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Se pensavi che il peggior incubo degli automobilisti fosse l’autovelox, preparati a conoscere il suo “fratello” più evoluto: il Sorpassometro, un nome che sembra uscito dalla penna di un fumettista, ma che è realtà, e una realtà sempre più presente sulle strade italiane. La missione? Riconoscere e punire i sorpassi vietati, specialmente in quei tratti dove la prudenza non è mai troppa.
Cos’è il Sorpassometro e come funziona
Il Sorpassometro è uno strumento elettronico installato nei punti ad alta incidentalità, pensato per contrastare le manovre pericolose legate ai sorpassi vietati. Diversamente dall’autovelox, che si limita a rilevare la velocità, il Sorpassometro analizza il comportamento del veicolo: se rileva il superamento di una linea continua o la manovra di sorpasso in zone interdette, si attiva immediatamente.
Il funzionamento è semplice ma sofisticato:
- Sensori elettromagnetici annegati nell’asfalto rilevano il passaggio sulla corsia opposta.
- Una telecamera intelligente cattura foto e video (di circa 15 secondi) dell’infrazione, prima e dopo la manovra.
- Il materiale viene inviato in tempo reale alla centrale della Polizia Locale, dove viene controllato e, se è confermato, la multa arriva comodamente a casa.
Il Sorpassometro può essere fisso o mobile, ed è sempre preceduto da apposita segnaletica, come richiesto dalla normativa: nessuna “trappola”, quindi, ma un sistema trasparente.
Sorpassometro vs Autovelox: qual è la differenza?
La differenza principale fra Sorpassometro e Autovelox è la natura dell’infrazione che viene rilevata:
- Autovelox: controlla la velocità e scatta una foto se viene superato il limite.
- Sorpassometro: non misura la velocità, ma controlla se viene effettuato un sorpasso vietato (ad esempio su linea continua, in curva, su dossi, zone a visibilità limitata), registrando video e foto come prova.
Il Sorpassometro, dunque, nasce per colmare una lacuna: punire le manovre azzardate che troppo spesso sono causa di gravi incidenti, ma che finora erano difficilmente contestabili in assenza di una pattuglia presente sul posto. Grazie a questa tecnologia, la sicurezza stradale compie un salto in avanti, offrendo uno strumento più preciso e in tempo reale.
Perché è stato creato il Sorpassometro?
Il Sorpassometro nasce dal bisogno di aumentare la sicurezza nei punti critici della rete stradale, dove i sorpassi vietati generano un elevato rischio di incidenti mortali. Nonostante la massiccia presenza di autovelox e tutor, gli incidenti legati a sorpassi pericolosi rimangono una piaga sulle strade italiane. Il Sorpassometro è la risposta tecnologica per rilevare e punire in modo oggettivo quei comportamenti che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri.
Guida con intelligenza, non solo con prudenza
Con l’arrivo del Sorpassometro, la sicurezza sulle strade non è più una questione di fortuna. Ogni manovra azzardata, ogni sorpasso fatto dove non è consentito, può essere registrato e punito. Questo strumento non è un nemico, ma un alleato invisibile per proteggere vite: rispetta le regole, guida con attenzione e responsabilità. La tecnologia può essere implacabile, ma la vera sicurezza dipende ancora da noi e dai nostri comportamenti ogni volta che mettiamo le mani sul volante.
Ricordati: il vero viaggio, in fondo, è quello che porta sempre a casa. Prestiamo attenzione, sempre.
Guida sicuro, la strada è di tutti.
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