La preistoria dei videogiochi, ovvero la serie Prehistorik

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Da qualche tempo vi sto raccontando la storia dei videogiochi, approfondendo il mondo retro-gaming. Mi son detto: ‘Perché non andare oltre, ovvero verso la preistoria?’. E così oggi vi voglio parlare di Prehistorik.

Prehistorik è un platform sviluppato dalla francese Titus Interactive per il mondo videoludico di inizio anni ’90. Fu pubblicato nel 1991. In breve tempo arrivò il sequel, Prehistorik 2, il cui successo è stato maggiore, visto che dal 2010 è disponibile anche per Nintendo DSi. Inoltre, nel 2013 Anuman Interactive presentò un remake per iOS e Android.

Il videogiocatore deve comandare un preistorico abitante delle caverne, il quale combatterà contro i dinosauri a suon di clava.

Gli Easter Egg

Dopo tanti avvii di Prehistorik 2, quando cambia l’anno si aggiunge un “annuncio”, che avverte che è iniziato un nuovo anno. Inoltre, sono fornite alcune indicazioni sulla programmazione del videogioco. Come si nota nell’immagine, gli sviluppatori francesi furono lungimiranti, visto che l’Easter Egg continua ad apparire.

L’Easter Egg che compare all’avvio di Prehistorik 2

L’Easter Egg iniziò a comparire alcuni anni dopo l’uscita di Prehistorik 2, ovvero dal 1996. Si tenga presente che l’Easter Egg non compare in seguito a nessun aggiornamento o alla connessione a Internet. Infatti, il gioco uscì nella preistoria di Internet, quando era ancora poco diffusa.

Aggiungo qualche altro particolare. All’inizio del 1996, quando comparve quella scritta, provai a modificare la data del BIOS del PC per vedere se sarebbe continuata a comparire. Rimase! Il codice del gioco si era modificato per riconoscere la data reale anche in seguito a una manomissione del BIOS.

Questo è stato dimostrato da alcuni gamer, che hanno avviato Prehistorik 2 nello stesso PC ma in due modi diversi: tramite DOSBox e tramite il Prompt di DOS di Windows XP. I codici del gioco hanno riconosciuto la presenza di due BIOS differenti (di cui uno faceva parte di una macchina virtuale, ovvero quella di DOSBox).

Inoltre, come si nota nell’immagine, anche se i due videogiochi di Prehistorik erano stati sviluppati da una game house francese, il testo era in inglese.

Un secondo Easter Egg era presente sulle immagini pubblicitarie praticamente in tutti i videogiochi di Titus Interactive usciti a partire dal 1991. Era presente, quindi, anche sulla confezione dei due Prehistorik. L’immagine ritrae Fox, il protagonista del videogioco che la Titus pubblicò nel 1991.

Un altro Easter Egg permetteva di ricevere crediti extra.

Un quarto Easter Egg era un album fotografico che mostrava le vacanze del team di sviluppo!

Titus the Fox: To Marrakech and Back

Tralasciamo pertanto Prehistorik per qualche riga e concentriamoci su Fox. Anche questo era un platform, il cui titolo originale era Lagaf’: Les Aventures de Moktar — Vol 1: La Zoubida. Nel 1992 il nome del videogioco fu inglesizzato.

Storia

Titus è una volpe, la cui amata Suzy è stata rapita. Il giocatore dovrà attraversare 15 livelli per salvarla, affrontando cani, operai edili, api giganti e altre creature. Il titolo non è molto diverso rispetto a un platform/picchiaduro. Pertanto, si possono raccogliere e lanciare oggetti per abbattere i nemici. Si possono raccogliere anche i nemici!

Versione Amiga

Anche se il videogioco era facilmente piratabile, semplicemente copiando i file del floppy disc in un altro (problema presente in quel periodo storico un po’ in tutti i videogiochi e i programmi per PC e Amiga), era presente un sistema di salvataggio che si personalizzava su ciascuna macchina. Il codice del gioco riconosceva l’hardware, e salvava i dati. In teoria, quindi, i salvataggi non erano compatibili con altre macchine.

Porting

La versione Game Boy Color prevedeva alcune differenze nel gameplay nonché livelli aggiuntivi.

Torniamo indietro, nella preistoria di Prehistorik

I due Prehistorik erano piuttosto simili, ma noi ci concentreremo principalmente sul secondo episodio.

Il protagonista continua a essere un cavernicolo alla ricerca di cibo che deve affrontare svariati animali nonché divertenti boss di fine livello.

Il platform è molto semplice: il giocatore deve far camminare e saltare il suo personaggio. Gli farà usare la clava per colpire alla testa i nemici.

Ogni volta che si colpiscono i nemici e si raccolgono oggetti (cibo, diamanti, videogiochi, ecc.), si riceveranno dei punti che permetteranno di salire nella classifica finale. Non mancano oggetti nascosti da individuare colpendo qua e là all’interno dei livelli.

I comandi di gioco sono semplicissimi, basati sui 4 tasti freccia, che permettono di muoversi nelle 4 direzioni, e sulla barra spaziatrice, usata per attaccare.

Nel primo Prehistorik era richiesta la raccolta di una certa quantità di cibi per accedere al livello successivo. In Prehistorik 2, invece, si può velocizzare la chiusura di un livello raccogliendo un accendino.

Porting storico

Prehistorik 2 inizialmente era stato sviluppato per MS-DOS e AMSTRAD CPC. In seguito, è stato fatto un porting su Game Boy, modificando però il titolo in Prehistorik Man.

Esiste un secondo videogioco intitolato Prehistorik Man, rilasciato per il Super Nintendo Entertainment System. Questo titolo omonimo è stato poi reso disponibile per Game Boy Advance e Nintendo DSi.

Presente

Prehistorik 1+2 sono disponibili su GOG.com. Nonostante le versioni originali fossero state distribuite su floppy disk e occupassero pochissimo spazio (meno di 5 MB), la versione di GOG richiede circa 100 MB. Infatti, con i due videogiochi si installa anche DOSBox già configurato e pronto all’uso.

Anche Titus The Fox: To Marrakech and Back occupava pochissimo spazio (circa 1 MB), ma la versione di GOG.com richiede addirittura 1 GB!

Nei precedenti articoli non c’eravamo soffermati su questa notevole differenza rispetto alle versioni originali. Questa notevole differenza rivela il grande lavoro svolto dai programmatori per rendere i vecchi videogiochi, di cui spesso sono state perse le copie con i codici di programmazione originali che permettevano di fare la duplicazione commerciale.

Inoltre, il maggiore spazio occupato è giustificato dalla presenza di più lingue di gioco (non sempre) e da una serie di file che permettono l’avvio sulle macchine attuali e future, dotate di sistemi operativi differenti. Spesso sono presenti anche il manuale in PDF, artbox e la colonna sonora in più formati audio. Anche questi file contribuiscono a far aumentare lo spazio nell’installazione finale.

Vi lasciamo il nostro gameplay:

Gameplay di Prehistorik 1+2 (primo livello di entrambi)

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