Scelta del dissipatore CPU

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Come scegliere un dissipatore cpu? Come tenere al meglio in conto le proprie esigenze, così che le caratteristiche del prodotto vi corrispondano? Di sicuro si dovrà iniziare dalla considerazione di aspetti quali le dimensioni del case, il socket e l’architettura della scheda madre, e il thermal design power.

Da qui tracceremo un profilo di compatibilità con il dissipatore cpu da acquistare. Solitamente, il dissipatore viene fornito insieme al processore, nella stessa confezione. Ma sono disponibili altresì modelli di dissipatori venduti a parte, per soddisfare particolari esigenze dell’utenza.

Laddove abbiate effettuato un potenziamento del vostro pc, magari per particolari esigenze lavorative o di gaming professionale, è molto probabile (chiaramente si dovrà consultare un parere tecnico) che anche il dissipatore cpu vada sostituito, così che possa rivelarsi sempre efficace, anche alla luce dei nuovi parametri, per mantenere il sistema al di sotto degli 80 gradi di temperatura.

Chiaramente, la soglia di sicurezza, in materia di temperatura, è più elevata, ma la soglia degli 80 gradi è importante rispettarla per tenere il pc in uno stato d’efficienza. Diversamente, le componenti si degraderanno con facilità, e si dovrebbe in quel caso, procedere con nuove ed esose sostituzioni per la componentistica.

Potreste anche ritrovarvi nel caso in cui si voglia assemblare un pc, e si desideri quindi sistemare un dissipatore cpu all’altezza delle prestazioni. Chiaramente, se il pc in fase d’assemblaggio è un modello basilare per la navigazione e le applicazioni più diffuse, non servirà puntare su un dissipatore troppo performante, e di conseguenza decisamente costoso.

Uno dei fattori, come preannunciato, corrisponde alle dimensioni del case. Il produttore del case, indica sul proprio sito, una volta selezionato il modello, la dimensione massima in altezza per il dissipatore cpu da installare. Dimensione che può essere espressa in cm o in mm, o ancora in pollici.

La dimensione sarà compresa tra i 12 e i 16 cm circa. Ma vi sono anche le configurazioni minori che vanno da 8 cm in su. Il parametro relativo alle dimensioni del case ci aiuta a tracciare un primo requisito del dissipatore cpu, scartando di conseguenza ogni prodotto al di fuori dal ranch indicato. Oltre al requisito dimensionale, comunque, vi sono altre caratteristiche che comporranno, chiaramente, il profilo del nostro dissipatore pc.

Per individuare il socket, facciamo una ricerca per modello sul sito produttore della scheda madre. Corrispondentemente al nome della nostra scheda madre, ci apparirà l’indicazione del modello del dissipatore pc. Se nel pc in assemblaggio, o in corso di potenziamento, è a quel punto già presente il processore, non resta che scaricare e avviare un programma gratuito per individuare il socket in uso, anche senza la ricerca predetta.

Veniamo ora all’architettura della scheda madre, ovverosia il suo layout. In particolare, vi possono essere determinati elementi attorno al socket della cpu, in grado d’ostacolare l’installazione di un determinato modello di dissipatore. Quest’ultimo, dovrà risultare compatibile con il modello di socket (compatibilità che risulta dalle istruzioni in confezione, o dalla descrizione tecnica del prodotto sul sito), ma anche con la conformazione della scheda madre. Se si hanno dubbi al riguardo, meglio chiedere ad un tecnico esperto nel campo un aiuto, così da operare più agevolmente un raffronto.

In fondo all’articolo trovi la tabella riepilogativa dei socket in uso degli ultimi cinque anni.

Indicato generalmente con l’acronimo TDP, si tratta di un valore che esprime il calore generato dalla cpu, il quale dovrà essere smaltito, per l’appunto, dal dissipatore. Il valore è espresso in watt, e per giungere alla conoscenza di esso, non resterà che informarsi, anche in questo caso come per i dettagli precedenti, sul sito del produttore del processore.

