Indice dei Contenuti
Nel precedente articolo abbiamo raccontato i primi tre anni del Festival di Sanremo. Oggi continueremo a raccontarne la storia, soffermandoci sui cinque anni successivi.
Sanremo 1954
La canzone vincitrice del 1954 era un inno a “tutte le mamme” del mondo. Si intitolava, infatti, “Tutte le mamme”. Fu presentata da Gino Latilla e Giorgio Consolini.
Segue la classifica:
- Tutte le mamme — G. Latilla-G. Consolini
- Canzone da due soldi — K. Ranieri-A. Togliani
- …E la barca tornò sola — G. Latilla-F. Ricci
- Aveva un bavero
- Con te
- Donnina sola
- Mogliettina
- Non è mai troppo tardi
- Notturno
- Sotto l’ombrello
Oltre alla canzone vincitrice, anche “…E la barca tornò sola” ottenne un discreto successo. Raccontava la storia di tre pescatori (figli della stessa madre) morti durante una battuta di pesca in mezzo a una tempesta. Ecco perché “la barca tornò sola” al porto.
Pure “Canzone da due soldi” fu molto apprezzata. “Aveva un bavero” è al quarto posto. Tutte e quattro queste canzoni furono presentate da Gino Latilla.
Da segnalare la canzone Con te fu presentata da Totò. Non ottenne il successo sperato, arrivando quinto. Gino Latilla aveva stravinto.
Sanremo 1955
Il 1955 fu l’anno di Claudio Villa e Tullio Pane, con il primo e il secondo posto al Festival. Vinse con “Buongiorno tristezza”.
Ecco la classifica di quell’anno:
- Buongiorno tristezza — C. Villa-T. Pane
- Il torrente — C. Villa-T. Pane
- Canto nella valle — N. Otto-B. Pallesi-N. Bongiovanni
- Ci ciu ci cantava un usignol — N. Otto-N. Parigi-I Radio Boys
- Incantatella — C. Villa-N. Parigi
- L’ombra — J. De Palma-M. Colomber
- Una fotografia nella cornica — N. Otto-A. Basurto
- Un cuore — G. Rondinella-A. Basurto
Claudio Villa vinse nonostante avesse ben 40 di febbre la sera della finale. Come ci riuscì? La canzone era stata incisa, quindi, la telecamera inquadrò un palco vuoto mentre Claudio Villa “cantava”. Villa aveva presentato almeno tre canzoni, e due salirono sul podio. La terza, “Incantatella”, arrivò quinta.
Ili cantante Gianni Ravera presentò “Un cuore” e fu soprannominato il cardiologo. In seguito, divenne patron del Festival.
Sanremo 1956
Ecco la classifica del 1956:
- Aprite le finestre — Franca Raimondi
- Amami se vuoi — Tonina Torrielli
- La vita è un paradiso di bugie — Lucia Gonzales
- Albero caduto — Ugo Molinari
- Due teste sul cuscino — Ugo Molinari
- Il bosco innamorato — Tonina Torrielli
- Il cantico del cielo — Tonina Torrielli
- La colpa fu… — Ugo Molinari
- Musetto — Gianni Masocchi
- Nota per nota — Ugo Molinari
Probabilmente in Italia i cantanti non erano molti. Infatti, notiamo come nei primi Festival i partecipanti presentavano più canzoni, aumentando anche le possibilità di vincere. I nomi dei partecipanti rivelano che nel 1956 la Rai decise di non avere i big della canzone che si erano visti negli anni precedenti. Indisse un concorso per voci nuove. Su 5.000 partecipanti, fu permesso solo a 4 donne e 2 uomini di partecipare. Si legge in Sanremo Racconta:
‘Lucia Gonzales, 23 anni, rinuncia al fidanzato per cantare. Clara Vincenzi, sorella di un terzino dell’Inter, non nasconde di essere terrorizzata; Franca Raimondi e Tonina Torrielli arrossiscono ogni volta che sono avvicinate da un giornalista: la prima è una laureanda in lingue, la seconda una caramellaia a Novi Ligure. Nessuna delle due ha mai indossato un abito da sera, scollato per giunta. Gli uomini sono Ugo Molinari, commesso viaggiatore, e Gianni Mazzocchi, studente universitario. Spariranno tutti di scena nel giro di poco tempo.
