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Goat Simulator: Remastered riporta in auge l’irriverente simulatore di capre che ha catturato il cuore di milioni di giocatori. Sviluppato da Coffee Stain Studios, il titolo offre un’esperienza unica nel suo genere, con il giocatore che veste i panni di Pilgor, una capra capace di generare caos ovunque. Con una grafica rinnovata, illuminazione migliorata e texture avanzate, la remastered eleva il mondo di gioco a nuovi livelli. Il titolo include tutti i DLC precedenti, come GoatVille e Goat City Bay, e introduce il nuovo sistema di mutators, permettendo ai giocatori di selezionare diverse versioni della capra con facilità.
In arrivo il 7 novembre 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (su Steam qui), Goat Simulator: Remastered si presenta come un inno all’assurdo, promettendo di regalare ore di caos e risate ai suoi fan di lunga data.
Goat Simulator: Remastered recensione
Goat Simulator: Remastered riporta in primo piano uno dei titoli più irriverenti e singolari nel panorama videoludico, offrendo una nuova opportunità per immergersi nel caos creato da Pilgor, la capra protagonista. Questo titolo nasce dalla volontà di Coffee Stain Studios di ridare vita all’esperienza originale lanciata nel 2014, questa volta con grafica e prestazioni rinnovate per console di nuova generazione e PC. Il remaster punta non solo a risvegliare la nostalgia tra i giocatori, ma anche a introdurre i nuovi utenti al mondo di Goat Simulator, famoso per il suo humor assurdo e i bug volutamente lasciati nel gameplay.
Il fulcro di Goat Simulator resta invariato: il giocatore controlla Pilgor in un sandbox dove l’obiettivo principale è generare il massimo caos possibile. . I giocatori possono quindi esplorare scenari come una città, una baia, un mondo in stile fantasy, o perfino uno scenario post-apocalittico, portando il caos in ogni angolo. Inoltre, include nuovi elementi visivi, come texture migliorate e illuminazioni aggiornate, che esaltano i dettagli dell’ambiente e dei personaggi.
Uno degli aggiornamenti più significativi è l’introduzione di un sistema di mutators migliorato, che consente ai giocatori di selezionare e modificare il tipo di “capra” direttamente dal menu, una funzionalità che migliora l’accessibilità e aggiunge varietà al gameplay. Questa nuova interfaccia permette infatti di cambiare facilmente le abilità e l’aspetto di Pilgor senza dover riavviare il gioco, una modifica richiesta dai fan da lungo tempo.
La storia del franchise e l’amata follia di Pilgor
Il franchise di Goat Simulator nasce nel 2014 come un progetto volutamente assurdo e parodico, sviluppato da Coffee Stain Studios. Inizialmente ideato come uno scherzo, il gioco viene rilasciato durante un’era in cui le simulazioni realistiche stanno diventando molto popolari, da quelle agricole a quelle di guida. La premessa è semplice quanto inusuale: il giocatore controlla una capra, Pilgor, che può muoversi in libertà in un ambiente urbano, compiendo azioni totalmente illogiche, come causare esplosioni, abbattere strutture, saltare su trampolini e infastidire NPC. Questa formula di caos senza regole si rivela sorprendentemente efficace, trasformando il gioco in un fenomeno virale.
Goat Simulator è riuscito a conquistare un vasto pubblico per diversi motivi. La chiave del successo sta nel tono volutamente irriverente e nella rottura delle convenzioni, tipiche dei titoli open-world. Gli sviluppatori di Coffee Stain Studios non solo hanno abbracciato l’idea di un gameplay “imperfetto”, ma hanno anche incoraggiato i bug e i glitch, vedendoli come parte integrante dell’esperienza comica. Il titolo originale, infatti, è noto per la fisica esagerata e per gli strani comportamenti della capra, che spesso si muove in modo imprevedibile e grottesco, rendendo ogni sessione di gioco unica. Pilgor diventa così una sorta di icona, una capra che agisce come un’antitesi dei protagonisti eroici dei videogiochi, preferendo il caos alla gloria.
Negli anni, Goat Simulator ha visto una crescita grazie all’aggiunta di numerosi contenuti scaricabili (DLC), che hanno ampliato l’esperienza. Tra i DLC più popolari troviamo Goat City Bay, Goat MMO Simulator, che parodia i giochi di ruolo massivi online, e GoatZ, una versione apocalittica con zombie. Ogni DLC introduce nuovi scenari, potenziamenti e sfide, espandendo il mondo di Pilgor con nuovi e assurdi contesti. L’umorismo satirico del gioco, che fa spesso riferimento a fenomeni della cultura pop e all’industria videoludica, ha continuato a attrarre una fanbase appassionata.
Con Goat Simulator: Remastered, Coffee Stain Studios intende celebrare e rivitalizzare questo folle franchise, rendendolo più accessibile alle nuove generazioni di console e aggiungendo miglioramenti grafici e tecnici, come una migliore gestione dei “mutators”.
