A distanza di quasi 22 anni dal lancio, Windows XP è stato ora craccato. In particolare si è riusciti a craccare l’algoritmo generativo dei codici del sistema operativo. Si tratta di una curiosità che interesserà certamente tutti gli appassionati.
Effettivamente, Windows XP non è più supportato da 9 anni, e i sistemi che attualmente ce l’hanno in uso si ritrovano in numero ristretto su scala globale. Ad ogni modo, non si può non notare l’esclusività dell’evento. Non era infatti dato per certo che si sarebbe riuscito a manomettere l’algoritmo considerato, il che fornisce anche una misura del suo grado di difficoltà, oltre a tenere conto del tempo che si è rivelato necessario.
La novità rispetto alle vie già praticate
Molti appassionati del settore informatico sapranno che, in realtà, diverse strade in tal senso erano state praticate. Ma tutti stratagemmi in grado di aggirare il generatore di chiavi di Microsoft. Uno fra questi consisteva nel fare a meno del controllo online inerente l’attivazione, di fatto disabilitandolo.
Ora, venendo alla differenza rispetto a quanto realizzato attualmente, per la prima volta è stato raggiunto un modo per l’ottenimento delle chiavi legittime di Windows XP.
In cosa consiste la soluzione attuata
Tutto quanto descritto è stato eseguito con la creazione di un piccolo (ma efficacissimo) programma indipendente. Quest’ultimo si è rivelato in grado di passare indisturbato al controllo sui server Microsoft. Il keygen, ovvero il programma in questione per generare le chiavi di sistema, ha la funzione di prelevare il codice generato dall’OS nello stesso momento in cui si esegue l’attivazione telefonica.
In base ad un laborioso procedimento, il software appena creato riesce a ricostruire, proprio a partire dal codice, una chiave funzionante. E, del resto, non potrebbe essere diversamente, poiché tale e quale all’originale. Più che altro, sul punto si è valutato che si tratta di una chiave identica a quella che, nella medesima circostanza, Windows XP medesimo avrebbe rilasciato.
Oltretutto, la chiave d’attivazione del sistema ottenuta, rimane valida anche a seguito di un reset di sistema e di una reinstallazione del sistema operativo. Si rivela dunque “a prova di bomba”, è proprio il caso di dirlo.
Le pecche riscontrate
Il fatto che il sistema di Windows XP sia stato craccato con efficacia, grazie al software che genera chiavi originali per il medesimo, ha creato sì qualcosa di rivoluzionario. E ciò laddove sia stata espugnata un’impresa simile dopo più di due decenni, ma non mancano delle pecche.
La stessa riguarda il fatto che, anche volendo, non sarebbe possibile effettuare una prova che possa dare la certezza definitiva al riguardo. Dopo anni, infatti, i server di Microsoft sono stati disattivati, e dunque la verifica dell’attivazione alla quale si è operato riferimento in questa sede non viene più attuata. C’è da dire inoltre che, a suo tempo, la procedura è stata anche molto criticata perché giudicata troppo intransigente e aggressiva.
Se invece vogliamo rapportare il discorso ai tempi attuali, una procedura di questo stampo viene ormai considerata come superata. E inoltre, alla luce del tool appena creato, sarebbe altresì inefficace. Proprio nell’attuale utilità del tool risiede un’altra pecca. È difficile che esso possa servire attualmente, a meno che non voglia essere utilizzato (come sicuramente sarà) da appassionati di retro-computing, ad uno scopo più che altro didattico, o d’intrattenimento.
Windows XP è stato un sistema operativo comunque molto apprezzato dagli utenti, le cui funzionalità sono rimaste utilizzate veramente a lungo. Non è un caso che in molti hanno definito Windows XP come “sempreverde“, indicando con questo termine il fatto che sia stato in grado di reggere la concorrenza dei suoi colleghi, introdotti successivamente.
Allo stato attuale i sistemi con Windows XP sono al di sotto dell’1%, si stima che la percentuale esatta sia dello 0,35%. C’è anche una quota fra questi utenti che si ritrovano con determinate necessità (sebbene la medesima sia esigua). Ed è quella di attivare la versione di Windows XP in uso per assicurare il 100% della compatibilità hardware e software, laddove non si abbia la possibilità, o non si voglia cambiare sistema operativo.