Basterà individuare il modello del proprio processore, anche tramite una ricerca rapida sulla home del sito, e cercare poi in corrispondenza il valore TDP. Molte volte, è sufficiente una semplice ricerca su Google per addivenire a tale valore. Si può anche ricorrere ad un programma gratuito che analizza i dati inerenti la CPU, fra cui anche il valore TDP che qui ci occorre.

In particolare, il programma freeware individuerà nome del processore, il suo nome in codice, il socket impiegato, il valore Max TDP (la più alta produzione calorifera messa in campo dal processore). Oltre a diversi altri parametri, sempre inerenti alla CPU.

Un ulteriore elmento per la scelta del dissipatore CPU. In altri termini, a quali caratteristiche presteremo maggiore attenzione, in fase d’acquisto? Sicuramente la nostra attenzione dovrà volgersi al materiale, alle dimensioni, oltre che al diametro e alla velocità delle ventole.

Il materiale incide sulla capacità del dissipatore a raffreddarsi, con più o meno facilità. Il parametro da considerare, per il materiale, è la sua conducibilità termica, poiché più essa risulterà elevata, maggiore sarà la capacità di dissipazione del calore. Con un pc che venga utilizzato molto per applicazioni video-ludiche, o per particolari applicativi di lavoro come per il rendering 3D (o altri, concernenti il video e la grafica), si consiglia un dissipatore CPU in rame. Conterà molto anche il quantitativo d’utilizzo giornaliero per il pc. In caso non si abbiano tante esigenze, con un pc sul quale vengono utilizzate applicazioni meno impegnative, o utilizzato poco nel corso del giorno, anche un dissipatore in alluminio dovrebbe andare più che bene.

In merito alle dimensioni del dissipatore CPU, scegliamole in modo tale che siano compatibili con quelle del case e con altre componenti interne. Un’operazione saggia da compiere sarebbe quella di verificare, sul sito del produttore prima dell’acquisto, la compatibilità tra il dissipatore e le schede madri. Ovviamente, laddove tale informazione sia reperibile sul sito del produttore (non sempre lo è). Anche il diametro delle ventole è decisivo nella scelta, in quanto parametro che si riflette direttamente sul CFM (Piede Cubo al minuto). Misura, quest’ultima, che esprime il volume d’aria spostato dalle ventole, ed è dunque strettamente correlato alla loro efficienza.

Altro parametro d’efficienza, sempre collegato alle ventole del dissipatore, la loro velocità. Quest’ultima è quantificata in rpm (“revolutions per minute”, ossia “giri al minuto”). Delle ventole che sposteranno un certo volume d’aria con un numero non troppo elevato di giri sarà l’ideale, poiché più la velocità delle ventole aumenta, più si incrementa parimenti la rumorosità del dispositivo. Aspetto che può risultare alquanto disdicevole, se l’utilizzo del computer si prolunga nel tempo, nell’arco della giornata.

Volendo acquistare a parte un dissipatore, è bene sapere che vi sono sul mercato due tipologie distinte. La prima è quella dei dissipatori ad aria, l’altra è quella dei dissipatori a liquido. I dissipatori ad aria hanno il corpo in alluminio e si dividono in due sottocategorie a loro volta. La sottocategoria dei dissipatori ad aria “low-profile”, è data da prodotti che occupano meno spazio e sono concepiti per i sistemi dalle dimensioni contenute.

Poi abbiamo la sottocategoria di dissipatori ad aria “tower” (a torre), con un design più ampio e più strutturato, in grado di raffreddare con una più alta efficienza la CPU. Quest’ultima corrisponde alla tipologia di dissipatori CPU ad aria maggiormente diffusi.

L’altra categoria è data dai dissipatori CPU a liquido, che tendenzialmente hanno prestazioni più elevate dei primi. Ma si tratta appunto di una linea di tendenza, da verificare caso per caso. Anche qui abbiamo due sottocategorie, di cui la prima è data dai modelli “custom”. Come dal nome, si tratta di modelli per l’appunto customizzati, quindi realizzati con tubature e waterblock fatti su misura per quella tale configurazione. I waterblock sono i “blocchi ad acqua“, ossia componenti dell’impianto di raffreddamento a liquido che trasportano calore dal componente che dovrà essere raffreddato (nel nostro caso, la CPU).