Anche se arrivò nona, sicuramente “Musetto” è la canzone più conosciuta del Festival del 1956. Scritta da Modugno, fu cantata da Gianni Masocchi. In seguito, Domenico Modugno realizzò le sue versioni.
Sanremo 1957
Tornano i big, e Claudio Villa trionfa con due posizioni sul podio e altre sparse qua e là nella classifica.
- Corde della mia chitarra — C. Villa- N. Gallo
- Usignolo — G. Consolini-C. Villa
- Scusami — G. Latilla-T. Torrielli
- Cancello tra le rose — G. Consolini-C. Villa
- Casetta in Canadà — G. Christian-Poker-Boni-Latilla
- Il pericolo n. 1 — N. Otto-G. Latilla-C. Villa
- Intorno a te — T. Torielli-T. Allori
- Le trote blu… — Christian-Otto-Boni-Duo Fasano
- Per una volta ancora — N. Gallo-C. Boni
- Un filo di speranza — N. Otto-G. Latilla-Duo Fasano
Sanremo 1958
Nel 1958 gli italiani iniziarono a volare. Infatti, Domenico Modugno cantò in coppia con Johnny Dorelli “Nel blu dipinto di blu” (Volare), una delle più cantate e tradotte al mondo.
Ecco la classifica di quell’anno:
- Nel blu dipinto di blu — D. Modugno-J. Dorelli
- L’edera — N. Pizzi-T. Torielli
- Amare un’altra — G. Latilla-N. Pizzi
- Campana di Santa Lucia — C. Villa-G. Consolini
- Fantastica — J. Dorelli-N. Otto
- Fragole e cappellini — C. Villa-A. Fierro-Trio Joyce
- Giuro d’amarti così — C. Villa-N. Pizzi
- Mille volte — T. Torielli-C. Jorio
- Non potrai dimenticare — C. Boni-G. Latilla-N. Otto
- Timida serenata — C. Boni-G. Latilla-A. Fierro-G. Christian
Nella lista notiamo che Nilla Pizzi tornò al Festival nel 1958. Ma si fermò al secondo posto, con la bellissima “L’edera”. “Nel blu dipinto di blu” inizialmente era stata bocciata (com’è successo alla canzone vincitrice del Festival di quest’anno, il 2018). La canzone era stata rifiutata anche dal grande cantante Gino Latilla (e arrivò terzo).
Da una parte c’era Domenico Modugno, cantante e attore già conosciuto (che fu soprannominato per la prima volta Mister Volare), dall’altra un esordiente: lo sconosciuto (allora) Giorgio Guidi, figlio del cantante Nino D’Aurelio. Giorgio si presentò al Festival con un nome d’arte, Johnny Dorelli, nome che ha continuato a usare per tutta la vita.
Come nacque questa stupenda canzone? Domenico Modugno raccontò:
Una mattina mi sveglio e dico a mia moglie: “Ma guarda che bella giornata!”. “Mimmo — fa lei — mi pare che stia piovendo”. Io sentivo crescere dentro di me una grande felicità. Mi metto al pianoforte e comincio a cantare “Nel blu dipinto di blu”. D’improvviso provo l’impulso di andare alla finestra e spalancando le braccia, come se stessi per spiccare il volo, grido “Voolaaree…”.
Non finisce qui. Durante la serata finale, per l’emozione Domenico Modugno dimenticò di cantare una strofa. Il pubblico se n’era accorto, perché tutta Italia aveva già imparato a memoria la canzone. Secondo TV Sorrisi e Canzoni, ‘il povero Semprini dovette corrergli dietro in quella disordinata e veramente folle corsa nei cieli della felicità…’.
Claudio Villa, il reuccio degli anni precedenti, si accontentò del quarto posto.
Nel canale Symphonic Musical Soul nei prossimi giorni sarà possibile ascoltare altre canzoni degli anni 1954-58. In seguito arriverà la terza parte di questa storia della musica italiana.