Sanremo 2004

Oggi andremo alla scoperta del 54° Festival della Canzone Italiana, cioè Sanremo 2004. Fu una delle poche edizioni condotte da almeno una donna. Si tratta di Simona Ventura. Co-conduttore fu Gene Gnocchi. In alcuni momenti, furono affiancati anche da Paola Cortellesi e da Maurizio Crozza. Dietro le quinte troviamo Tony Renis a tenere le redini della direzione artistica.

Fino a quel momento soltanto Loretta Goggi e Raffaella Carrà avevano condotto il Festival.

Dopo 20 anni, nel 2004 avvenne un cambiamento: i cantanti in gara non furono suddivisi tra Big e Giovani. Nel 2004 si ripeté la sventura (sarà per il cognome della conduttrice?) del 1975. Se ricordate, quell’anno i partecipanti erano tutti sconosciuti, e anche le loro canzoni non ebbero alcun successo. Perché successe? Perché le case discografiche non vollero partecipare alla kermesse.

Nel 2004, anche se furono presenti alcuni cantanti noti, ancora una volta le case discografiche decisero di non scendere in campo. A causa di questi problemi, la maggioranza degli italiani scelse di guardare altri programmi televisivi, Grande Fratello in particolare.

A questo link trovate la nostra playlist, che presto sarà arricchita con le edizioni successive a quella del 2004.

Il Festival di Sanremo 2004 fu vinto da Marco Masini con L’uomo volante. La canzone era stata scritta da Marco Masini e Giuseppe Dati, e ricevette uno dei Premi Volare miglior Testo.

Sul podio, al secondo posto, troviamo Mario Rosini con Sei la vita mia. Per questa canzone, Leonardo De Amicis ricevette uno dei Premi Volare miglior Arrangiamento.

E al terzo posto Linda con la simpatica Aria, sole, terra e mare.

4° posto: Paolo Meneguzzi con Guardami negli occhi (Prego).

5° posto: Bungaro con Guardastelle, che ricevette uno dei Premi Volare migliore Musica.

6° posto: Massimo Modugno e Gipsy Kings con Quando l’aria mi sfiora. Massimo è figlio di Domenico Modugno. I Gipsy Kings sono una band rom nata tra la Spagna e la Francia. Un loro cavallo di battaglia è Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Si dice che la prima formazione dei Gipsy Kings sia stata lanciata da Charles Chaplin. Naturalmente, dopo la morte di Chaplin, la band subì diverse modifiche diventando, nel 1978, la formazione musicale che conosciamo tutt’oggi.

7° posto: Stefano Picchi con Generale Kamikaze.

8° posto: Morris Albert e Mietta presentano Cuore.

9° posto: Neffa con Le ore piccole.

10° posto: Mario Venuti con Crudele, che ricevette il Premio Mia Martini della Critica.

11° posto: sulla falsa riga degli Eiffel 65, anche quest’anno torna un rappresentante della musica electronic dance, DJ Francesco, che presenta Era bellissimo. Da quest’anno, grazie a lui, la presenza dei Pooh (anche tramite loro familiari) è garantita al Festival. Di tanto in tanto, ritroveremo qualche Pooh originale o un loro figlio fra i partecipanti.

12° posto: Simone con È stato tanto tempo fa.

13° posto: DB Boulevard e Bill Wyman con Basterà. DB Boulevard ricevette uno dei Premi Volare miglior Arrangiamento. Inoltre, a Mauro Ferrucci fu consegnato il Premio miglior Produttore.

14° posto: Andrea Mingardi e The Blues Brothers Band con È la musica. Si tratta della stessa band del film I Fratelli Blues (noto anche com The Blues Brothers), fondata da John Belushi e Dan Aykroyd!

15° posto: Omar Pedrini con Lavoro inutile, che ricevette uno dei Premi Volare miglior Testo.

16° posto: Daniele Groff con Sei un miracolo.

17° posto: Adriano Pappalardo con Nessun consiglio. Tony Renis e la RAI avevano cercato di invitare Adriano Celentano come ospite al Festival. Si dovettero accontentare dell’altro Adriano, ma come concorrente, anche se poi Celentano arrivò inaspettatamente l’ultima sera.

18° posto: Veruska con Un angelo legato a un palo.

19° posto: Andrè con Il nostro amore.

20° posto: Danny Losito e Las Ketchup con Single.

21° posto: Pacifico con Solo un sogno, che ricevette uno dei Premi Volare migliore Musica.

22° posto: Piotta con iLadro di te.

Quest’anno, il Premio alla Carriera andò a Gino Paoli.

Ospiti

La prima serata ospitò Raoul Bova, i The Blacke Eyed Peas, il Cirque du Soleil e Gino Paoli, che ripresentò il suo ultimo successo sanremese, Un altro amore, oltre a due importantissime canzoni della sua carriera: La gatta e Una lunga storia d’amore.

Durante la seconda serata si presentarono gli Aventura, il ballerino Robeto Bolle e Dustin Hoffman che cantò l’internazionale successo di Tony Renis Quando quando quando. Ricordiamo che la canzone era stata eseguita anche dai Blues Brothers all’interno del loro primo film.

Durante la terza serata Dustin Hoffman tornò, questa volta con un successo di George Gerschwin, Our Love Is Here to Stay. Un’altra ospite fu la figlia di Gino Paoli, Stefania Sandrelli. Ci furono anche due band: Haiducii con il loro successo Dragostea din tei e Neri per Caso. Questi ultimi si esibirono con Paola Cortellesi in Sella la mula.

La quarta serata fu caratterizzata da una particolare serie di esibizioni sia da parte dei concorrenti che da parte di famosi big della musica e del cinema. I cantanti in gara si presentarono ciascuno con un successo sanremese del passato. Gli ospiti, invece, cantarono canzoni legate sia alla storia italiana, come Tanto pe’ cantà, Non menticar (cantata da Natalie Cole) che alla storia sanremese. Inoltre, durante la serata ci fu una sfilata di tutte le vallette dei precedenti 53 Festival di Sanremo.

Per la serata finale, si presentarono Frankie H-nrg mc, che si esibì con Paola Cortellesi e il direttore artistico Tony Renis. Era stato invitato il ballerino Joaquín Cortés, ma decise di non esibirsi perché, quando poco prima del suo turno, si presentò Adriano Celentano, che restò per un tempo maggiore del previsto. Più tardi, arrivarono anche Lionel Richie e Dolore O’Riordan.

Torneremo presto raccontando brevemente la storia dei Festival successivi.

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