Si produce, in questo modo, un raffreddamento ottimizzato per quello specifico sistema. Si rivela tuttavia un modello piuttosto costoso, sia in fase d’acquisto che di mantenimento, a livello di consumo. Diciamo che è concepito appositamente per appassionati che abbiano molteplici esigenze di raffreddamento della CPU, in relazione all’uso intensivo che se ne faccia.

L’altra sottocategoria di dissipatori a liquido è data dai modelli all-in-one, che si estraggono dalla confezione già pronti all’uso, un uso che comprende varie configurazioni (con una sorta di compatibilità universale, anche se non customizzata). La composizione è data da un radiatore, piuttosto grande di dimensioni, da fissare su una delle pareti interne del case, oltre a tubature confluenti in un blocco. Quest’ultimo sarà a contatto diretto con la CPU. Riguardo poi al funzionamento di un raffreddatore a liquido (sia esso customizzato o meno): le ventole si trovano all’interno del radiatore, dove procedono al raffreddamento del liquido, che a sua volta verrò pompato attraverso le tubature dando origine ad un vero e proprio ciclo.

Se le vostre esigenze in termini di prestazioni della macchina, e di conseguenza di dissipazione del calore, non sono così pronunciate, vi converrà certamente orientarvi verso una scelta economica, ma che al tempo stesso mostri tutta la propria efficienza. Quindi, in ogni caso, non una scelta scadente. Un esempio può esser dato dal modello ARCTIC Freezer 7 X.

Fonte: sito Artic

Sebbene si tratti di un dispositivo di raffreddamento dal prezzo inferiore a 30 euro, questo dissipatore CPU ad aria ha veramente un ottimo rendimento, con una ventola PWM da 100 mm, dotata di 44 alette, oltre che di 2 tubi di rame da 6 mm, doppia facciata, contatto diretto, e una pasta termica MX-4. Quest’ultima non è da applicare, ma viene fornita già applicata nel dispositivo, che può essere così installato direttamente.

Si pensi, da questo punto di vista, che la sua installazione è davvero semplificata, per il tramite di un telaio di montaggio appositamente fornito, tale da rendere non necessaria persino la rimozione della scheda madre. Da ciò si evince come il modello di dissipatore CPU in questione sia altresì adatto per chi si trovi ancora alle prime armi nell’assemblaggio di componentistica pc.

È compatibile con la stragrande maggioranza delle categorie di CPU in commercio, sia AMD che Intel. In particolare, si segnalano le sue compatibilità con i processori della gamma AM3(+), AM4, AM5, FM(1/2)+. E, per l’Intel: 115x, 1200, 1700. Si rivela poi prezioso per la sua silenziosità, la quale non viene deturpata neppure qualora la ventola giri alla più alta velocità.

Un dissipatore CPU a liquido, sempre di fascia economica,, si rinviene nel modello Mars Gaming ML-ONE120 Rosa. Questo è un prodotto economico che, come si intuisce dal nome, è indicato per i gamers. Ha quindi una sua specificità, e si trova anch’esso nella medesima fascia di prezzo, costando addirittura poco più di 20 euro. La sua ventola rotea fino a 1600 giri al minuto, con un ottimo livello di raffreddamento che ne consegue per CPU fino a 160W TDP (i modelli supportati). Il radiatore è abbastanza ampio, con una ventola circolare da 110 mm. Dotato di tecnologia PMW a 4 pin, la quale contiene notevolmente il rumore (e non è poco, visto il livello prestazionale raggiunto).

Fonte: sito Mars Gaming

Concepito in larga parte per case dotati di trasparenza, in quanto un fattore aggiuntivo del dissipatore CPU in questione è da rivenire nella sua straordinaria e appariscente illuminazione del tipo ARGB. Si tratta, in sostanza, di una tecnologia di LED più avanzata rispetto al tradizionale RGB. Con l’ARGB, anziché disporre del controllo sulle illuminazioni a LED, con una tinta unita, si possono impostare diversi colori, con grande versatilità e personalizzazione. Praticamente, ogni LED compreso assumerà una colorazione differente. Il meccanismo, in questo caso, è quello dato dall’illuminazione automatica Rainbow CHROMA.

