Indice dei Contenuti
Nota: questo articolo si concentrerà sui problemi della dipendenza da videogiochi.
Sei circondato. Gli aggressori sono degli alieni. Tutti quanti stanno sparando contro il tuo velivolo. Riuscirai a proteggere i tuoi “uomini” così che non siano rapiti dagli alieni o non periscano a causa delle loro bombe? Davanti a te c’è un grande schermo a colori pieno di immagini pulsanti e di suoni di battaglia. Osserva le tue dita: sono piene di vesciche, causate dalla pressione dei pulsanti. Ma devi premerne ancora uno, così da sparare la “bomba intelligente” definitiva. Farà saltare tutti i tuoi nemici. Cosa otterrai con la vittoria? La liberazione? No! Punti, punti e ancora punti!
Questa è la descrizione di quello che succede quando qualcuno non afferrato ti osserva mentre giochi ai videogiochi. Probabilmente cambia quando tu, che sei esperto, osservi altri mentre giocano.
Come consideri i videogiochi? Forse sono solo un diversivo innocuo dopo lunghe ore di studio o di lavoro. Eppure, alcune autorità hanno affermato che certi giochi – qualcuno afferma tutti – creano dipendenza e sono mentalmente dannosi. Almeno in parte è vero, visto che qualche ragazzo ha affermato di essere stato lasciato emotivamente svuotato. Contemporaneamente, molti si sentono in dovere di giocare, ragionando: ‘Sono solo io e le peggiori probabilità, qualcosa di impossibile. Il destino del mondo è nelle mie mani’.
Quando si gioca ai videogiochi si diventa protagonisti della storia e ci si dimentica che, in verità, ci sono migliaia, se non milioni, di protagonisti che stanno facendo e ragionando allo stesso modo.
Creano dipendenza?
Naturalmente, qualsiasi gioco può essere avvincente. Ma i videogiochi violenti lo sono particolarmente. Sherry Turkle, sociologa del Massachusetts Institute of Technology, ha spiegato:
“La tua mente può vagare in un gioco come gli scacchi. Ma questi videogiochi, ancor più del flipper, richiedono una concentrazione totale. Una volta entrato in quel mondo ci devi rimanere”.
Un videogioco può ipnotizzare, deviare i sentimenti, far fuggire dal mondo e da tutti i suoi problemi. È come essere drogati. Se poi diventi bravo, esperto, in un dato videogioco, staccarsi diventa più difficile che mai. Che dire se commetti uno stupido errore e vieni fatto saltare in aria? Ti rendi conto che puoi fare di meglio. Quindi ricarichi, ricarichi e ricarichi dall’ultimo salvataggio. Se poi il videogioco prevede la possibilità di acquistare dei potenziamenti, la tentazione diventa sempre più forte. Alcuni videogiochi possono arrivare a richieste economiche assurde, facendo superare di gran lunga il valore di un appartamento di medie dimensioni. C’è chi ha rinunciato ai soldi per il pranzo, ai soldi della spesa o è arrivato a implorare i genitori o altri parenti e conoscenti, pur di riuscire ad avere quel potenziamento.
Sebbene la maggior parte dei giocatori di solito si goda il tempo passato a videogiocare, i pericoli legati alla dipendenza sono reali. Molti che ci sono cascati non pensavano che fosse possibile, che sarebbe successo a loro. Ma sono arrivati all’estremo: dita scorticate a causa delle lunghe ore con i giochi. I videogiochi sono diventati la cosa più importante di tutta la loro vita. Per alcuni sono diventati più di un passatempo: una vera e propria religione!
In generale i videogiochi sono qualcosa di lecito. Studi scientifici hanno dimostrato che sono anche vantaggiosi per curare determinate patologie mentali (magari ne parleremo in un altro articolo). I videogiochi sono passatempi legittimi, ma per alcuni possono diventare dannosi o almeno non vantaggiosi. Quanto è saggio evitare di lasciarsi dominare dai videogiochi! Perché diventarne schiavi?
