Scopriamo il Montiferru Play 2024

I fine settimana a cavallo fra novembre e dicembre 2024 sono stati ricchi di eventi, a cui ho avuto il privilegio di partecipare. In questo articolo parleremo del primo evento.

Il Montiferru Play 2024, tenutosi il 23 e il 24 novembre a Santu Lussurgiu (OR), è stato un evento imperdibile per gli amanti dei giochi da tavolo e delle esperienze immersive. Quest’edizione si è rivelata ancora più ricca di contenuti, con un Escape Room disponibile già dal 22 novembre, permettendo ai partecipanti di entrare nell’atmosfera del festival con un’esperienza enigmatica fin dall’inizio.

L’evento si è svolto al Centro di Cultura Popolare, dove i visitatori hanno potuto sperimentare una vasta selezione di giochi da tavolo, dai più classici ai più innovativi, vivendo momenti di gioco e convivialità. Inoltre, quest’anno il festival ha avuto un tema particolare: la tutela dei mari e Ticket to Ride.

Gli ospiti di questa edizione hanno portato con sé non solo il loro amore per il gioco, ma anche la passione per la cultura locale, come sottolineato dalle diverse attività e dai laboratori. Fra gli ospiti più noti, si sono distinti autori di giochi, come Gabriele Mari, ed esperti del settore che hanno animato dibattiti e incontri.

L’atmosfera di Santu Lussurgiu, già di per sé incantevole, è stata arricchita dalla partecipazione di tanti appassionati e famiglie, confermando il successo di questa iniziativa, che ogni anno cresce in partecipazione e contenuti.

L’Escape Room

La scorsa estate, la Biblioteca Comunale di Santo Lussurgiu ha inaugurato la propria Escape Room. Per sperimentarla, si deve prenotare per lasciare il tempo al personale di trasformare l’edificio in un gioco interattivo.

Per prenotare, fate riferimento a questo link.

L’Escape Room ha una durata di 90 minuti, ma alcuni partecipanti sono riusciti a “scappare” in meno tempo.

Quando sono arrivato a Santo Lussurgiu, venerdì sera, dopo aver portato la valigia nel mio alloggio, mi sono avvicinato al centro utilizzato per il Montiferru Play. Simone Riggio, il presidente dell’associazione omonima, mi aveva detto che era stata organizzata una cena per quella sera. Ma non sapevo nulla dell’Escape Room.

A un certo punto, ho accompagnato una squadra di un totale di otto partecipanti. L’Escape Room è stata pensata per sei giocatori per volta, ma c’è stato fatto uno strappo alla regola. Ho così conosciuto alcuni membri dell’Associazione, tra cui Stefania, Elena, Eleonora, Antonello, Gianna e altri. Alcuni di loro erano nella mia squadra, altri, invece, erano i bibliotecari. Nella mia squadra c’erano anche Gabriele Mari e Selina Mao, una divulgatrice tiktoker che non conoscevo ancora.

Mentre cercavamo gli indizi in mezzo ai libri e ai dispositivi della Biblioteca, sono passati circa 92-93 minuti. Proprio così, abbiamo perso! Ma i bibliotecari ci hanno permesso di uscire per tornare al Centro, dove abbiamo fatto un giro pizza con forse una trentina di pizze provenienti da due pizzerie locali!

Il programma

Il Montiferru Play è sviluppato in modo diverso rispetto altri Festival simili. Innanzi tutto, non ci sono cosplayer e ballerini di K-Pop. L’evento è una sorta di Gioco da Tavolo vivente della durata di due giorni. In verità, come scopriremo tra poco, per me si è trattato di 60 ore di gioco in due giorni (non è un errore di calcolo)!

Nella playlist, alcuni momenti del Montiferru Play sia del 2023 che del 2024

Dopo un discorso di benvenuto da parte della vicesindaca e di altri personaggi locali, l’evento è iniziato ufficialmente. Ma il sabato mattina era rivolto principalmente agli scolari e agli studenti delle scuole locali.

Selina Mao ha presentato il suo progetto SeliNature, indossando il suo caratteristico e unico cappello di paglia. Prima di iniziare l’Escape Room ha detto che per lei è come gli occhiali di Clark Kent. Senza, si trasforma in un supereroe, nel suo caso, della natura.

Selina ha tenuto una lezione sugli otto mammiferi che vivono nel Mar Ligure, e molti di questi si possono incontrare anche in altre zone del Mediterraneo. Se fate un viaggio in traghetto per una vacanza in Sardegna, affacciatevi sul ponte: potreste vedere una balena, un delfino o un loro cugino che vi accompagna!

Dopo la lezione, è partito il QUIZZONE. I ragazzi hanno dovuto rispondere a diverse domande. Ogni classe era una squadra in gioco.

Il QUIZZONE ha incluso anche alcuni Giochi da Tavolo, come Raccontami una storia di Gabriele Mari.