La compatibilità del presente dissipatore CPU è con tutte le schede madri RGB indirizzabili, e l’utente potrà anche disporre direttamente del controllo sull’illuminazione, grazie al connettore ARGB a 3 pin 5V. Quest’ultimo è incluso in confezione. Si potrà gestire la luce altresì compatibilmente con i sistemi Asus Aura Sync, Mystic Light Sync, RGB Fusion, adottati a scelta dall’utente per una tale regolamentazione.

Inquadrabile nella fascia media di prezzo è quest’altro dissipatore CPU ad aria, il modello Cooler Master Hyper 212 EVO V2. Possiede una ventola SickleFlow 120, per prestazioni molto impattanti. Infatti, con la tipologia di ventola presentata, sia il flusso dell’aria che la pressione vengono migliorati, e il tutto per mezzo della particolare conformazione delle alette, dal design a lama curva.

Fonte: sito Amazon

Il design dell’intero dissipatore CPU è del tipo asimmetrico, così studiato per ottimizzare lo spazio e collocarsi su una grande varietà di schede madri. La tecnologia impiegata è quella del contatto diretto, la quale si avvale di 4 tubi di calore in rame. Anche il flusso d’aria è ottimizzato, grazie alla matrice d’alette impilate, con la resistenza davvero minimizzata. Inoltre, tali elevate prestazioni si riflettono anche sotto il profilo della rumorosità, ovvero della sua pressoché totale assenza, con un funzionamento piuttosto silenzioso.

Un esempio di prodotto di fascia media, con tecnologia a liquido, risiede invece nel dissipatore CPU Thermalright AQUA ELITE 240 V3. Riporta ben 2 ventole da 120 mm, e con l’utilizzo, per il raffreddamento, della testa della pompa di 4a generazione. Comprende una piastra dissipatrice di calore in alluminio nero. Le ventole sono ottimizzate per rendere un numero basso di vibrazioni.

Fonte: sito Thermalright

Vi è altresì una bassa evaporazione del liquido di raffreddamento, dalla quale consegue una durata più lunga del raffreddamento della CPU. La testa della pompa è a conformazione ottagonale, e impiega il telaio della pompa d’acqua di quarta generazione, con una velocità di rotazione che arriva anche a 3.300 giri al minuto (le due ventole complessivamente), e 40.000 ore di durata della testa della pompa. Le dimensioni sono 120x120x25 mm, e la rumorosità è contenuta al di sotto del livello dei 23 decibel. Il flusso d’aria è pari a 66.7 GFM. Ampia interfaccia di alimentazione, con il sistema Fan Hub, e con la stessa si evita in aggiunta il disordine per il cavo.

Anche qui l’estetica e l’illuminazione sono molto curate, con una grafica ARGB 5 V/3 PIN. Compatibile con i processori AMD AM4 e AM5. Riporta poi la seguente compatibilità Intel: lga1150/1151/1155/1156/1200/2011/2066/1700. È facile da allocare nel case del pc. Il prezzo è di poco sotto i 50 euro.

Un dissipatore CPU ad aria d’alta gamma è sicuramente il dissipatore DeepCool AK620 DIGITAL, che tra i dissipatori ad aria occupa senz’altro una posizione di primo piano. L’articolo di DeepCool è, nello specifico, un dissipatore ad aria digitale, con un display di stato magnetico. È anch’esso comprensivo di strisce LED ARGB. Del resto, molti dei dissipatori d’alta fascia sono pensati per il gaming, essendo quest’ultima una delle operazioni più impegnative sul versante prestazionale, e quindi serve anche una buona dissipazione.

Fonte: sito Amazon

Le prestazioni di questo dissipatore CPU, nell’ambito della propria categoria, per come già menzionato, sono poi molto elevate. Presente una piastra di raffreddamento in rame, rialzata, che permette di giungere ad una dissipazione del calore fino a un TDP pari a 260 W. La pasta termica, inclusa in confezione, dovrà essere applicata manualmente, una volta rimossa lo strato protettivo dalla piastra di raffreddamento.

