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Ci accingiamo ad affrontare un importante cambiamento nel settore degli alimentatori per computer, riguardante Corsair, un marchio che è un vero e proprio gigante nella componentistica hardware. La certificazione 80 PLUS è un indice chiave d’efficienza energetica, indicante quanto efficacemente un alimentatore converta la corrente alternata in corrente continua.
Le classificazioni 80 PLUS, come Bronze, Silver, Gold e Platinum, sono di valenza assoluta per i consumatori, visto che le stesse fanno la propria parte nel ridurre i costi elettrici e a diminuire l’impatto ambientale (fonte immagine di copertina: sito LDLC).
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Da ultimo, Corsair ha annunciato l’abbandono della certificazione 80 PLUS, optando invece per la certificazione Cybenetics, la quale riporta una valutazione maggiormente dettagliata delle prestazioni energetiche, ivi compresi rumore ed efficienza in un range di carico più ampio. Il cambiamento è stato posto in relazione ad una crescente domanda concernente gli alimentatori ad alte prestazioni, e una maggior attenzione alla trasparenza nelle specifiche dei prodotti. Corsair punta dunque a collocarsi come leader nel mercato, con soluzioni innovative e d’alta qualità (potendosi interpretare in questi termini la svolta attuata per lo standard di certificazione).
La Certificazione 80 PLUS: cos’è e come funziona
La certificazione 80 PLUS è uno standard internazionale volto funzionale nel garantire l’efficienza energetica degli alimentatori per pc, adottata, fino a questo momento, anche da un colosso del settore quale Corsair. L’obiettivo principale che si propone è quello attinente alla promozione di dispositivi che operano con una maggiore efficienza, a riduzione così del consumo energetico e dell’impatto ambientale. L’efficienza viene misurata negli standard di caricamento al 20%, 50% e 100% della capacità nominale.
I vari livelli di certificazione – Bronzo, Argento, Oro, Platino e Titanio – ci mostrano una panoramica chiara delle prestazioni degli alimentatori. Ad esempio, un alimentatore con certificazione Bronzo dovrà assicurare un’efficienza minima dell’82% al 20% e 50% di carico, mentre uno con certificazione Titanio dovrà raggiungere un’efficienza superiore al 90% in condizioni simili. La graduatoria, per come si accennava poc’anzi, è un riferimentoimprescindibile per i consumatori, perché indica non solamente la qualità e l’affidabilità del prodotto, ma rende altresì possibile un risparmio di peso sulle bollette energetiche.
Per ottenere la certificazione 80 PLUS, sugli alimentatori grava l’obbligo di superare test standardizzati a misurazione dell’efficienza in diverse condizioni di carico. Questi test vengono condotti in laboratori riconosciuti, dove vengono valutati anche parametri come la stabilità della tensione e la qualità delle uscite.
Il passaggio di Corsair a Cybenetics
Corsair ha dunque deciso d’abbandonare la certificazione 80 PLUS per adottare la certificazione Cybenetics, motivata dalla ricerca di standard più rigorosi e da una metodologia di test più dettagliata. Il cambiamento risponde all’esigenza di fornire ai consumatori informazioni più trasparenti e complete sulla performance delle proprie alimentazioni. In particolare, la certificazione Cybenetics detiene una maggiore granularità nei dati, e con ciò rende possibile analizzare le prestazioni dell’alimentatore a vari livelli di carico, piuttosto che limitarsi a misurare solo l’efficienza massima. Gli utenti, nelle suddette condizioni, potranno meglio comprendere come l’alimentatore opererà nei loro sistemi quotidiani, in cui il carico può variare sensibilmente.
La metodologia di test condotta da Cybenetics si distingue anche sul versante dell’accuratezza. I test comprendono un’analisi a carichi diversi e la misurazione di parametri critici come il Ripple e il Noise, elementi spesso trascurati dalla certificazione 80 PLUS. Tale approccio rende quindi un quadro più completo della stabilità e dell’affidabilità dell’alimentatore.
In merito alla scelta perseguita, Corsair ha dichiarato: “Con la certificazione Cybenetics, possiamo offrire agli utenti dati di performance più esaustivi, che riflettono l’efficienza in scenari reali. La nostra nuova metodologia di test ci permette di garantire prestazioni superiori e una maggiore affidabilità”. Grazie a questa transizione, Corsair s’impegna tra l’altro a rompere le barriere nella trasparenza delle informazioni per i consumatori.
Innovazioni nella Certificazione Cybenetics
La certificazione Cybenetics introduce un sistema di classificazione innovativo per le unità d’alimentazione, che si distingue nel complesso non limitatamente per i suoi livelli d’efficienza, ma oltretutto per un sistema di valutazione del rumore. Già, perché a differenza del sistema 80 PLUS, Cybenetics considera anche il rumore generato dalle alimentazioni, valutandolo in tre gamme: A, B e C, dove A rappresenta il funzionamento più silenzioso.
Le nuove etichette Cybenetics differiscono così dalle etichette 80 PLUS, dato che non solo evidenziano l’efficienza, ma comunicano anche il livello di rumore in modo visivo, facilitando una scelta informata.
L’importanza della riduzione del rumore e dell’efficienza energetica risiede nella crescente attenzione verso la sostenibilità e il comfort vissuto durante l’uso dei dispositivi. In un contesto d’impiego reale, l’efficienza energetica equivale a minori costi operativi e ad un minore impatto ambientale, mentre la gestione del rumore migliora l’esperienza dell’utente, con l’ottenimento d’ambienti di lavoro e di gioco più piacevoli.
Implicazioni per il mercato e i consumatori
Volendo trarne le rispettive conclusioni sulla vicenda, la decisione di Corsair attinente all’abbandono della certificazione 80 Plus per i suoi alimentatori segna un cambiamento decisivo sul mercato, con ripercussioni tanto sui consumatori quanto sui produttori. Infatti resterebbe da considerare come, d’altro canto, per i clienti la transizione in oggetto potrebbe comportare una minor trasparenza inerentemente all’efficienza energetica dei prodotti. La certificazione 80 Plus ha fornito un criterio di riferimento chiaro e intuitivo, facilitando la scelta d’alimentatori più efficienti. Senza tale certificazione, i consumatori potrebbero trovarsi disorientati, necessitando di informazioni più dettagliate e alternative per valutare le prestazioni e l’efficienza di un prodotto.
Vi è anche il fatto, proseguendo la nostra rassegna di considerazioni conclusive, che l’assenza di requisiti standardizzati potrebbe portare a comportamenti d’acquisto più variabili, dove i consumatori si affidano maggiormente a recensioni e test indipendenti piuttosto che a certificazioni ufficiali. Potrebbe quindi emergere un crescente bisogno di maggiore trasparenza e di dati affidabili da parte dei produttori.
Infine, l’esempio di Corsair potrebbe ispirare altri marchi a seguire la stessa strada, potenzialmente spingendo il mercato verso una maggiore diversificazione di standard e criteri di valutazione. Ciò potrebbe rappresentare sia una sfida che un’opportunità, richiedendo un adattamento delle strategie di marketing e comunicazione da parte di tutti i produttori coinvolti nel settore. In ogni caso, si parlerebbe del periodo immediatamente successivo al passaggio di standard, quello assoggettato a maggior confusione, ma una volta che il nuovo standard farà da padrone, almeno in casa Corsair, gli utenti si ritroveranno a contatto con i dati che servono per valutare, avranno cioè modo di prendere familiarità col nuovo sistema. Ciò specie se l’adozione del nuovo standard dovesse assumere una portata più vasta.
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