Dragon Ball: Sparking Zero

La serie Dragon Ball ha segnato un’epoca per i fan di Dragon Ball, offrendo un’esperienza di combattimento unica e frenetica. Dragon Ball: Sparking Zero si propone come degno erede di questa tradizione, riaccendendo la fiamma della nostalgia nei giocatori più veterani e introducendo nuovi elementi per catturare l’interesse delle nuove generazioni. Dopo aver trascorso diverse ore con questo nuovo titolo, è evidente come lo sviluppatore abbia sapientemente bilanciato la fedeltà alle origini con un approccio innovativo.

Le meccaniche di gioco, pur rimanendo fedeli allo spirito della serie, offrono nuove profondità e sfaccettature, mentre la modalità storia promette di regalare ore di divertimento. Sparking Zero non è solo un semplice ritorno al passato, ma un’evoluzione naturale di un franchise amato.

Il sistema di combattimento di Sparking Zero è un vero e proprio tour de force di opzioni e combinazioni. Vanishing Assaults, Lightning Attacks, Burst Smashes, e una miriade di altre mosse offrono una profondità strategica che va ben oltre i semplici picchiaduro. La curva di apprendimento è ripida, con una quantità impressionante di meccaniche da padroneggiare, tra cui high guards, low guards, vari tipi di counter e molto altro. Questa complessità, però, si traduce in combattimenti estremamente soddisfacenti, dove ogni vittoria è il risultato di una padronanza delle diverse tecniche. Sebbene alcune combinazioni possano sembrare eccessive, è innegabile il piacere di eseguire sequenze elaborate e spettacolari, che catturano perfettamente l’essenza dei combattimenti epici di Dragon Ball.

Al di là della modalità storia, Sparking Zero introduce la modalità Battaglie personalizzate, una feature che offre ai giocatori la possibilità di creare i propri scenari di combattimento. Questo strumento, ispirato a Mario Maker, permette di personalizzare ogni aspetto della battaglia, dalla sequenza iniziale al filmato finale. La presenza di una regola che richiede ai creatori di dimostrare la fattibilità dei propri scenari aggiunge un ulteriore livello di sfida e incoraggia la creazione di contenuti di qualità. Questa modalità è un’aggiunta interessante che prolunga notevolmente la longevità del gioco, offrendo infinite possibilità di sperimentazione e di condivisione con gli altri giocatori.

Dopo aver esplorato liberamente il roster di personaggi e le modalità di gioco, ho avuto l’opportunità di immergermi nella modalità storia di Sparking Zero, le Battaglie Episodiche. La narrazione di Dragon Ball è stata declinata in innumerevoli modi, ma l’approccio di questo titolo si distingue per la sua originalità. Sparking Zero offre infatti ai giocatori una libertà narrativa inaspettata, permettendo di deviare dai canonici eventi e di creare scenari alternativi. Un esempio lampante è la battaglia iniziale contro Raditz: anziché allearsi con Piccolo, il giocatore può scegliere di affrontare da solo il Saiyan, innescando così un ramo narrativo completamente diverso.

Questa meccanica, che si ripete in diversi momenti della storia, aggiunge una profondità e una rigiocabilità notevoli, invitando gli appassionati a esplorare le molteplici possibilità offerte dal gioco. Particolarmente interessante è la presenza degli “Sparking Episode“, sequenze animate e doppiate che illustrano gli esiti di queste scelte alternative, come nel caso di Goku che sopravvive all’incontro con Raditz e allena Gohan in solitudine. Questa caratteristica non solo arricchisce l’esperienza narrativa, ma dimostra anche l’ambizione degli sviluppatori di offrire ai fan un prodotto che va oltre la semplice riproposizione degli eventi canonici.