Parliamo di un dissipatore CPU digitale, in quanto coperto da uno schermo digitale, dal quale poter tenere traccia sia della temperatura che dell’effettivo utilizzo della CPU di sistema. È quindi un prodotto adatto a chi desidera tenere sotto controllo i processi. Ovviamente, l’articolo dovrà essere installato in un case trasparente, per poter esplicare il proprio valore aggiunto, quello generalmente adoperato dai gamers appassionati.

Qui l’illuminazione consiste in una soluzione decisamente più sobria e contenuta, con due sole strisce a LED ARGB poste lateralmente allo schermo digitale. Un mix tra minimalismo e stile cyber, quello che ha ispirato i designer della casa madre. Vi è poi la ventola FKK120, da 120 mm d’estensione e ben 1850 giri al minuto, con un flusso d’aria da 68,99 CFM. Anche qui, viste le performances, sarebbe da attendersi della rumorosità, ma gli appositi cuscinetti antirumore fanno la loro parte, riuscendo ad attutire le vibrazioni, posizionandosi agli angoli della ventola. Il rumore è contenuto al di sotto dei 28 decibel, e ciò anche in presenza di velocità massima a cui gira la ventola.

Il radiatore misura 138 mm in larghezza, e qualora lo sviluppo in altezza, pari a 162 mm, sia troppo elevato, si potrà sempre regolare l’altezza, in modo tale che non ostacoli la Ram. In ogni caso, su quest’ultimo punto, è sempre consigliato procedere con un controllo, così da scegliere un prodotto compatibile il più possibile con il case. L’avvertenza in fase d’installazione: molto meglio non rimuovere la pellicola protettiva dallo schermo, così da evitare che un movimento accidentale possa danneggiarlo.

E per il dissipatore CPU a liquido? Il Corsair iCUE H150i RGB ELITE ne è un esempio. È un sistema di raffreddamento molto avanzato, in grado di funzionare senza problemi anche con i ritrovati pi avanzati tecnologicamente fra i processori Intel e AMD. Il design è abbastanza elaborato, e vi sono in dotazione 16 LED RGB. Sebbene l’illuminazione sia del tipo RGB, c’è da considerare che ogni singolo LED è singolarmente regolabile, e l’illuminazione è quella diffusa.

Fonte: sito Amazon

L’aspetto preponderante risiede sicuramente nella tripla ventola. Sono tre, infatti, le ventole che azionano l’erogazione del liquido per il raffreddamento, tre Corsair AF Elite. Le ventole riportano il controllo PWM (Pulse with Modulation), e ruotano ad una velocità compresa tra 450 e 1.850 giri al minuto. Le funzionalità di questo dissipatore CPu Corsair sono anche controllabili attraverso l’apposito software. Parliamo del CORSAIR iCUE, grazie al quale impostare la velocità della pompa e della ventola, ma anche sincronizzare l’illuminazione a LED RGB con quella di altri dispositivi con compatibilità iCUE.

Da notare altresì la modalità Zero RPM, selezionabile a partire dal software già citato per tenere al minimo la rumorosità, specie nel momento in cui il sistema è in una fase di pausa (o si trova ad affrontare carichi limitati di lavoro). Si può anche regolare la velocità di rotazione della pompa, sempre a partire dal software e per lo stesso motivo.

AnnoPiattaformaSocketProcessori compatibili
2019IntelLGA 11519a generazione Core (Coffee Lake)
AMDAM4Ryzen 3000 (Zen 2)
2020IntelLGA 120010a generazione Core (Comet Lake)
AMDAM4Ryzen 5000 (Zen 3)
2021IntelLGA 170012a generazione Core (Alder Lake)
AMDAM5Ryzen 7000 (Zen 4)
2022IntelLGA 170013a generazione Core (Raptor Lake)
AMDAM5Ryzen 7000X (Zen 4)
2023IntelLGA 180014a generazione Core (Meteor Lake)
AMDAM6Ryzen 8000 (Zen 5)

Note:

  • Questa tabella include solo i socket più comuni. Altri socket potrebbero essere disponibili per server o workstation.
  • La compatibilità dei processori può variare a seconda del chipset della scheda madre.
  • È sempre consigliabile consultare il sito web del produttore del processore o della scheda madre per informazioni aggiornate sulla compatibilità.

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