I ragazzi di Sardinia Game Scene, la più importante associazione (video)ludica della Sardegna, con sede a Cagliari, ha organizzato un laboratorio che pure ha coinvolto le scolaresche.

Nel pomeriggio, si è tenuta la prima lezione di Risiko, storico gioco da tavolo. In Sardegna ci sono due squadre ufficiali, entrambe con sede a Cagliari. Al Montiferru Play era presente Risiko Club Sardegna. Durante la seconda giornata, si è tenuto un torneo ufficiale.

Subito dopo la lezione del sabato, è iniziato il torneo di Ticket to Ride, che mi ha visto protagonista. Gioco a Ticket to Ride da qualche anno, ma solo di recente sono passato all’edizione “analogica”. Ho iniziato con l’edizione digitale di Steam e con quella per Android, entrambe pubblicate da Asmodee. Adesso, la licenza digitale di Ticket to Ride è stata affidata a Marmalade Game Studio. Nell’edizione Asmodee sono nella Top 30 mondiale di tutte le mappe disponibili. In alcuni casi, sono riuscito a rientrare anche nella Top 10.

Al Montiferru Play, chi fosse riuscito a vincere contro di me, avrebbe ricevuto un set di vagoni della nuova serie Deluxe uscita lo scorso settembre. Lo staff del Montiferru Play ha provato e riprovato, mettendo i bastoni fra le ruote dei miei vagoni, ma non sono mai riusciti a vincere.

Piuttosto, in una partita con altri giocatori, in due sono riusciti a vincere e si sono aggiudicati un set rosso e un set blu. Complimenti a Giansimone Migoni (che è un Game Designer) e a Gianluca!

Intanto, i membri dello staff hanno continuato a sfidarmi, arrivando a giocare fino alle 2,00 della notte! Ecco perché due giorni si sono trasformati in due 2 giorni 2 mezzo!

Spazio ai Game Designer

Anche se il grosso dell’evento si è giocato a giochi noti, è stata un’occasione per sperimentare alcuni prototipi, come quelli realizzati da Franco Sardu di Sardinia Game Scene, Giansimone Migoni e Giovanni Correddu. Proprio così, avevo portato anch’io il prototipo di un gioco, Equinus, una battaglia fra animali da soma (Camelidi vs Equini). Grazie ai consigli ricevuti, il gioco è in fase di ultimazione. Spero che presto potrà essere messo in commercio!

Spazio agli anziani!

Domenica mattina Gabriele Mari ha tenuto un corso di circa 3 ore, dedicato al mondo delle Tre Età (periodo della vita un tempo chiamato “della Terza Età”). Con alcune associazioni del ravennato, Gabriele sta sperimentando i GdT nelle case di riposo. Ha invitato chi ha partecipato al corso di fare da apripista, o pioniere, in questo ambito.

Alcune case editrici stanno ripubblicando alcuni giochi pensando proprio a questo periodo della vita. Infatti, alcune regole dei giochi devono essere adeguate, pensando a chi ha problemi di vista, di udito o di movimento.

I tornei

Durante i due giorni di Festival si sono tenuti diversi tornei. Abbiamo già citato Risiko e Ticket to Ride, ma ci sono stati anche altri giochi: Tzintzula, Backgammon, Mancala, Hyve.

Soprattutto, segnaliamo il Terzo Torneo Nazionale Spuntino COPPA CASIZOLU. Per ora si sta organizzando a Santo Lussurgiu, ma non si sa mai che diventi un torneo itinerante. D’altronde, la Demoela, che ha pubblicato sia Spuntino in Sardegna che Tzintzula e di cui Simone Riggio è uno dei fondatori, ha realizzato delle varianti di Spuntino con ricette di altre zone di Italia. Infatti, il gioco prevede la creazione di ricette, i cui ingredienti sono indicate sulle carte che si pescano.

Un altro torneo è stato quello di 7 Wonders. Personalmente ho partecipato a 2 tornei in totale: Ticket to Ride e 7 Wonders. Per quest’ultimo, ho dovuto acquistare il gioco, visto che non ci avevo mai giocato. Lo conoscevo grazie ai gameplay che ho visto online.

Ho avuto una decina di giorni per allenarmi, purtroppo da solo, perché su Board Game Arena (BGA) non trovavo mai nessuno (ho però sperimentato online 7 Wonders Duel). Se ricordo bene, mi sono qualificato 5° pareggiando con un altro giocatore. Nelle due partite ho totalizzato 108 punti. Anche se era una sfida, in verità nei tavoli ci siamo anche aiutati, visto che non ero l’unico novello a questo gioco. Addirittura, qualcuno l’aveva provato per la prima volta il giorno precedente!

“L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”.

Non sappiamo chi abbia pronunciato queste parole, ma riassumono benissimo il concetto. Non smettiamo mai di giocare. La mente ringrazierà!

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