L’angolo dell’edicola: il Gruppo Editoriale Jackson

Durante gli anni ’90, nelle case di molte famiglie italiane era sempre più facile trovare un PC IBM compatibile, ovvero un PC con i sistemi operativi sviluppati da IBM e da Microsoft: MS-Dos e Windows.

E gli amanti dei videogiochi si rivolgevano alle edicole per acquistare gli economici videogiochi distribuiti dalla Jackson Libri. Si trattava di titoli che costavano da 10 a 20 mila lire, in base alla qualità.

Quasi tutti i videogiochi erano protetti da speciali password grafiche. I floppy si potevano facilmente copiare, ma i videogiochi non funzionavano senza inserire il codice relativo all’immagine che compariva durante l’avvio iniziale.

Storia del Gruppo Editoriale Jackson

Il Gruppo Editoriale Jackson fu fondato nel 1975 a Milano da Paolo Reina e Giampietro Zanga, frutto della loro esperienza in un’altra casa editrice, la JCE. Il nome della nuova azienda derivava dalla banconota da 20 dollari che ritrae il settimo presidente americano Andrew Jackson. I fondatori ipotizzarono che il nome americano avrebbe riscosso un maggior successo. E così fu.

Nel 1992 l’azienda fu acquisita da VNU, una multinazionale americana appartenente a The Nielsen Company. Nello stesso periodo la Jackson Libri si unì alla Milano Publishing, nota anche come Futura Publishing, formando il Gruppo Editoriale Futura. E nacque la rivista PC Pratico, a cui abbiamo dedicato un precedente episodio della nostra rubrica.

Dal 1999 l’azienda ha subito continui cambiamenti, alcuni legati al nome, altri alla ragione sociale. Comunque, l’obiettivo primario è rimasto sempre lo stesso.

Prodotti

Qual era l’obiettivo dell’azienda? Divulgare in Italia testi che si concentrassero sulle tecnologie americane.

Fra i grandi successi editoriali citiamo l’Enciclopedia di Elettronica e Informatica EI, che fu pubblicizzata anche in TV.

Oltre ai libri, citiamo la famosa e storica rivista Bit, che fu pubblicata dal 1978 al 1997. Il nome era ispirato alla rivista americana Byte. Infatti, molti dei primi articoli erano semplicemente delle traduzioni dall’inglese. Bit è stata la prima rivista italiana sui personal computer.

In seguito, nacquero altre riviste storiche: PC Magazine, Fare Elettronica, Elettronica Oggi, Informatica Oggi, Automazione Oggi, Strumenti Musicali, ecc.

SM includeva un CD che permetteva di ascoltare i suoni dei nuovi strumenti musicali.

Una caratteristica delle riviste che abbiamo citato nella nostra rubrica è che sono quasi tutte mensili o quindicinali. Ma Jackson Libri si accaparrò i diritti per distribuire, insieme a IDG Communications, il settimanale Computerworld. Dal momento che era distribuito ogni settimana, la rivista permetteva di ottenere le ultime notizie in tempo reale. Dal 2014 Computerworld si è trasferito totalmente su Internet, restando un caposaldo delle news del mondo informatico.

Speriamo che questo viaggio nel mondo delle edicole vi sia piaciuto. Come abbiamo notato, oggi le riviste che parlano di informatica, Hi-Tech e videogiochi sono passate quasi del tutto online. Nelle edicole arriva poco materiale cartaceo. Chissà di cosa parlerà il prossimo articolo della nostra rubrica?

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