Novità nel gameplay
In Goat Simulator: Remastered, le novità introdotte nel gameplay mantengono intatta la formula caotica dell’originale, aggiungendo però elementi che la rendono ancora più coinvolgente e perfezionata. Coffee Stain Studios ha migliorato l’esperienza attraverso aggiornamenti tecnici e creativi che ampliano la libertà e l’interattività dei giocatori, offrendo un caos ancora più raffinato per gli appassionati di giochi sandbox. Uno dei principali aggiornamenti riguarda l’introduzione di un sistema di mutators più intuitivo, che consente di cambiare facilmente il tipo di capra giocabile. Nel titolo originale, il cambio tra versioni della capra richiedeva di uscire e rientrare nel gioco; ora, invece, è possibile passare da una capra a un’altra direttamente tramite il nuovo menu dedicato, rendendo il gameplay più fluido e rapido.
I giocatori possono quindi esplorare le diverse abilità e caratteristiche delle capre in un solo livello, senza interruzioni, sperimentando combinazioni uniche e improbabili. La presenza dei DLC inclusi nel pacchetto come GoatVille, Goat City Bay e l’ormai famoso Goat MMO, garantisce scenari ricchi di possibilità, in cui ogni mappa offre sfide e divertimenti esclusivi. Con la possibilità di affrontare avventure post-apocalittiche con Goat Z, esplorazioni spaziali con Waste of Space, o rapine in stile heist con il DLC PAYDAY, il gioco propone un’offerta di contenuti davvero vasta, ampliando il gameplay oltre ogni limite immaginabile per un simulatore di capre.
I miglioramenti grafici, come le texture ad alta definizione e l’illuminazione avanzata, non solo aumentano la bellezza visiva del gioco, ma aggiungono anche nuove possibilità di interazione. Ad esempio, il nuovo design delle ambientazioni rende gli oggetti e gli NPC più reattivi ai movimenti della capra, permettendo ai giocatori di creare situazioni assurde e caotiche. Il motore fisico rimane volutamente “impreciso,” dando spazio a glitch e momenti esilaranti, coerentemente con lo spirito umoristico e imprevedibile del titolo.
L’ottimizzazione del gioco per console di nuova generazione (PS5 e Xbox Series X/S) e per PC permette un’esperienza di gioco ancora più fluida, consentendo di apprezzare a pieno le novità del gameplay. In sintesi, Goat Simulator: Remastered riesce a mantenere l’essenza del gioco originale, elevandone il gameplay attraverso innovazioni che rendono il caos non solo più accessibile, ma anche più variegato e soddisfacente per i fan di lunga data e per i nuovi giocatori.
Goat Simulator: Remastered opinioni e conclusioni
Il lancio di Goat Simulator: Remastered, previsto per il 7 novembre 2024, coincide quasi perfettamente con il decimo anniversario dall’uscita del titolo originale. Questa remastered, sviluppata da Coffee Stain Studios, sarà disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S e rappresenta il ritorno in grande stile del folle mondo di Pilgor, la celebre capra protagonista del gioco. Il titolo promette di soddisfare tanto i nostalgici quanto i nuovi giocatori, presentando un’ampia varietà di miglioramenti grafici e tecnici. I fan potranno quindi sperimentare il classico caos del gioco con un livello visivo completamente rinnovato, che include texture migliorate, una resa dell’illuminazione più avanzata e una cura maggiore per i dettagli delle ambientazioni, senza compromettere l’umorismo e l’assurdità che hanno caratterizzato il primo titolo della serie
Uno dei principali aggiornamenti di questa versione è l’introduzione di un sistema rinnovato per la gestione dei “mutators”, che permette di modificare l’aspetto e le abilità della capra selezionando tra diverse varianti disponibili, il tutto direttamente dal menu senza la necessità di riavviare il gioco. Questa nuova funzionalità promette di arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco e di lasciare ancora più spazio alla creatività dei giocatori, che possono combinare diversi potenziamenti per creare “super-capre” dotate delle abilità più strampalate. Anche tutti i DLC rilasciati in passato, come Goat MMO Simulator, GoatZ e Waste of Space, sono inclusi nella remastered, con l’aggiunta di contenuti extra che erano stati precedentemente riservati alla versione mobile
L’attesa per questa uscita è elevata, non solo per i miglioramenti grafici e tecnici, ma anche per la promessa di mantenere i bug intenzionali del gioco, considerati parte del fascino del titolo. Gli sviluppatori hanno infatti confermato che alcune delle “imperfezioni” dell’originale saranno preservate, offrendo ai giocatori la possibilità di vivere un’esperienza più autentica e divertente. In conclusione, Goat Simulator: Remastered si propone come un omaggio irriverente e nostalgico al primo capitolo, pronto a offrire ore di intrattenimento e a far riscoprire il fascino del simulatore di capre che ha saputo distinguersi per il suo umorismo assurdo e fuori dagli schemi.