Forse qualcuno di voi si domanderà se davvero c’è il rischio di diventare videogioco-dipendenti. Qualcuno dirà: ‘Dopo tutto, sono solo giochi’. E poi alcuni giochi sono istruttivi. Ma cosa insegnano i giochi?
Violenza e gratificazione immediata
Questo è ciò che alcuni videogiocatori hanno detto di aver imparato. Tuttavia, altri dicono che i giochi violenti ti insegnano semplicemente i principi dell’autodifesa, per proteggere sé stessi e altri. Uno studente ha affermato che immaginava il suo insegnante di storia all’interno di un videogioco. Invece di presentarsi a scuola armato, preferiva farlo saltare in aria in mezzo a qualche asteroide.
Per altri i videogiochi sono un sistema educativo. D’altronde, pensate a come aiutano a sviluppare i riflessi: ti insegnano a schivare e ad affrontare i pericoli.
Ma i temi dei giochi più popolari sono davvero un buon sistema educativo? Aiuteranno ad andare d’accordo con gli altri?
Pensate a quella ragazzina di 11 anni accusata di aver pugnalato a morte un ragazzo di 14 anni per una discussione. Lui l’aveva interrotta mentre stava giocando a un videogioco.
Quali lezioni si imparano dai videogiochi violenti? Ad amare la violenza?
Non dimentichiamo quella categoria di persone, probabilmente la stragrande maggioranza, che esplode mentre sta giocando, mentre resta calma in situazioni complesse. La gratificazione immediata che ti dà un videogioco è superiore al mondo esterno. Eppure, in mezzo a questo gruppo di persone, si riscontra che molti diventano assai impazienti. Forse, però, il mondo che ci circonda porta a perdere facilmente la pazienza. Quanti automobilisti pensionati, la cui stragrande maggioranza non gioca ai videogame, dimostrano impazienza alla guida!
Eppure, c’è un modo semplice per sapere se si è videogioco-dipendenti: guardare i risultati raggiunti nella vita. Se peggiorassero, forse andrebbe rivisto qualcosa nel proprio programma videoludico. Per esempio, i voti scolastici sono più bassi? Al lavoro non si rende più come prima? Sono fattori da considerare.
Vanagloria
Alcuni videogiocatori affermano di amare o addirittura adorare i videogiochi perché permettono di dimostrare agli altri che sono capaci di fare qualcosa. Altri ci giocano per tirarsi su dopo un litigio in famiglia. D’altronde, dopo che inizi un videogioco, il tuo avatar ti migliora. Perché? Pensi di essere troppo basso o troppo alto? Ti ritieni troppo magro o troppo grasso? Pensi di non essere molto incline all’atletica? Non creare un avatar a tua immagine, secondo la tua somiglianza, ma creane uno che sia superiore a quelle che ritieni delle carenze personali.
Per altri ancora, i videogiochi servono a dimostrare che si è più bravi e astuti di una macchina. Sentirsi dire da qualcuno: ‘Come sei bravo! Sei un grande giocatore!’ è ciò che basta per sentirsi in capo al mondo.
La già citata Sherry Turkle ha dichiarato:
“Le persone che hanno problemi in famiglia possono trovare un posto dove andare dove non devono affrontare tutto ciò in cui non hanno avuto successo: un luogo dove hanno pieno successo”.
Ma quanto sono importanti una lode o un successo in ambito videoludico? Se un videogiocatore diventa presuntuoso o egoista, rivaleggia con gli altri o fomenta invidia, la sua compagnia è davvero piacevole? A questa sezione dell’articolo ho dato il titolo: “Vanagloria”. È un gioco di parole. La gloria è vana, o vuota. Nell’antica Grecia “vanagloria” era sinonimo di “egoista”. Suggeriva il forte desiderio di ricevere vere lodi, ma per ragioni vuote e senza valore.
La “gloria” derivata dal diventare il “dito più veloce dello Spazio” non sarebbe davvero vuota? Ti aiuterebbe a trovare e a mantenere un lavoro? Arricchirebbe la tua personalità? E quando il tuo gioco viene spazzato via, annullato da un piccolo errore di calcolo mentale o da un errore di sistema, il tuo ego non va in frantumi?
