trampolino di lancio verso il successo (il gruppo era nato in RAI grazie alla trasmissione Ti lascio una canzone di Antonella Clerici).

Al secondo posto troviamo Nek con Fatti avanti amore. Nek si aggiudicò quasi molti dei premi rilasciati durante la settimana: il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla (Sala Stampa Radio-TV), il Premio al miglior arrangiamento Giancarlo Bigazzi e il Premio alla miglior esibizione cover (Se telefonando).

Malika Ayane arrivò terza con Adesso e qui (nostalgico presente). La cantante ricevette il Premio della Critica Mia Martini.

4. Annalisa – Una finestra tra le stelle.

5. Chiara – Straordinario.

6. Marco Masini – Che giorno è.

7. Dear Jack – Il mondo esplode tranne noi.

8. Gianluca Grignani – Sogni infranti.

9. Nina Zilli – Sola.

10. Lorenzo Fragola – Siamo uguali.

11. Alex Britti – Un attimo importante.

12. Irene Grandi – Un vento senza nome.

13. Nesli – Buona fortuna amore.

14. Bianca Atzei – Il solo al mondo.

15. Moreno – Oggi ti parlo così.

16. Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi – Io sono una finestra.

Il vincitore della Sezione Giovani fu Giovanni Caccamo con Ritornerò da te. Il cantante ricevette anche il Premio Emanuele Luzzati, il Premio della Critica Mia Martini Sezione Nuove Proposte e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla (Sala Stampa Radio-TV).

Fu seguito da KuTso con Elisa. Il gruppo ricevette il Premio Assomusica.

Non finalista, Kaligola con Oltre il giardino ricevette il Premio Sergio bardotti per il miglior testo Sezione Nuove Proposte.

Furono consegnati diversi premi alla carriera.

Sia Al Bano che Romina Power ricevettero la Targa Ambasciatore del Festival di Sanremo nel mondo.

A Pino Donaggio fu consegnato il Premio alla carriera.

Al gruppo americano Saint Motel fu assegnato il disco di platino FIMI per l’EP My Type.

Giorgio Panariello ricevette il Premio Città di Sanremo.

Fra gli ospiti, segnaliamo la famiglia Anania, perché la più numerosa d’Italia grazie ai suoi 16 figli (sempre che non ne siano nati negli ultimi 5 anni …).

Oggi si parla tanto di coronavirus, ma nel 2015 il pericolo era legato al virus Ebola. Il medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti fu intervistato perché era riuscito a guarire mentre si trovava in Africa.

Sopra abbiamo citato l’Eurovision. Fra gli ospiti ci fu Conchita Wurst, che l’aveva vinto nel 2014 con la canzone Heroes. Anche nel 2015 la canzone vincitrice (che batté Il Volo) si intitolò Heroes, ma fu presentata dallo svedese Måns Zelmerlöw.

Alla fine del 2014 era morto Mango. A lui fu dedicata una parte della seconda serata.

Durante la terza serata, fu presente Federico Paciotti, ex chitarrista dei Gazosa. Ve li ricordate? Stiamo parlando quei “bambini” che avevano cantato www.mipiacitu e partecipato un paio di volte al Festival di Sanremo. Anche lui si esibì con Musica Classica (anzi lirica). Invece di cantare, suonò alla chitarra E lucevan le stelle e Nessun dorma.

Durante la serata finale, la Premiata Forneria Marconi si esibì con la banda dell’esercito in una cover poppeggiante tratta dal Nabucco. Questo servì a ricordare che 100 anni prima, nel 1915, l’Italia era scesa in guerra, nella Prima Guerra Mondiale.

Gianna Nannini, sulla scia di Gianni Morandi e Claudio Baglioni, nel 2014 aveva presentato Hitalia, un album di cover. Fu chiamata a esibirsi anche lei durante la serata finale, con L’immensità.

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