L’Angolo dei Film: Re dei Re

Il film Re dei Re (noto anche come Il re dei re; titolo originale King of Kings) uscì nel 1961 e fu diretto da Nicholas Ray e prodotto da Samuel Bronston. Adattato dal Nuovo Testamento, il film racconta la storia di Gesù di Nazaret dalla sua nascita passando per il suo ministero fino alla sua crocifissione e risurrezione. Il film è interpretato da Jeffrey Hunter nei panni di Gesù, con Siobhán McKenna, Robert Ryan, Viveca Lindfors, Ron Randell, Hurd Hatfield e Rip Torn.

Nel corso degli anni ’50, John Farrow iniziò a sviluppare un progetto cinematografico basato sulla vita di Gesù, provvisoriamente intitolato Figlio dell’Uomo. Nel novembre del 1958, iniziò lo sviluppo vero e proprio quando Farrow collaborò con Samuel Bronston su Il grande capitano (John Paul Jones, 1959). L’anno successivo, Farrow lasciò il progetto a causa di divergenze creative e Nicholas Ray fu assunto come regista. Ray assunse quindi lo sceneggiatore Philip Yordan per scrivere una nuova sceneggiatura. Le riprese iniziarono nell’aprile del 1960 e si conclusero nell’ottobre dello stesso anno.

Il finanziamento del film fu inizialmente fornito da Pierre S. du Pont III, ma Bronston chiese maggiori finanziamenti alla Metro-Goldwyn-Mayer, che era interessata al film dopo il suo successo con Ben-Hur (1959). Con il coinvolgimento della MGM, furono aggiunte al film riscritture obbligatorie e scene aggiuntive. Le riprese si svolsero nel dicembre 1960 e di nuovo nel maggio 1961.

Il film fu presentato per la prima volta al Loew’s State Theatre di New York l’11 ottobre 1961, e debuttò a Los Angeles il 12 ottobre. Ricevette recensioni contrastanti da parte della critica cinematografica, ma fu un successo al botteghino. Miklós Rózsa fu nominato per un Golden Globe Award per la migliore colonna sonora originale.

Differenze fra la trama e il racconto originale dei Vangeli

Per raccontare in meno tre ore l’intera storia di Gesù, non fu possibile rispettare pienamente il racconto dei Vangeli. Inoltre, molte scene derivano da storie e tradizioni esterne al racconto originale evangelico.

Il film racconta che, dopo la nascita di Gesù, alcuni pastori seguono i Magi dall’Oriente per adorare il neonato. I Vangeli indicano che un gruppo di astrologi provenienti dall’Oriente fa visita a Erode. I pastori vanno da Gesù dopo aver visto in visione degli angeli. Non adorano Gesù.

Secondo il film, Erode ordina di uccidere tutti i neonati maschi di Betlemme. I Vangeli rendono chiaro che furono uccisi tutti i bambini sotto i 3 anni, perché la visita degli astrologi avvenne qualche tempo dopo la nascita di Gesù.

Il film menziona un fantomatico centurione di nome Lucio al servizio del re Erode, che avrebbe influenzato diversi eventi legati a Gesù. Le Sacre Scritture menzionano due uomini di nome Lucio, ma nessuno di loro era un centurione.

Secondo il film Re dei Re, Gesù, una volta diventato adulto, avrebbe fatto visita a Giovanni Battista rinchiuso in prigione. I Vangeli, invece, riferiscono che Giovanni incaricò dalla prigione i suoi discepoli di far visita a Gesù perché confermasse di essere il Messia.

Il film inventa una strana storia che riguarda Giuda Iscariota. Prima di diventare apostolo, sarebbe stato membro della banda ribelle di Barabba. Sempre secondo il film, Gesù avrebbe reclutato undici apostoli dopo il suo battesimo; Giuda si sarebbe semplicemente unito a loro. Il racconto evangelico è chiaro: Gesù passò un’intera notte in preghiera per scegliere tutti e 12 gli apostoli. Passò del tempo prima che Giuda cambiasse e diventasse un traditore.

Il film afferma che Giuda vendette Gesù perché non era un condottiero. I Vangeli, invece, dicono che era diventato un materialista, che amava il denaro più di Gesù.

Il film fa pensare che il popolo abbia richiesto la liberazione di Barabba. In verità, fu una mossa dei nemici di Gesù, ovvero dei farisei e dei sadducei, che obbligarono la gente a invocare la morte di Gesù in favore della liberazione di Barabba.

Molte tradizioni religiose cristiane affermano che Gesù è stato crocefisso, ovvero appeso a una croce, come confermato dal film. Peccato, però, che il testo greco originale usato degli evangelisti indicasse l’uso di un palo, ovvero di un pezzo di legno. In anni recenti, alcuni storici hanno cercato una spiegazione relativa a questa incongruenza linguistica, arrivando alla conclusione che, forse, sul colle utilizzato per mettere a morte Gesù c’erano dei pali di legno e che, quindi, furono trasportati dei pali singoli dai piedi del colle. In seguito, sarebbero stati incrociati sui pali già in piedi. Forse la spiegazione più semplice è la scritta che fu aggiunta in seguito sul palo che, vista dall’alto, dà l’impressione di vedere una croce.

Prima di essere giustiziato, nel film Gesù è visto trasportare la croce sul Golgota. Il racconto originale, però, dice che era troppo stanco per farlo. Pertanto, fu obbligato un uomo in mezzo alla folla a trasportarlo.

Il film e il racconto originale sono d’accordo sul momento in cui Gesù fu appeso: ai suoi fianchi erano presenti due ladroni, che ricevettero lo stesso giudizio avverso. Il film, però, aggiunge qualcosa che non si legge da nessuna parte nel racconto biblico, ovvero i nomi dei due ladroni: Disma e Gestas.

Il film presenta come destino finale di Giuda il suicidio per impiccagione. Anche se è corretto, il racconto biblico aggiunge che il ramo su cui si era appeso si ruppe e che lui si sfracellò. Probabilmente il corpo era diventato irriconoscibile. Eppure, nel film è aggiunta una scena secondo cui sarebbe stato trovato e riconosciuto da Barabba.

La scena finale è forse la più confusionaria. Gesù fa un’apparizione, definita la sua “ultima volta”, sul lago di Tiberiade. Lì comanda ai suoi apostoli di portare il suo messaggio evangelico fino ai confini del mondo. Solo la sua ombra è visibile, formando una croce disegnata sulle reti da pesca stese. Dopodiché gli apostoli se ne vanno.

Cosa dice il racconto biblico? Il Vangelo di Giovanni dice che quella di Tiberiade, che si trova in Galilea, fu una delle diverse apparizioni. Gesù usò quell’occasione per fornire un incarico speciale a Pietro e per fornire altre informazioni sull’evangelista Giovanni. L’ultima apparizione di Gesù avvenne, invece, sul Monte degli Ulivi, ovvero vicino a Gerusalemme, che si trova in Giudea.

Tiriamo le somme

Quando guardo un film storico basato sul racconto biblico mi sorge sempre la stessa domanda: perché le persone coinvolte nella sua produzione non si sono prese la briga di leggere il racconto originale?

Non solo il film Re dei Re contiene errori, ma inventa anche personaggi e nomi. Il Re dei Re appartiene a quel gruppo di film che furono definiti colossal, ma che di colossale avevano una cosa in comune: gli errori storici.

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