E da chi arrivano tali lodi? Da persone che usano un linguaggio scurrile mentre gridano?
Non dimentichiamo un’ultima motivazione per ricercare il successo nel mondo videoludico: fare conquiste di cuori. Ma qui dobbiamo ricordare un famoso detto popolare: “Fortunato nel gioco, sfortunato in amore”.
Naturalmente, non vogliamo dimenticare neanche i videogiocatori professionisti che sono pagati per svolgere qualche professione legata al mondo videoludico. Ci sono anche coppie sposate in questo ambito. Inoltre, non scordiamo che l’e-sport è oramai riconosciuto ovunque, ed è una vera e propria disciplina sportiva.
Come alcuni si sono liberati della videogioco-dipendenza
Chiaramente, in questo articolo stiamo parlando di usi estremi ed errati dei videogiochi, che portano alla videogioco-dipendenza. Per alcuni evitare le Sale giochi è stato d’aiuto. Ma non è sufficiente. Quando ci si vuole liberare di una dipendenza, intervengono diversi fattori. Uno di questi ha a che fare con la mente. Se si continua a pensare all’oggetto di cui si è dipendenti, sarà difficile liberarsene. Succede a chiunque cerchi di liberarsi del problema della droga e dell’alcol; vale anche per i videogiochi.
Per i videogiochi potrebbe essere più semplice. Non è necessario entrare in un gruppo di autoaiuto o in una comunità. Il più delle volte non è richiesto neanche di eliminare del tutto i videogiochi. Basta diminuirne l’uso e passare più tempo a svolgere altre attività, come giocare a calcio, a basket, a tennis o, se non si può stare all’aria aperta, a qualche gioco da tavolo. Ci vuole uno sforzo reale. In alcuni casi, oltre alla diminuzione del tempo passato con i videogiochi, può tornare utile fare una sorta di censura, scegliendo solo alcuni generi videoludici.
Molti hanno avuto successo. Citiamo il caso di Claudelle, un adolescente che era dipendente di un unico gioco, Omega Race, uno sparatutto spaziale rilasciato inizialmente in formato arcade nel 1981 (la versione casalinga fu distribuita dal 1982). Claudelle marinava la scuola pur di andare a giocare a Omega Race. Ha detto:
“Il mio nome era scritto sulla classifica del gioco: era quello con il punteggio più alto”. Il suo alias videoludico? Omega Man. “Dopo avere speso decine di dollari nel gioco, ho capito che tutto questo era solo un racket per accaparrarsi i miei soldi, e funzionava!”.
Così Claudelle decise di trascorrere il suo tempo libero imparando a nuotare. “Questo è stato molto più utile, e sicuramente più economico. A scuola mi sono impegnato di più e i miei voti sono migliorati. Con i soldi che ho risparmiato evitando di giocare, ho comprato dei bei vestiti. Ora posso concentrarmi più facilmente sulle cose serie della vita”.
Le “cose serie della vita” non dovrebbero davvero essere la nostra principale preoccupazione? Esse rendono la vita veramente soddisfacente. Tuttavia, ripetiamo che rilassarsi videogiocando non è sbagliato. Non stiamo condannando i videogiochi, ma i pericoli legati alla dipendenza.
I temi dei videogiochi più popolari
Notate come sono stati pubblicizzati alcuni videogiochi. Non riportiamo alcun titolo. Fate voi le associazioni come preferite.
● Mangia prima di essere mangiato
● Distruggi le orde aliene o ti soffocheranno
● Schiva i meteoriti prima che ti facciano esplodere
● Proteggi le città dai missili lanciando missili
● Mentre raccogli qualche gioiello, uccidi un millepiedi o un ragno che salta attraverso lo schermo prima che atterri su di te
● Spara per uscire da un mondo labirintico disseminato di robot assassini
● Sei in un carro armato gigante su un campo di battaglia tridimensionale e devi abbattere tutti i tuoi nemici