Microsoft ha rilasciato per l’SMB, un aggiornamento che va a migliorare la compressione che andrà a beneficiare direttamente sul trasferimento dati. Vediamo cosa succede.
SMB e compressione, cos’è
Il Server Message Block, ovvero SMB, è un protocollo che gestisce il trasferimento dei dati all’interno di una rete. Nel corso del tempo ha subito diversi aggiornamenti da parte di Microsoft per questioni legate alla sicurezza.
Attualmente siamo alle versione SMBv3 che ha visto l’evolversi nel tempo dalla versione 1.0, 1.1, 2.0 con l’ultima versione integrata nativamente in Windows 11.
La compressione permette di velocizzare il trasferimento dei dati, in quanto va proprio a comprimere i dati prima del trasferimento.
Con l’attuale sistema di compressione sono i file di grandi dimensioni (come un fil VHD) a giovare del sistema mentre i file più piccoli, che potrebbero venir compressi, non vengono toccati.
Compressione SMB migliorata
L’aggiornamento KB5016693 per Windows Server e la KB5016691 per Windows 11 vanno a modificare questo approccio.
Infatti con queste modifiche la compressione avverrà per tutti i file, a prescindere dalle dimensioni. Questo comporterà un uso della CPU più intensivo durante il trasferimento dei dati, cosa da tener a mente in particolare per configurazioni non molto performanti.
Di seguito un video di Microsoft che mostra le modifiche:
Sarà possibile agire sulla configurazione della compressione attraverso le Group Policy o il registro di sistema. Nello specifico il comando:
Set-SmbServerConfiguration [-DisableCompression <bool>] [-RequestCompression <bool>]
Per ulteriori informazioni vedere questa pagina: SMB compression behavior & settings changes – Microsoft Tech Community