Sanremo Story: 1951-1953

“Il giorno della Musica”; “la data della Musica”. Queste espressioni sono legate al giorno 29 gennaio. Wolfgang Amadeus Mozart, nato il 27 gennaio 1756, scrisse l’opera Idomeneo, che fu rappresentata per la prima volta il 29 gennaio 1781. Il 29 gennaio 1980 nacque un musicista che scrive spesso articoli per l’Angolo di Windows, compreso quello che state leggendo. Il 29 gennaio 1996 il Gran Teatro La Fenice fu bruciato da un incendio (il giorno triste della Musica).

Sanremo 1951

Lunedì 29 gennaio 1951 nacque il Festival della Canzone Italiana, cioè il Festival di Sanremo. In quell’occasione furono selezionate 20 canzoni su 240 composizioni che erano state inviate. Sul podio era presente una cantante in tutte e tre le prime posizioni: Nilla Pizzi. Vinse con Grazie dei fior. Canto le altre due canzoni in coppia con altri due cantanti. Ecco la classifica finale della prima edizione del Festival di Sanremo (solo le primi 10 canzoni).

  1. Grazie dei fior — Nilla Pizzi
  2. La luna si veste d’argento — N. Pizzi-A. Togliani
  3. Serenata a nessuno — N. Pizzi-A. Togliani
  4. Al mercato di Pizzighettone
  5. Eco fra gli abeti
  6. Famme Durmì
  7. La cicogna distratta
  8. La margherita
  9. Sedici anni
  10. Sotto il mandorlo

Come si può notare, sin dalla prima edizione il Festival non solo incluse canzoni in lingua italiana, ma anche in dialetto. A differenza di oggi, il Festival era trasmesso solo per radio. Pertanto, niente TV e, soprattutto, niente Internet. D’altronde, come disse Nilla Pizzi:

Un giorno a noi dell’Orchestra Angelini dissero che dovevamo partecipare a un Festival. Ma Festival era una parola nuova e nessuno sapeva bene cosa volesse dire.

Il presentatore della prima edizione fu Nunzio Filogamo.

Nunzio Filogamo

Non era usato il teatro Ariston, ma il Casinò di Sanremo. Il lunedì era un giorno morto, in cui c’erano pochi giocatori. Per riempire il Salone delle feste fu deciso di tentare la sorte con quello che oggi è considerato forse il più importante Festival musicale al mondo! Così ha detto almeno uno degli ospiti al Festival che si è tenuto pochi giorni fa, con Claudio Baglioni al comando.

È interessante che i quattro giornalisti presenti quella sera non scrissero neanche una riga sull’evento. Oggi, invece, se ne inizia a parlare con diversi mesi, tanto è vero che alcuni non capiscano quando il Festival è iniziato e quando è finito. Anche la radio non dedicò molto spazio al Festival, se non la serata finale del 31 gennaio, dalle 22 alle 23:30 (un programma di seconda serata).

Sanremo 1952

Riguardo alla classifica, l’anno dopo si presentò lo stesso copione, con lo stesso conduttore. Nilla Pizzi si aggiudicò tutto il podio (l’anno precedente d’altronde aveva cantato 9 delle 20 canzoni) e la definizione di “regina della canzone”. Ecco la classifica finale:

  1. Vola colomba… — Nilla Pizzi
  2. Papaveri e papere — Nilla Pizzi
  3. Una donna prega — Nilla Pizzi
  4. L’attesa
  5. Libro di novelle
  6. Madonna delle rose
  7. Nel regno dei sogni
  8. Perchè le donne belle
  9. Un disco dall’Italia
  10. Vecchie mura

Sanremo 1953

Cosa avete pensato alla notizia che la canzone che stava per essere eliminata all’ultimo Festival alla fine ha vinto? Ci sono stati anche altri scandali non solo in quest’ultimo Festival, ma dal 1953 in pratica ogni anno. Qual è stato il primo scandalo registrato al Festival? La canzone Acque amare ottenne un minuto e 40 secondi di applausi, ma nemmeno un voto! Vinse, invece, Viale d’autunno, cantata da Carla Boni e Flo Sandon’s, lasciando Nilla Pizzi in seconda posizione. Ecco la classifica ufficiale:

  1. Viale d’autunno — C. Boni-Flo Sandon’s
  2. Campanaro — N. Pizzi-T. Reno
  3. Lasciami cantare una canzone — A. Togliani-T. Reno
    Vecchio scarpone — G. Latilla-G. Consolini
  4. Il passerotto
  5. No Pierrot
  6. Papà Pacifico
  7. Sussurrando buonanotte
  8. Tamburino del reggimento
  9. Vecchia villa comunale

Come si evince dalla classifica, ci fu un ex equo al terzo posto, ma delle due sicuramente Vecchio scarpone è la più famosa. Era una canzone che ricorda le lunghe camminate dei militari in guerra. Anche la canzone all’ottavo posto era legata alla guerra in qualche modo, essendo una variazione sulla canzone fascista Garabub. Gli autori delle due canzoni quasi vennero alle mani. Anche fra i due direttori dell’orchestra, Cinico Angelini e Armando Trovajoli, scoppiò una grossa rivalità. Trovajoli voleva eseguire i brani con arrangiamenti jazz, l’altro preferiva arrangiamenti più classici.

A causa del suo secondo posto, Nilla Pizzi non fu più apprezzata dalle case discografiche, e dovette darsi al cinema. Recitò in Ci troviamo in Galleria con Carlo Dapporto e una sconosciuta attrice di nome Sofia Loren. La vincitrice Carla Boni, invece, si offese per aver ricevuto i fiori come premio. Li portò in una chiesa russa vicino il Casinò, dicendo: “Ho sempre odiato i fiori, mi ricordano il cimitero”. Quest’anno tutte le donne che sono apparse sul palco, alla fine di ogni esibizione, hanno ricevuto un mazzo di fiori. Gli uomini, invece, avevano un fiore attaccato al loro vestito.

Se vi è piaciuto leggere questa piccola storia del grande Festival di Sanremo, continueremo a raccontarvi le vicende degli anni successivi. Intanto, potete trovare sul sito sanremo.rai.it l’intero programma delle ultime edizioni, pronto per essere scaricato. È possibile scaricare anche solo i video delle singole canzoni.

Inoltre, nel canale musicale di chi ha curato quest’articolo presto troverete alcuni dei brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana, riarrangiati per l’occasione.

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