Il nome di “No Man’s Sky”

Negli ultimi mesi, si è fatto un gran parlare di No Man’s Sky. Molte critiche hanno riguardato il ritardo nello sviluppo e poi nel rilascio, periodi durante i quali gli sviluppatori continuavano ad affermare che lo stavano perfezionando.
Poi il 12 agosto 2016 è stato ufficialmente rilasciato. Su Steam si possono leggere più di 60.000 recensioni, per lo più negative.

Personalmente, non l’ho acquistato. Ho aspettato di guardare i numerosi game play disponibili su YouTube e su altre piattaforme di streaming. Comunque, l’unico motivo che mi ha incuriosito questo videogioco è stato il titolo. Perché? Si tratta di un videogioco di fantascienza, il cui titolo richiama uno dei nomi che nel lontano 2007 erano stati pensati per un personaggio secondario del romanzo The Genetic Scanner — Revision 3.0 (disponibile sia su Amazon, sia su Lulu).
Il personaggio in questione doveva essere capace di modificare la consistenza del ghiaccio. Inizialmente non poteva chiamarsi Uomo Ghiaccio, esistendo già l’omonimo della Marvel. Poi lo scrittore aveva pensato a “Uomo Cielo di Ghiaccio” (Man Heaven Ice), ma era complicato. Alla fine, il suo nome ufficiale è diventato: Dan Sky Manise  (si pronuncia “Den Scai Menais”, come se si stesse dicendo “Dan Man Ice”; è un gioco di parole che in italiano richiama anche una ‘minaccia’), soprannominato anche Glacier (“Ghiacciao”).
Estratto della pagina 197 del romanzo The Genetic Scanner (edizione 2010).

 
Sarà solo una coincidenza? A detta di qualcuno, il titolo originale doveva essere “Man’s Sky” (‘Sky appartiene all’uomo’), ma hanno preferito aggiungere la sillaba “No” per evitare problemi legali con la piattaforma satellitare di Rupert Murdoch. Così tradotto in italiano il titolo potrebbe essere ‘Sky non appartiene a nessuno’.
 
 

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