La profondità di Dragon Ball: Sparking Zero si estende ben oltre la sua campagna principale, offrendo un’ampia gamma di modalità aggiuntive che soddisferanno i gusti di ogni tipo di giocatore. Particolarmente degna di nota è la modalità torneo, che introduce una ventata d’aria fresca nelle battaglie. I tornei proposti sono estremamente vari e riprendono iconiche saghe della serie, come il Torneo del Potere e i Cell Games. Ognuno di questi tornei presenta regole uniche e sfide specifiche, che richiedono ai giocatori di adattare le loro strategie e sfruttare al meglio le caratteristiche dei loro personaggi preferiti.

La modalità Yamcha Games, invece, offre un’esperienza più caotica e imprevedibile, con regole casuali e una selezione dei personaggi del tutto aleatoria. La possibilità di creare tornei personalizzati, inoltre, permette ai giocatori di dare libero sfogo alla propria creatività e di organizzare sfide uniche con amici e altri giocatori online.

Un’altra caratteristica che merita menzione è la modalità enciclopedia, un ritorno gradito dai tempi di Tenkaichi 3. Questa volta, però, non abbiamo solo Chichi a commentare i personaggi, ma un trio di donne: Chichi, Bulma e Videl. I loro pettegolezzi e le loro osservazioni sui combattenti aggiungono un tocco di umorismo e originalità all’esperienza. È stato divertente ascoltare le loro opinioni su Goku quando si trasforma in Super Saiyan 3, o su Garlic Jr. paragonato a un imperatore Pilaf sotto l’effetto di droghe. Questi piccoli dettagli dimostrano l’attenzione che gli sviluppatori hanno dedicato alla creazione di un’esperienza autentica e coinvolgente per i fan di Dragon Ball.

Il tempo speso con Sparking Zero è sufficiente per riaccendere la passione per i giochi Budokai Tenkaichi. È stato un promemoria di quanto possano essere emozionanti e coinvolgenti i combattimenti in arena, offrendo un’alternativa valida ai tradizionali picchiaduro 2D e 3D. Il sistema di combattimento, pur presentando una certa curva di apprendimento, è profondo e gratificante da padroneggiare. La varietà di mosse e combinazioni permette di sperimentare diversi stili di gioco e di trovare quello che più si adatta al proprio modo di giocare. La modalità storia sembra offrire una notevole flessibilità narrativa, permettendo ai giocatori di esplorare diversi percorsi e di vivere l’universo di Dragon Ball in modo personalizzato.

Dragon Ball: Sparking Zero rappresenta un ritorno alle origini per i fan dei picchiaduro in arena ispirati alla celebre serie di Akira Toriyama. Il titolo riprende con successo le meccaniche e lo stile visivo dei classici Budokai Tenkaichi, offrendo combattimenti frenetici e spettacolari che sapranno soddisfare anche i giocatori più esigenti. La modalità storia, pur non innovando particolarmente, offre un’ampia varietà di scontri e permette di rivivere alcuni dei momenti più iconici dell’anime. Particolarmente apprezzabile è la modalità enciclopedia, che arricchisce l’esperienza di gioco con aneddoti e curiosità sui personaggi, rivelandosi un vero e proprio tesoro per i collezionisti e gli appassionati della serie.

Il sistema di combattimento, profondo e stratificato, richiede tempo e dedizione per essere padroneggiato appieno, ma offre una grande soddisfazione una volta acquisita padronanza delle combo e delle tecniche speciali. La grafica, seppur non all’avanguardia, è caratterizzata da uno stile cel-shading che rende omaggio all’estetica dell’anime originale. Le performance tecniche, almeno nella versione provata, sono risultate solide, senza evidenti cali di frame rate o bug.

In conclusione, Dragon Ball: Sparking Zero si conferma un titolo imprescindibile per tutti gli appassionati di Dragon Ball e dei picchiaduro in generale. Il gioco riesce a coniugare nostalgia e innovazione, offrendo un’esperienza di gioco coinvolgente e divertente. Nonostante qualche piccola sbavatura, Sparking Zero rappresenta un degno erede della serie Budokai Tenkaichi e un ottimo punto di partenza per i nuovi arrivati nel franchise.

Ricordiamo che Dragon Ball: Sparking Zero sarà disponibile su Steam a partire dall’11 Ottobre 2024.

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