Recensione delle Sound BlasterX H7 Tournament Edition

Le Sound BlasterX H7 Tournament, prodotte da Creative Labs, sono delle ottime cuffie, di cui abbiamo parlato nel nostro test dedicato. Sono state sviluppate pensando soprattutto i videogiocatori più incalliti. La sigla H7 indica che supportano 7.1 canali audio. Il modello H5, invece, supporta 5.1 canali.

Tolte dalla scatola (di cui parleremo più avanti) iniziano già a presentarsi come qualcosa di potente.

All’interno della confezione troviamo due cavi da collegare alla scheda audio delle cuffie. Come da tradizione, anche questo modello digitale ha la scheda audio lungo il filo (altri produttori preferiscono integrarla su una delle cuffie).

Troviamo diversi comandi integrati, che si adeguano secondo se le cuffie sono collegate tramite digitalmente (USB) o analogicamente (3.5mm) e secondo il dispositivo (PC, console, smartphone, ecc.).

Un grosso cerchio permette di attivare o disattivare le cuffie. Una rotella laterale regola il volume.

Un pulsante posto poco più sotto è di tipo intelligente (smart): riesce a capire se si desidera ascoltare o mettere in pausa un player musicale oppure, nel caso di collegamento a uno smartphone, di rispondere o chiudere una chiamata telefonica.

Infine in basso troviamo i connettori per i collegamenti analogico e digitale.

Nella confezione non troviamo alcun disco d’installazione, ma la guida per recuperare i driver più recenti dal sito Creative.

Dopo diverse prove, sembrava che il tasto intelligente non funzionasse con Windows 10, finché si è scoperta la procedura corretta (e perché è “intelligente”). Il tasto si attiva solo se si sposta il bottone del microfono un paio di volte.

Allora il dispositivo “pensa” di essere collegato a un telefono oppure a un dispositivo con software di comunicazione (Skype o un altro IM).

Quando si premerà il tasto laterale, quindi, le cuffie semplicemente cercheranno di attivare o disattivare una chiamata. In realtà, il dispositivo cui sono collegate attiverà o disattiverà l’ultima applicazione utilizzata.

Parliamo del software per Windows

Una volta installato, potremo avviare il programma BlasterX Acoustic Engine, che permetterà di fare dei test e di impostare le cuffie come meglio vogliamo. Da qui possiamo decidere il volume delle cuffie (operazione fattibile anche dalle impostazioni audio di Windows). Quel rettangolino in alto a destra permette di testare gli 8 canali audio. In alto, un triangolino permette di cambiare la lingua e di scaricare aggiornamenti per le cuffie. Purtroppo, l’italiano non è disponibile.

Andando nel menu dei profili potremo selezionare la configurazione ideale per diversi videogiochi, suddivisi per categorie (avventura e azione, FPS, guida, sport e strategia in tempo reale) o per nome (CoD, CS:GO, Dota, LoL, Metal Gear, Project Cars, Rocket League, The Witcher). 

È anche possibile selezionare alcuni profili standard (musica, film, nessun effetto).

 

 

 

Acoustic Engine potremo testare le impostazioni, e cercare quelle più adatte secondo il nostro bisogno. Per esempio, regoleremo gli effetti sonori che circondano (Surround), potremo rendere più pulito il suono (Crystalizer), gestire sia i bassi sia il “subwoofer” integrato nelle cuffie.

Con Smart Volume potremo attivare una gestione automatica del volume per non assordarci. Il più delle volte, però, basterà regolare la rotella del volume manualmente (sempre che non siamo impegnati in un’intensa sessione di gioco che non ci permette di staccare le dita dal gamepad o dalla tastiera, allora useremo Smart Volume).

Potremo testare le impostazioni tramite i tre video in alto.

Grazie all’equalizzatore potremo gestire la musica che ascoltiamo. Potremo anche salvare nuove impostazioni di equalizzazione.

La sezione Scout Mode permette di attivare o disattivare l’omonima funzione, che permette di attivare suoni “nascosti” nei videogiochi. È sconsigliata per l’ascolto di musica, ma utilissima in game.

Abbiamo testato a lungo queste cuffie per registrare la narrazione della nostra Web Serie intitolata Race Driver: GRID. Le cuffie ci hanno soddisfatto.

Al momento abbiamo registrato interamente oltre 20 episodi, che compariranno nel nostro canale quasi ogni lunedì fino a febbraio 2019. La terza stagione della Web Serie, che prevediamo di completare entro fine 2019, avrà una novità: l’aggiunta dello Scout Mode.

Questo significa che il suono delle automobili avversarie sarà più potente. La “bravura” dell’automobilista migliorerà in particolare grazie a questa funzione. Speriamo che nelle registrazioni dei game play sarà possibile sentire la differenza.

Torniamo alle H7. Altre funzioni utili si trovano in Voice FX che permettono di modificare la voce del microfono, creando effetti innaturali superbi.  Inoltre, l’ultimo menu, quello dei parametri, permette di gestire l’illuminazione (sempre di color rosso, ma può andare a tempo con la musica) e, soprattutto, permette di gestire il numero di canali audio (2, 6 o 8).

E qui si nota quanto avevamo già menzionato nell’articolo in cui confrontavamo le cuffie cinesi con quelle di marca. Il sito ufficiale delle H7 Tournament Edition in nessun punto specifica che queste sono cuffie stereofoniche che permettono di simulare 6 o 8 canali.

Appena presa in mano la scatola, siamo rimasti sconcertati dal leggere Virtual 7.1 Surround. Installato il software, ci siamo accorti che la sezione dei parametri permette di selezionare 5.1 o 7.1 canali virtuali. 

Inoltre, il mixer delle cuffie permette di interagire solo nei canali sinistro e destro. Non è possibile regolare da nessuna parte gli altri canali.

A questo punto, abbiamo investigato e scoperto che il 99% delle cuffie USB 5.1 e 7.1 in commercio virtualizza il suono.

Abbiamo trovato soltanto le Asus Strix con audio 7.1 reale, anche alcuni modelli di Razer hanno un audio Surround reale. Sono difficili da trovare in commercio le cuffie analogiche 5.1 e 7.1 reali (facilmente reperibili fino a 5 anni fa).

Avevano la scomodità di dover essere collegate a tutte le uscite analogiche di una scheda audio, ma avevano il vero supporto al Surround, compreso quello cinematografico.

Un’ultima pecca (ma questa riguarda a quanto pare tutte le cuffie di marca) è il mancato motorino che hanno le cuffie 4D cinesi, i cui costi sono sicuramente inferiori (da 15 a 30 €).

Le H7 inizialmente costavano circa 150 €, ma ora si trovano anche a meno di 100 €.

Conclusioni

Per chi vuole un suono puro, pulito, in qualsiasi ambito (gaming, musica e film) si consiglia di valutare queste cuffie. Fra l’altro, i cavi sono di ottima qualità. Si spenderà un po’ di più, ma la qualità è assicurata.

Sappiate, però, che il suono alla fine sarà sempre stereofonico. Il software originale farà simulare un suono avvolgente, così da permettere al nostro cervello di intuire la provenienza di tutto (davanti, dietro, destra, sinistra).

Le cuffie sono promosse, anche se non cum laude.

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